Partitori: ci si può fidare?

marcogox

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Premetto che non sono un antennista :D

Partiamo con il tipo d'impianto (teorico): impianto a stella con 4 prese,
in una villetta singola. Stessa di distanza tra la calata e i 4 punti presa.

Leggo spesso nei post pubblicati che, anche per la distribuzione della singola abitazione,
si consiglia (a ragione) il derivatore con uscita passante tappata (R 75 ohm):
massima separazione e sonni tranquilli. :D
Però penso: che "spreco" tappare quell'uscita: non era meglio usare un partitore?
Non di denaro ma di non aver utilizzato al 100% un componente :evil5:

I partitori di nuova generazione (es. PA4 Fracarro o CM4 DIGIT Offel) hanno, sulla carta,
separazioni maggiori di 22/25 dB. E perdite di inserzione sui 9 dB.
Il relativo derivatore si attesta sui 30 dB di separazione e 12 dB di inserzione.
Qualche volta quei 3 dB di differenza valgono la scampata installazione di un amplificatore :eusa_think:

Ovvio che per la separazione: più ce né meglio è ;) ma, si può ritenere il valore di 20 dB minimo
dei partitori sufficiente?

Ora la parola passa dai cataloghi, agli antennisti che li hanno provati :D
Grazie! :happy3:
 
marcogox ha scritto:
...
Leggo spesso nei post pubblicati che, anche per la distribuzione della singola abitazione,
si consiglia (a ragione) il derivatore con uscita passante tappata (R 75 ohm):
massima separazione e sonni tranquilli. :D
Però penso: che "spreco" tappare quell'uscita: non era meglio usare un partitore?
Non di denaro ma di non aver utilizzato al 100% un componente :evil5:

Ti segnalo 2 ottimi threads di AG-BRASC e tuner

http://www.digital-forum.it/showpost.php?p=995631&postcount=150

http://www.digital-forum.it/showthread.php?t=123834

Inutile riscrivere ciò che è stato ampiamente trattato e in modo impeccabile.
 
Al di là che non ho ben capito il discorso dello spreco dell'uscita tappata, il tuo ragionamento non fa una grinza, perlomeno qualora si riesca (fino a diciamo 4 utenze) ad evitare l'uso di amplificatori.
Dico questo perchè se alla fine l'amplificatore bisogna comunque metterlo, quasi sempre finirà con l'essere un po' sovradimensionato e allora molto meglio l'attenuazione del derivatore che quella dell'attenuatore in ingresso all'amplificatore, che se vogliamo usare un termine contabile è proprio una perdita secca, che fa lavorare anche peggio l'amplificatore (a meno naturalmente che siamo sulla soglia della saturazione...).
Naturalmente si dovrà usare un partitore moderno, quali quelli che hai indicato, e mettere particolare cura nell'evitare i rischi che il derivatore potrebbe invece mascherare: disadattamenti, eccetera.
Quindi buoni cavi, senza curve strette, connessioni a regola d'arte, televisori o decoder collegati in ordine, che non emettano disturbi o la famigerata 5 volt che i partitori farebbero quasi sicuramente passare...
 
flash54 ha scritto:
Ti segnalo 2 ottimi threads di AG-BRASC e tuner

http://www.digital-forum.it/showpost.php?p=995631&postcount=150

http://www.digital-forum.it/showthread.php?t=123834

Inutile riscrivere ciò che è stato ampiamente trattato e in modo impeccabile.
Condivido, volevo solo (a parte che avevo lasciato un attimo in scrittura e non ti ho letto) sottolineare di essere d'accordo col nuovo amico che scriveva, sul tentare di non usare amplificatori, quando si può...
 
areggio ha scritto:
Condivido, volevo solo sottolineare di essere d'accordo col nuovo amico che scriveva, sul tentare di non usare amplificatori, quando si può...

Come non condividere il ragionamento, amplificare solo quando serve e solitamente per ricuperare le perdite dovute alla distribuzione.
Se per le ragioni già spiegate nei link è meglio ricorrere ai derivatori e se, con questi, hai ancora un segnale ottimo e abbondante è perfettamente inutile amplificare.

@ marcogox: allora sì che risparmi, il costo iniziale e i costi di energia elettrica per i prossimi 30 anni :D
 
flash54 ha scritto:
Se per le ragioni già spiegate nei link è meglio ricorrere ai derivatori
Infatti il mio ragionamento (teorico) parte proprio da qui:
"per non rischiare, metto un derivatore ma poi era necessario?" :eusa_shifty:
Se vi capita un impianto come questo, cosa installate? :D
 
A partire dal fatto che chiudere l'uscita di linea di un derivatore non è uno spreco, perchè NON è una uscita utilizzabile se non per ampliare l'impianto ulteriormente....
i partitori li puoi anche tollerare se la distribuzione fa capo ad un solo utente, quindi le probabilità di interferenze tra apparati sono più limitate. In questo caso può aver senso non amplificare per poi attenuare meno. In tutti gli altri casi NO. Se guardiamo però alla lettera delle norme, si tratta comunque di un impianto che non le rispetta. Nel malaugurato caso di contestazioni da parte del committente, sei automaticamente dalla parte del torto.

