Gianluca Felicetti
7 luglio 2006 - Sull'onda della proposta della Provincia di Roma che più di un anno fa emanò con una Delibera di Giunta delle Linee Guida indirizzate a tutti e 121 i Comuni del suo territorio, ora anche Pomezia ha il suo Regolamento per la tutela degli animali.
E' stato il Commissario Straordinario su proposta del Servizio Ambiente ad approvare la Deliberazione per la quale ora la nuova Amministrazione, eletta da poche settimane, ha il compito di prevedere efficaci strumenti applicativi. A partire dall'informazione ai cittadini, dalla formazione della Polizia Municipale al coinvolgimento delle associazioni di volontariato con la locale ed attivisimma Marilù. Tutti gli Organi di vigilanza, compresi i veterinari Asl, sono chiamati a far rispettare i 60 articoli e la allegata Convenzione-tipo con canili privati.
Pomezia si aggiunge ad un elenco ormai corposo di città piccole e grandi che si sono dotate di uno strumento pratico per intervenire soprattutto sui cosiddetti "maltrattamento quotidiani", non previsti esplicitamente da altre norme nazionali o regionali.
Fonte
7 luglio 2006 - Sull'onda della proposta della Provincia di Roma che più di un anno fa emanò con una Delibera di Giunta delle Linee Guida indirizzate a tutti e 121 i Comuni del suo territorio, ora anche Pomezia ha il suo Regolamento per la tutela degli animali.
E' stato il Commissario Straordinario su proposta del Servizio Ambiente ad approvare la Deliberazione per la quale ora la nuova Amministrazione, eletta da poche settimane, ha il compito di prevedere efficaci strumenti applicativi. A partire dall'informazione ai cittadini, dalla formazione della Polizia Municipale al coinvolgimento delle associazioni di volontariato con la locale ed attivisimma Marilù. Tutti gli Organi di vigilanza, compresi i veterinari Asl, sono chiamati a far rispettare i 60 articoli e la allegata Convenzione-tipo con canili privati.
Pomezia si aggiunge ad un elenco ormai corposo di città piccole e grandi che si sono dotate di uno strumento pratico per intervenire soprattutto sui cosiddetti "maltrattamento quotidiani", non previsti esplicitamente da altre norme nazionali o regionali.
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