possibile che ................

binato

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6 Marzo 2006
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Possibile che non si trovi un rimedio ai tumori al polmone?
A distanza di venti anni ho perso papà e fratello sempre per lo stesso tipo di tumore.Passi che tutti e due erano fumatori accaniti.Quello che non mi và giù e che a distanza di tanto tempo ci siano solo le chemioterapie come trattamento.Come fà un fisico a guarire se viene distrutto nelle sue difese?
Le case farmaceutiche hanno interesse a tenere in piedi la baracca delle chemio?
Il tumore in questione era il microcitoma.
Qualcuno ha avuto a che fare con questo tumore?
Come è stato trattato?
Vi ringrazio in anticipo se qualcuno vorrà rispondermi?
 
Ci dispiace per i tuoi lutti e molto. Ma questo è un forum satellitare e il tuo post è molto OT.
Spero che qualcuno possa risponderti ma mi auguro allo stesso tempo che siano pochi e capisci sicuramente perchè.
Ciao ciao.
 
In qualità di socio dell'AIRC sono solidale con te. Anche io ho perso qualche parente per il tumore al polmone. All'avanguardia, in Italia (e in Europa) c'è l'Istituto San Raffaele di Milano, loro fanno molte sperimentazioni (spesso positive).
 
Mah, anche io sono socio airc, però come binato, la cui situazione familiare mi spiace tantissimo, sono pessimista. Se una minima parte dei soldi che vengono spesi per gli armamenti, guerre, sprechi delle p.a. del calcio ecc. ecc finissero veramente a favore della VERA ricerca, beh allora credo proprio che presto il cancro diventerà come una classica influenza. Mera utopia, purtroppo:sad: :sad:
Pilucchetta
 
Tuttavia signori non abbattiamoci da soli. Non facciamo gli autolesionisti: siamo tra i primi al mondo per la ricerca in questo settore e PRIMA O POI, una cura si troverà...
 
