
Non ho mai perso due ore (ma proprio due ore: non ho arrotondato per eccesso, purtroppo) più inutilmente in vita mia. L'idea è quella di fare un film corale tutto in piano sequenza, segnando gli incroci fra le vicende dei personaggi attraverso un cambio di testimone al loro incontro. Fortunatamente Louis Nero, che del progetto ha curato tutto - dalla regia alle luci, alla fotografia, al montaggio -, manda avanti veloce il nastro quando i suoi invasati filosofi della notte camminano (c'è anche uno vestito da coniglio, che dopo Donnie Darko fa comodo sfruttare): mi ha appunto dato l'idea di sfruttare la medesima funzione del mio dvd recorder, e infatti da un certo punto in poi, straziato, ho deciso di guardalo a doppia velocità conservando l'audio. Non che sia necessario conservare l'audio: non serve a niente sentire degli invasati che citano a cavolo Feuerbach & Co. e, inoltre, la presa diretta è affidata al microfono della videocamera (ovviamente è girato in digitale) col risultato che, mettendoci anche sopra l'indigeribile e perenne colonna sonora, non si capisce effettivamente una cippa. L'unica cosa buona è il corpo della bionda che fa schiattare il padre dello scrittore fallito (anche se ci mette più di dieci minuti, una sofferenza), il cui sedere potete ammirare in locandina. Ho da parte Hans, successiva fatica del Nero: mi sa che rimarrà da parte.
Voto: *