23 febbraio 2006 - L'Assemblea legislativa ha approvato a maggioranza (An contraria) una risoluzione dei Verdi che impegna la Giunta regionale a sollecitare il Governo a confermare il divieto di importazione e vendita di pelli di animali domestici, estendendolo a tutte le pelli di animali allevati o commercializzati nella Repubblica popolare cinese.
L'allevamento di animali da pelliccia in Cina, rileva il documento, non e' disciplinato da norme di protezione degli animali e le condizioni degli allevamenti sono ''assolutamente drammatiche'' e non conformi agli standard definiti dall'Unione europea. Inoltre, si rileva, accessori, ritagli e inserti di pelliccia provenienti dalla Cina non sono chiaramente etichettati, quindi ingannano spesso il consumatore.
Al Governo la Giunta regionale dovra' quindi sollecitare anche di introdurre quest'obbligo di etichettatura, indicando espressamente la specie utilizzata, il metodo di allevamento e di uccisione, l'azienda di confezionamento e il Paese di provenienza, applicando tale obbligo anche a 'peluche' e gadget realizzati con questi animali.
(ANSA)
L'allevamento di animali da pelliccia in Cina, rileva il documento, non e' disciplinato da norme di protezione degli animali e le condizioni degli allevamenti sono ''assolutamente drammatiche'' e non conformi agli standard definiti dall'Unione europea. Inoltre, si rileva, accessori, ritagli e inserti di pelliccia provenienti dalla Cina non sono chiaramente etichettati, quindi ingannano spesso il consumatore.
Al Governo la Giunta regionale dovra' quindi sollecitare anche di introdurre quest'obbligo di etichettatura, indicando espressamente la specie utilizzata, il metodo di allevamento e di uccisione, l'azienda di confezionamento e il Paese di provenienza, applicando tale obbligo anche a 'peluche' e gadget realizzati con questi animali.
(ANSA)