18 luglio 2006 - Nei pressi del rifugio Stella Alpina, in Val Genova, sono stati rilasciati ieri pomeriggio i due giovani stambecchi, un maschio di tre anni e una femmina di due, che la Svizzera ha donato al Trentino dopo i dieci gia' liberati nell'ambiente del Parco Adamello-Brenta lo scorso 8 giugno. Al momento del rilascio erano presenti funzionari del Servizio foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento e del Parco Adamello-Brenta e rappresentanti della Confederazione elvetica.
Questo secondo - e ultimo - rilascio ha avuto un iter un po' tormentato. Prevista per venerdi' scorso, la liberazione degli stambecchi e' stata rinviata ad oggi, a causa della difficolta' nella cattura in territorio svizzero dei capi da trasferire in Trentino. Con la liberazione degli esemplari di oggi si conclude l' operazione che rientra nel piu' vasto complesso di iniziative di ''Steinbock 2006 - 100 anni di stambecco in Svizzera'', un evento che ricorda i 100 anni di presenza dello stambecco in territorio svizzero, resa possibile grazie ad un ''prelievo forzato e illegale'' operato nel giugno 1906 dagli Elvetici nelle montagne della Val d'Aosta.
Il contingente complessivo di dodici stambecchi e' stato donato dalla Svizzera alla Provincia autonoma di Trento, che ha curato le fasi di raccordo con le autorita' elvetiche tramite il proprio Servizio foreste e fauna, al fine di dare maggiore vitalita' ai nuclei reintrodotti nel territorio del Parco naturale Adamello Brenta a partire dal 1995.
L' iniziativa Giubileo ''100 anni di stambecco in Svizzera - Steinbock 2006'' e' stata attuata per commemorare la centenaria presenza dell'animale nel territorio elvetico: prevede la cessione all'Italia di un gruppo di stambecchi utili per operazioni di reintroduzione o rinforzo delle popolazioni esistenti (restocking).
Dopo 100 anni, la Confederazione elvetica restituisce cosi' alle montagne italiane alcuni esemplari di stambecchi, a simbolico risarcimento di un ''esproprio'' avvenuto proprio un secolo fa. Nel giugno 1906, infatti, furono reintrodotti nel Parco di San Gallo i primi stambecchi di provenienza valdostana, catturati illegalmente nella Riserva Reale di Caccia del Gran Paradiso. A quei primi esemplari ne seguirono altri che, grazie ad un'attenta gestione faunistica, finirono per ripopolare con successo le Alpi svizzere, in cui la specie era stata sterminata fin dal XVIII secolo. In occasione del centenario, i Cantoni svizzeri doneranno complessivamente all'Italia, a titolo risarcimento naturalistico, circa cinquanta stambecchi destinati ad aree interessate da progetti di reintroduzione o ripopolamento.
Gli stambecchi destinati al Trentino andranno ad aggiungersi ai circa 100 esemplari presenti nella parte trentina del gruppo Adamello-Presanella, come emerso a seguito dei monitoraggi condotti nell'ultimo biennio da parte del Parco naturale Adamello Brenta e del Servizio foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento. I radiocollari di cui saranno dotati permetteranno inoltre di seguire gli spostamenti dei soggetti e dunque aumentare le conoscenze sulle dinamiche demografiche e spaziali della popolazione.
(ANSA)
Questo secondo - e ultimo - rilascio ha avuto un iter un po' tormentato. Prevista per venerdi' scorso, la liberazione degli stambecchi e' stata rinviata ad oggi, a causa della difficolta' nella cattura in territorio svizzero dei capi da trasferire in Trentino. Con la liberazione degli esemplari di oggi si conclude l' operazione che rientra nel piu' vasto complesso di iniziative di ''Steinbock 2006 - 100 anni di stambecco in Svizzera'', un evento che ricorda i 100 anni di presenza dello stambecco in territorio svizzero, resa possibile grazie ad un ''prelievo forzato e illegale'' operato nel giugno 1906 dagli Elvetici nelle montagne della Val d'Aosta.
Il contingente complessivo di dodici stambecchi e' stato donato dalla Svizzera alla Provincia autonoma di Trento, che ha curato le fasi di raccordo con le autorita' elvetiche tramite il proprio Servizio foreste e fauna, al fine di dare maggiore vitalita' ai nuclei reintrodotti nel territorio del Parco naturale Adamello Brenta a partire dal 1995.
L' iniziativa Giubileo ''100 anni di stambecco in Svizzera - Steinbock 2006'' e' stata attuata per commemorare la centenaria presenza dell'animale nel territorio elvetico: prevede la cessione all'Italia di un gruppo di stambecchi utili per operazioni di reintroduzione o rinforzo delle popolazioni esistenti (restocking).
Dopo 100 anni, la Confederazione elvetica restituisce cosi' alle montagne italiane alcuni esemplari di stambecchi, a simbolico risarcimento di un ''esproprio'' avvenuto proprio un secolo fa. Nel giugno 1906, infatti, furono reintrodotti nel Parco di San Gallo i primi stambecchi di provenienza valdostana, catturati illegalmente nella Riserva Reale di Caccia del Gran Paradiso. A quei primi esemplari ne seguirono altri che, grazie ad un'attenta gestione faunistica, finirono per ripopolare con successo le Alpi svizzere, in cui la specie era stata sterminata fin dal XVIII secolo. In occasione del centenario, i Cantoni svizzeri doneranno complessivamente all'Italia, a titolo risarcimento naturalistico, circa cinquanta stambecchi destinati ad aree interessate da progetti di reintroduzione o ripopolamento.
Gli stambecchi destinati al Trentino andranno ad aggiungersi ai circa 100 esemplari presenti nella parte trentina del gruppo Adamello-Presanella, come emerso a seguito dei monitoraggi condotti nell'ultimo biennio da parte del Parco naturale Adamello Brenta e del Servizio foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento. I radiocollari di cui saranno dotati permetteranno inoltre di seguire gli spostamenti dei soggetti e dunque aumentare le conoscenze sulle dinamiche demografiche e spaziali della popolazione.
(ANSA)