Ritarare filtro passa canale

satrusteghi

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Sono in possesso di alcuni filtri tarati per far passare, da un lato i ch 37-48-67, dall'altro tutto il resto meno i tre elencati. Ho un Rover T2. Riesco, e come, a ritararlo su altri canali? I filtri sono a 6 celle, 2 per canale. Grazie.
 
Ciao, secondo me ci serve sapere marca e modello... Almeno per sapere quali viti toccare! Comunque non è facile, neppure con lo strumento... Il sistema prevede di generare rumore e quindi vede in uscita canale x canale la campana... Io andrei in negozio, magari se comperi qualcosina te lo fanno gratis ;)
 
Per il digitale, i filtri non possono essere tarati solo con un generatore di rumore verificando soltanto la curva di risposta di uscita. Il ROS di ingresso è essenziale, a volte più della curva di risposta in uscita.
Per tararli occorre un banco di misura differente da quello utilizzato nei negozi fino a poco fa con l'analogico. :icon_cool:
 
Un filtro analogico (perchè un filtro di quel tipo serve per segnali RF assolutamente analogici, soltanto modulati in digitale) è un filtro e basta.
Dati i parametri da rispettare (bande passanti a -tot dB, flatness, return loss), che ci passi un segnale modulato in digitale od uno modulato in analogico, non cambia assolutamente nulla per il tecnico che deve tararlo.
Che sia un network scalare od un analizzatore di spettro col tracking, se non uso un ponte reflettometrico, la misura dell'adattamento (return loss) non la posso fare.
;)
 
BTS ha scritto:
Per il digitale, i filtri non possono essere tarati solo con un generatore di rumore verificando soltanto la curva di risposta di uscita. Il ROS di ingresso è essenziale, a volte più della curva di risposta in uscita.
Per tararli occorre un banco di misura differente da quello utilizzato nei negozi fino a poco fa con l'analogico. :icon_cool:

Ah, questo non lo sapevo, pensavo si dovesse solo fare attenzione ad allargare il più possibile il panetto (8Mhz) rispetto a prima... Comunque io già non ci riuscivo con l'analogico, figurati adesso!!!
 
Pesavo non fosse così difficile, anche per me era già abbastanza dura con il digitale
 
miram ha scritto:
Ah, questo non lo sapevo, pensavo si dovesse solo fare attenzione ad allargare il più possibile il panetto (8Mhz) rispetto a prima... Comunque io già non ci riuscivo con l'analogico, figurati adesso!!!

Come giustamente citava Tuner, un filtro è un filtro e basta, qualsiasi cosa gli passi attraverso. Prima con l'analogico, tarare un filtro era un pò più semplice, ma ora per ottenere un buon return loss di ingresso e dei fianchi abbastanza ripidi, necessita di più celle da allineare, e quindi più complicato da tarare. Senza un ponte riflettometrico è praticamente impossibile tarare ottimamente un filtro.
Un piccolo accorgimento per tarare un filtro più velocemente e ottimizzare il return loss di ingresso in maniera corretta, è quello di effettuare preliminarmente un return loss all'incontrario, ossia dell'uscita. Effettuato questo, e controllando il filtro normalmente con il return loss in ingresso e la banda passante in uscita, lo stesso risulta già centrato e ritoccando i circuiti di ingresso riesci ad ottimizzare correttamente il return loss di ingresso. :icon_cool:
 
...per la taratura dei filtri a più celle, comunque, serve anche una certa dote di talento naturale ed istinto.
Ricordo che quando istruivo i tecnici a tararli, nonostante il setup fosse lo stesso per tutti (network scalare e ponte reflettometrico), qualcuno ci riusciva meglio ed in minor tempo mentre qualcun altro tribolava non poco.
 
Tuner ha scritto:
...per la taratura dei filtri a più celle, comunque, serve anche una certa dote di talento naturale ed istinto.
Ricordo che quando istruivo i tecnici a tararli, nonostante il setup fosse lo stesso per tutti (network scalare e ponte reflettometrico), qualcuno ci riusciva meglio ed in minor tempo mentre qualcun altro tribolava non poco.

ahahaha...concordo pienamente !!!!:icon_cool:
 
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