Portare jella non è reato, almeno quello...

alex86

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Portare jella non è reato
Augurare la cattiva sorte non è punibile dalla legge. Cosa ne pensi? Esiste la jella?

Jella - Portare jella non è reato. Augurare il fallimento di un progetto non è una minaccia pertanto non è un comportamento perseguibile dalla legge. La Quinta sezione penale della Corte di Cassazione, infatti, con la sentenza 35763 stabilisce che "non può parlarsi di minaccia quando il male non sia prospettato come dipendente dalla volontà della gente".
In altre parole augurare o prevedere il cattivo esito di una situazione, per quanto spiacevole e irritante, non è reato.

L'sms - La decisione della Cassazione si riferisce a un caso del 2005 che ha come protagonisti un messaggio inviato dal telefono cellulare, un ragazzo e la sua ex fidanzata.
"Ignorante farai la fine di tuo padre, tanto non vai avanti con il tuo baretto, perderai tutto illusa".
Questo è il testo dell'sms finito sotto processo.
Un sms per il quale Alex R. è stato condannato nel marzo 2005 dal giudice di pace di Genzano al pagamento di una multa di 350 euro per il reato di ingiurie e minacce continuate all'amica Luana C.
La Cassazione, però, oggi annulla il reato di minaccia e Alex è tenuto a pagare una multa di 337 euro.
Nella sentenza si legge che le frasi in questione non rappresentano altro che "un auspicio o una previsione dell'imputato che l'attività della persona offesa (la gestione del bar) non sarebbe andata a buon fine (perderai tutto illusa) così come era avvenuto in altra occasione per il genitore (farai la fine di tuo padre)".

E nello spettacolo? - Augurare cattiva sorte, fare il gufo o l'uccello del malaugurio. Molteplici espressioni per dire jella. Ma cosa vuol dire portare jella?
E tu ci credi? Insomma, fai parte di coloro che non passano sotto la scala? Fai gli scongiuri quando un gatto nero attraversa la strada? Oppure porti in tasca un cornetto rosso per allontanare ogni infausto imprevisto? Che dire poi delle superstizioni che gravitano attorno al mondo dello spettacolo! Ci sono artisti temuti come cassandre. Il viola, poi, è assolutamente bandito dal palcoscenico e dallo schermo.

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Trattasi di una contraddizione in termini. Nessuno (inclusa Wanna Marchi o la zingara dell'incrocio) "augura" disgrazia se non per indurre la controparte a fare (o non fare) qualcosa. Anche nel caso esaminato dalla Cassazione c'è sempre, sottintesa, una condizione suggerita dallo jellatore. Jellatore che ha un suo interesse, ovvero creare rabbia, dubbi e ansietà nel destinatario perchè questo receda dalle decisioni prese.
Detto questo, la jella non esisiste. Esistono invece le personalità manipolatrici che sfruttano l'ignoranza e la credulità della gente per raggiungere i loro scopi.


alex86 ha scritto:
La Quinta sezione penale della Corte di Cassazione, infatti, con la sentenza 35763 stabilisce che "non può parlarsi di minaccia quando il male non sia prospettato come dipendente dalla volontà della gente".
 
Buona caccia...alle streghe...Oggi è senz'altro il giorno più adatto...
 
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