Dimenticavo, i conti facciamoli correttamente:
la separazione di 22-25 dB tra uscite di un partitore è corretta. Non è altretanto corretto l'altro conto: se supponiamo un derivatore con perdita di derivazione di 12 dB, separazione dalla linea (attenuazione inversa) di 30 dB, la separazione tra utenze sarà la somma della separazione dalla linea più l'attenuazione di derivazione, quindi 30+12=42
Siamo a 20 dB in più rispetto al partitore, e su un altro pianeta rispetto ad un ipotetico segnale disturbante generato da un tv/decoder e rimandato nell'impianto....

Inoltre un impianto con margine di soli 2-3 dB....non è una cosa seria.
 
Ultima modifica:
Certo, oltre che essere d'accordo sulla questione della chiusura, su cui infatti non seguivo il ragionamento di marco, io sottintendevo che il tutto fosse strettamente per uso personale :D
Cioè un impianto amatoriale da realizzarsi da soli, non so appunto se sarebbe opportuno, anche richiesto, di realizzarlo da parte di un professionista...
 
Chiaro che non si possono raggiungere livelli di disaccoppiamento dati dai derivatori (come ben spiegato da Elettt) ma c'è anche da dire che per il digitale già il progetto Socrate prevedeva in appartamento (quindi all'interno di un singolo utente) divisori tipicamente a 4 o 6 linee (con uscite non usate caricate ovviamente) essendo molto meno "pericoloso" il ritorno da decoder rispetto a ciò che si aveva con vecchi televisori...Non so se ricordate le regole dei canali da saltare nella distribuzione...cosa oggi non più necessaria...
Oggigiorno anzi da prove effettuate con Centro Ricerche RAI avere una linea tagliata più volte per inserire derivatori con scarso adattamento d'impedenza è spesso più pericoloso...
Fra l'altro molto derivatori a più uscite in realtà sono FALSI nel senso che per "perdere di meno" viene usato uno splitter in uscita alla singola derivazione...quindi il disaccopiamento far 2 linee è spesso uguale a quello del divisore: il disaccoppiamento elevato si ha SOLO fra linee di 2 apparati in cascata. Helman era una delle poche che li faceva REALI, un po' sullo stile tedesco, infatti poi la gente non li usava perchè costavano molto e perdevano di più...
In Germania (30 anni avanti a noi), e in una certa rete CATV bolognese, questi "multitaps" fatti da tanti derivatori a 1 in cascata in unico blocco pressofuso ad elevato numero di uscite, sono molto diffusi. Ovvio però che la perdita di derivazione sarà a scalare: se la prima uscita perde ad esempio 10dB la quarta sarà a 12.5 e la ottava per es arriverà sui 15 dB, ma così è garantita la separazione per le linee agli appartamenti.
Scusate la lunghezza ma è un settore sul quale ho lavorato un pochino...ed è la parte sempre più trascurata da molti antennisti...
 
Ultima modifica:
BillyClay ha scritto:
Non so se ricordate le regole dei canali da saltare nella distribuzione...
certo che sì... :D
BillyClay ha scritto:
Oggigiorno anzi da prove effettuate con Centro Ricerche RAI avere una linea tagliata più volte per inserire derivatori con scarso adattamento d'impedenza è spesso più pericoloso...
interessante
 
evidentemente anche Areggio non è un giovincello...;) Ah, mentre hai risposto mi sono fatto prendere dall'argomento e ho aggiunto un po' di cose...
 
BillyClay ha scritto:
evidentemente anche Areggio non è un giovincello...;) Ah, mentre hai risposto mi sono fatto prendere dall'argomento e ho aggiunto un po' di cose...
eH BHè, COME ANTENNE TV ho lavorato proprio negli anni 80...c'erano in giro ancora parecchi televisori discutibili (non dico a valvole per non generalizzare erratamente) :D
(sono del 61)
 
Se ti riferisci ai famosi ch.+5 e ch.+9, me li ricordo eccome, ci ho sbattuto contro la prima volta a casa mia, con un televisore "cesso" made in Pordenone. Avevo capito la regola numerica, cioè qual'era il canale disturbante, ma non perchè....ma avevo 14 anni:D
Bei tempi!

Perfettamente d'accordo che tante interruzioni sulla linea sono deleterie, per quanto ben adattati derivatori e prese introducono sempre disadattamenti. Infatti già con l'analogico era buona regola non mettere più di 4-5 prese passanti in serie e se c'era la possibilità meglio sdoppiare una montante con molte derivazioni. Non è cambiato nulla, almeno non in meglio;)

A proposito di derivatori discutibili, almeno una volta potevi aprirli e vedere come erano costruiti. I famosi CAD Fracarro li potevi pure richiudere. Adesso dentro potrebbero metterci anche un cinesino che tiene i fili con le mani, sono completamente non smontabili...a meno di armarsi di flessibile.
 
elettt ha scritto:
... I famosi CAD Fracarro li potevi pure richiudere. Adesso dentro potrebbero metterci anche un cinesino che tiene i fili con le mani, sono completamente non smontabili...a meno di armarsi di flessibile.

su su!!.. un pò di fiducia..:D







 
sfoligno ha scritto:
su su!!.. un pò di fiducia..:D
Premetto che non sono un elettronico :D
Tecnologia SMD ed anche integrati, che evoluzione! :5eek:

Grazie a tutti per l'approfondimento! :icon_thumright:
 
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