Chi aveva deciso di mettere a norma la propria azienda se ne è reso subito conto: applicando alla lettera il codice privacy, secondo l'interpretazione fornita da solerti consulenti, si rischiava di spendere un capitale.
L'analisi dei rischi, l'autenticazione degli accessi, la profilazione degli incaricati, la blindatura degli archivi, la criptazione dei documenti, la gestione delle credenziali...tutte attività che spesso risultavano ridondanti se non proprio vessatorie nei casi di piccole imprese con pochi dipendenti.
Così magari capitava di trovare il fruttivendolo ambulante con un DPS di 350 pagine, oppure il dettagliante che aveva dovuto cambiare tutti i suoi pc perchè non riuscivano a reggere i software anti-intrusione che gli venivano installati.
Per questa ragione il Garante, dopo aver ascoltato le associazioni di categoria dei piccoli e medi imprenditori ha deciso di avviare una consultazione con la "base" della piccola impresa italiana attraverso il proprio sito web tramite l'account impresa@garanteprivacy.it.
Tutti gli ulteriori dettagli in una nota dell'Autorità
Il Garante per le piccole imprese. Avviata una consultazione per valutare ulteriori semplificazioni degli adempimenti
Il Garante incontra i piccoli imprenditori e avvia una consultazione rivolta a tutti gli operatori del settore.
La decisione di avviare una consultazione tramite il proprio sito web è stata assunta nell'ultima riunione del Collegio e ha lo scopo di acquisire esperienze, valutazioni, proposte ed eventuali problematiche da parte degli operatori allo scopo di favorire, tra l'altro, un dialogo ravvicinato con il mondo delle piccole imprese. L'indirizzo e-mail a cui scrivere è: impresa@garanteprivacy.it.
L'iniziativa è stata assunta dopo che nei giorni scorsi si è svolto un incontro tra l'Autorità e i rappresentanti delle piccole industrie associate a Confindustria, nel quale la piccola industria si è impegnata a fornire tempestivamente al Garante proposte, riflessioni e suggerimenti.
L'incontro, che faceva seguito a quelli già avuti con la Cna e con i rappresentanti del mondo delle professioni, rientra nel quadro dell'attività di approfondimento avviata dal Garante sull'applicazione delle norme in materia di privacy, con particolare riguardo alle misure di sicurezza e agli adempimenti cui sono tenuti gli operatori delle imprese e dell'artigianato.
Le iniziative dell'Autorità hanno l'obiettivo di valutare la situazione, anche allo scopo di prevedere ulteriori modalità semplificate che consentano di adempiere efficacemente ed in maniera agevole agli obblighi previsti dal Codice in materia di protezione dei dati personali, assicurando al tempo stesso le garanzie a tutela di cittadini, consumatori, dipendenti.
Oltre alla consultazione, il Garante ha anche preso in esame l'ipotesi di attivare, presso il proprio Ufficio per le relazioni con il pubblico, un apposito punto di consultazione e di realizzare specifici strumenti informativi da mettere a disposizione delle Associazioni rappresentative di categoria e dei singoli operatori.
Infine, poiché viene spesso segnalato che agli operatori vengono suggeriti o proposti adempimenti non necessari e spesso costosi in materia di privacy, il Garante ha sottolineato che - specialmente per gli imprenditori con un limitato numero di dipendenti - l'adempimento alle norme sulla protezione dei dati personali può essere in linea generale rispettato senza gravose "burocratizzazioni".
Fonte
L'analisi dei rischi, l'autenticazione degli accessi, la profilazione degli incaricati, la blindatura degli archivi, la criptazione dei documenti, la gestione delle credenziali...tutte attività che spesso risultavano ridondanti se non proprio vessatorie nei casi di piccole imprese con pochi dipendenti.
Così magari capitava di trovare il fruttivendolo ambulante con un DPS di 350 pagine, oppure il dettagliante che aveva dovuto cambiare tutti i suoi pc perchè non riuscivano a reggere i software anti-intrusione che gli venivano installati.
Per questa ragione il Garante, dopo aver ascoltato le associazioni di categoria dei piccoli e medi imprenditori ha deciso di avviare una consultazione con la "base" della piccola impresa italiana attraverso il proprio sito web tramite l'account impresa@garanteprivacy.it.
Tutti gli ulteriori dettagli in una nota dell'Autorità
Il Garante per le piccole imprese. Avviata una consultazione per valutare ulteriori semplificazioni degli adempimenti
Il Garante incontra i piccoli imprenditori e avvia una consultazione rivolta a tutti gli operatori del settore.
La decisione di avviare una consultazione tramite il proprio sito web è stata assunta nell'ultima riunione del Collegio e ha lo scopo di acquisire esperienze, valutazioni, proposte ed eventuali problematiche da parte degli operatori allo scopo di favorire, tra l'altro, un dialogo ravvicinato con il mondo delle piccole imprese. L'indirizzo e-mail a cui scrivere è: impresa@garanteprivacy.it.
L'iniziativa è stata assunta dopo che nei giorni scorsi si è svolto un incontro tra l'Autorità e i rappresentanti delle piccole industrie associate a Confindustria, nel quale la piccola industria si è impegnata a fornire tempestivamente al Garante proposte, riflessioni e suggerimenti.
L'incontro, che faceva seguito a quelli già avuti con la Cna e con i rappresentanti del mondo delle professioni, rientra nel quadro dell'attività di approfondimento avviata dal Garante sull'applicazione delle norme in materia di privacy, con particolare riguardo alle misure di sicurezza e agli adempimenti cui sono tenuti gli operatori delle imprese e dell'artigianato.
Le iniziative dell'Autorità hanno l'obiettivo di valutare la situazione, anche allo scopo di prevedere ulteriori modalità semplificate che consentano di adempiere efficacemente ed in maniera agevole agli obblighi previsti dal Codice in materia di protezione dei dati personali, assicurando al tempo stesso le garanzie a tutela di cittadini, consumatori, dipendenti.
Oltre alla consultazione, il Garante ha anche preso in esame l'ipotesi di attivare, presso il proprio Ufficio per le relazioni con il pubblico, un apposito punto di consultazione e di realizzare specifici strumenti informativi da mettere a disposizione delle Associazioni rappresentative di categoria e dei singoli operatori.
Infine, poiché viene spesso segnalato che agli operatori vengono suggeriti o proposti adempimenti non necessari e spesso costosi in materia di privacy, il Garante ha sottolineato che - specialmente per gli imprenditori con un limitato numero di dipendenti - l'adempimento alle norme sulla protezione dei dati personali può essere in linea generale rispettato senza gravose "burocratizzazioni".
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