Radio pubblica svizzera in vendita?

-Giu-

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La radiotv svizzera, in cronica difficoltà economica, dimostrazione che i continui tagli non risolvono i problemi e impoveriscono l'offerta, sta valutando la vendita di alcune emittenti, tra questo Swiss Jazz, Swiss Pop e Swiss Classic.
A complicare le cose, lo spegnimento anticipato (avvenuto lo scorso Dicembre) , solo per le radio RSI, della banda FM, rispetto al termine ultimo, fissato dal legislatore al 31 Dicembre 2026, che ha fatto perdere ulteriori ascolti.

Visti i risultati, i privati, per evitare di fare la stessa sorte, già da mesi, hanno fatto pressioni per rinviare lo spegnimento delle loro frequenze FM e, proprio in questi , il consiglio nazionale ha approvato un emendamento che sposta la data al 31 Dicembre 2031 (RSI cornuta a mazziata , come dicono a Lugano :D).

Conclusioni.
Il servizio pubblico anche in Svizzera è sotto attacco da anni.. Chi lo gestisce, evidentemente, non fa nulla per salvaguardo e subisce, favorisce tutte le scelte calate dall'alto anche se controproducenti, in nome del solito "taglio delle spese".
Soprattutto chi si occupa di servizio pubblico, dimostra scarsa lungimiranza ( e, secondo me,anche lo spegnimento del segnale dtt, pur con la rete tuttora attiva, è stato un errore che non ha favorito la RSI. Contenti loro).
 
La radiotv svizzera, in cronica difficoltà economica, dimostrazione che i continui tagli non risolvono i problemi e impoveriscono l'offerta, sta valutando la vendita di alcune emittenti, tra questo Swiss Jazz, Swiss Pop e Swiss Classic.
A complicare le cose, lo spegnimento anticipato (avvenuto lo scorso Dicembre) , solo per le radio RSI, della banda FM, rispetto al termine ultimo, fissato dal legislatore al 31 Dicembre 2026, che ha fatto perdere ulteriori ascolti.

Visti i risultati, i privati, per evitare di fare la stessa sorte, già da mesi, hanno fatto pressioni per rinviare lo spegnimento delle loro frequenze FM e, proprio in questi , il consiglio nazionale ha approvato un emendamento che sposta la data al 31 Dicembre 2031 (RSI cornuta a mazziata , come dicono a Lugano :D).

Conclusioni.
Il servizio pubblico anche in Svizzera è sotto attacco da anni.. Chi lo gestisce, evidentemente, non fa nulla per salvaguardo e subisce, favorisce tutte le scelte calate dall'alto anche se controproducenti, in nome del solito "taglio delle spese".
Soprattutto chi si occupa di servizio pubblico, dimostra scarsa lungimiranza ( e, secondo me,anche lo spegnimento del segnale dtt, pur con la rete tuttora attiva, è stato un errore che non ha favorito la RSI. Contenti loro).
Per quanto sono a conoscenza, confermo lo spegnimento delle FM, che non è solo radio (Vedasi GPS auto) e la richiesta di proroga per i "Privati".

Mentre per la vendita di parti delle emittenti ad oggi non hanno mai dato nessuna comunicazione ai media nazionali ad oggi.

La gestione del servizio pubblico è sempre stata data in gestione a privati (Ufficialmente) proprio come la riscossione del canone Radio/TV.
Parlare di lungimiranza quando si parla di parti dello stato che fingono di essere dei privati è inutile, tanto i soldi a loro arrivano sempre, basta alzare le tasse e ridurre i costi/servizi.

La svizzera di oggi non ha nulla a che fare con la svizzera dei nonni.
:hello:
 
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