@ Binato
Anzitutto ti sono vicino per i due lutti così gravi che hai subito a distanza di così tanto tempo...
In riferimento all'oggetto del tuo topic ( "ma come è possibile che non si sia trovata una cura per il cancro in generale e per quello ai polmoni in particolare" ) potrei sicuramente sbandierarti tutti i risultati che risultano evidenti dalle statistiche mediche in tutto il mondo, secondo i quali la speranza di vita per i malati di tumore è drasticamente aumentata in questi decenni, così come sono in rapida crescita le percentuali di pazienti guariti ( anche se un buon oncologo non parlerebbe mai di "guarigione" per un malato di cancro, ma solo di "remissione", potendosi avere in questi pazienti una ricaduta anche a distanza di molto tempo...:sad: ).
Potrei farlo, ma non lo faccio, e non solo per rispetto del tuo dolore, ma anche, e soprattutto, perchè tu non hai affatto torto... O almeno non del tutto.
Quelle percentuali di cui parlavo prima, in realtà, più che dal perfezionamento delle terapie ( che pure c'è in parte stato ), dipendono soprattutto dall'affinamento delle tecniche diagnostiche, che hanno permesso di scoprire un gran numero di tumori allo stadio iniziale, spesso inizialissimo: ovvio che in questi casi la sopravvivenza sia molto più alta ( ma lo sarebbe stata anche senza terapia... ), così come più facile è la possibilità di remissione totale o parziale ( e a volte viene anche il dubbio se in questi casi si guarisca "grazie" alla terapia o "nonostante" la terapia...:sad: ).
Non è un caso, infatti, che i tumori che in questi decenni hanno avuto la prognosi migliore sono quelli della sfera genitale femminile ( cancro del collo dell'utero e, soprattutto, del seno ) e, in parte, maschile ( cancro della prostata ): proprio quei tumori, cioè, che sono stati sottoposti ad una massiccia campagna di screening, con la possibilità di scoprire forme tumorali precocissime.
Ma quei tumori che, per vari motivi, non permettono una diagnosi precoce ( se non in casi rari ), che non danno sintomi particolari se non MOLTO tardivamente ( tipo, p. es. il cancro del pancreas o, appunto, quello del polmone ), hanno, sostanzialmente, la stessa prognosi ( purtroppo spesso infausta ) che avevano 20 o 30 anni fa... Ad aggravare il caso del carcinoma polmonare c'è poi la facilità di diffusione delle metastasi per via ematica ( i polmoni sono, praticamente, delle spugne imbibite di sangue...) e, nel caso delle malattie che hanno colpito i tuoi cari, ha giocato un ruolo negativo amche il tipo istologico: il microcitoma è, infatti, una delle forme tumorali più maligne.
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Sulla terapia Di Bella: aveva indiscutibilmente il merito di far sentire meglio il paziente, anzitutto perchè, sospendendo la chemio, questi non ne avvertiva più i pesanti effetti collaterali, e poi anche perchè si trattava, sostanzialmente, di una buona cura "ricostituente". Che però facesse qualcosa contro il cancro.... beh, questo è tutto un altro discorso...:icon_rolleyes:
Certo, i suoi sostenitori possono portare dei casi di guarigione, ma dovete tener presente che dal cancro ( come da qualunque altra malattia...) si può guarire, in certi casi, anche assumendo solo dell'acqua fresca... I medici li chiamano "casi di arresto e remissione spontanea"; chi crede nei fenomeni soprannaturali li chiama "miracoli": di fatto questi casi dimostrano soltanto i grossi buchi che esistono nelle nostre conoscenze scientifiche riguardo al "PERCHE'", a parità di condizioni, un dato soggetto si ammala e un altro no, e perchè, una volta ammalati, sempre a parità di condizioni, uno guarisce e l'altro muore...
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Io non credo che ci sia una "lobby" della chemio, che ostacolerebbe nuove terapie: la ricerca di nuovi farmaci antitumorali è, forse, il campo della ricerca ( medica e non ) che riceve il maggior numero di fondi IN ASSOLUTO: il motivo è facilmente spiegabile: lo scienziato che trovasse una cura efficace contro il cancro avrebbe un Nobel "al quadrato" e un sacco di soldi, mentre la Società farmaceutica che avesse sponsorizzato la ricerca triplicherebbe immediatamente i propri valori di Borsa.
Anche io, però, ho i miei dubbi ( forti dubbi...) sull'attuale approccio terapeutico, teso soprattutto a ridurre la massa tumorale e ad uccidere tutte le cellule degenerate. Ma, se è vero, come è vero, che ogni giorno si verificano nel nostro corpo mutazioni genetiche potenzialmente capaci di provocare la nascita di cellule tumorali, la strada giusta sarebbe cercare di potenziare i meccanismi di difesa preventiva da queste degenerazioni: se infatti il meccanismo di protezione non funziona, o funziona male, è un'inutile fatica di Sisifo ( peraltro con pesanti effetti collaterali sulle cellule rimaste sane...) pensare di eliminare le cellule già degenerate, perchè altre se ne formeranno subito dopo..
Bisognerebbe, cioè, studiare I SANI, quelli che non si ammalano, capire perchè, per esempio, lo scrittore Andrea Camilleri ( grande fumatore, come evidenziato anche dalla gustosa imitazione di Fiorello...:D ) NON è morto di cancro ai polmoni, per poter aiutare quelli che, invece, di carcinoma polmonare si ammalano ( a volte anche senza essere grandi fumatori ).
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La terapia genica, in prospettiva, può forse ( e sottolineo FORSE ) essere di aiuto: ma siamo lontani, lontanissimi da una terapia REALMENTE efficace.
 
Come al solito puntuale ed esauriente Roddy , soprattutto perche sono parole di un operatore del settore.
Ho letto di amici del forum che sono soci AIRC ebbene questo è uno degli scandali italiani.Cercate , se ci riuscite, di sapere di tutto quello che incassano queste associazioni quanto va in ricerca e quanto va in spese di funzionamento, di quanti amici e parenti delle persone che contano nell'ambiente ci sono nei loro organigrammi, delle consulenze lautamente remunerate dei vari "scienziati" a queste associazioni che dovrebbero far leva sul volontariato.
Altro discorso è poi chiedersi perchè la via distruttiva è ancora quella più praticata , forse perchè le ingenti scorte di medicinali e di meterie prime stoccate impongono al sistema , da sempre schiavo delle industrie farmaceutiche, di andare avanti finchè la chemioterapia sarà accettata come strumento di cura dei tumori?
Credo, come le mie poche esperienze mi insegnano, che la panacea non esiste!Piuttosto un approccio integrato di terapie tradizionali e terapie alternative potrebbe permetterci di" giocare in difesa" in attesa che si sappia reealmente ( a meno che si sia già scoperto) cosa siano i tumori dato che ce ne sono di molteplici e profondamente diversi fra loro.In realtà il tumore è un sintomo , come un gran mal di testa che viene scatenato da qualcosa che ancora non è ben chiaro!Questo è un'altro limite della chemioterapia che cura il sintomo e non la causa.Circa tre anni fa lessi di una nuova terapia che mirava ad inibire la replicazione delle cellule neoplastiche impedendo che si potessero alimentare .Cosa è successo??Come sta andando avanti la sperimentazione? Come al solito buio totale.Adesso diro una cosa assolutamente grave ma che intimamente penso: La sconfitta del cancro spazzerebbe via tutto il gigantesco indotto che si è creato ovvero medicinali, dispositivi medici, case di cura private, associazione più o meno a scopo di lucro per l'assistenza ai malati residenze per i parenti dei malati business delle visite private ( piuttosto che aspettare un mese per una visita mi faccio visitare domani a 500€ a studio privato perche si sa in questi casi un mese potrebbe essere risolutivo, nel bene e nel male ) preminenza degli oncologi nella società e nelle rappresentaze professionali ecc ecc.
Siamo sicuri che rinuncerebbero a tutto questo?
Ciao
 
roddy ha scritto:
La terapia genica, in prospettiva, può forse ( e sottolineo FORSE ) essere di aiuto: ma siamo lontani, lontanissimi da una terapia REALMENTE efficace.

Anche perchè, almeno in certi ambienti, l'approccio genetico è fortemente osteggiato.
 
Leonardello ha scritto:
Adesso diro una cosa assolutamente grave ma che intimamente penso: La sconfitta del cancro spazzerebbe via tutto il gigantesco indotto che si è creato ovvero medicinali, dispositivi medici, case di cura private, associazione più o meno a scopo di lucro per l'assistenza ai malati residenze per i parenti dei malati business delle visite private
La scoperta di una terapia efficace contro il cancro renderebbe anzitutto straordinariamente ricco e potente chi facesse quella scoperta: non peraltro, ripeto, è l'obiettivo principale della stragrande maggioranza delle ricerche scientifiche in campo medico e non.
Quanto al "gigantesco indotto", resterebbe, naturalmente in piedi: visto che, comunque, di qualcosa bisogna morire, semplicemente si indirizzerebbe verso la terapia di altre malattie, di altre condizioni più o meno patologiche. Il businness della salute ( come lo definisci tu...) esiste da millenni e per millenni esisterà ancora... :icon_wink:
 
roddy ha scritto:
La scoperta di una terapia efficace contro il cancro renderebbe anzitutto straordinariamente ricco e potente chi facesse quella scoperta: non peraltro, ripeto, è l'obiettivo principale della stragrande maggioranza delle ricerche scientifiche in campo medico e non.
Quanto al "gigantesco indotto", resterebbe, naturalmente in piedi: visto che, comunque, di qualcosa bisogna morire, semplicemente si indirizzerebbe verso la terapia di altre malattie, di altre condizioni più o meno patologiche. Il businness della salute ( come lo definisci tu...) esiste da millenni e per millenni esisterà ancora... :icon_wink:
e laumento dei costi e del 3/5% annuo.........:5eek:
 
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