Dando per scontata una buona visibilità ottica verso i Castelli e anche verso Roma Monte Mario, la soluzione che ti propongo è semplicissima.
Partendo dall'impianto attuale, ti posso dire che ormai non più adatto per il panorama attuale dei segnali su Roma.
L'impianto infatti dispone senz'altro del pannello verso i Castelli (Monte Cavo) più tre antenne verso Monte Mario, il tutto nella seguente soluzione:
- una VHF per l'ex canale G (poi ch. 9 ora del Mux 1 RAI) di RAI 1 analogico vs. M. Mario;
- una di IV banda deputata a ricevere l'ex RAI 2 analogico sul ch. 28 più
i canali di IV banda pure trasmessi da M. Mario;
- una di V banda o canalizzata 40-46 per ricevere l'ex RAI 3 analogico sul ch. 43 sempre di Monte Mario (questa antenna è sicuramente collegata a un filtro passacanale 43 montato sul palo);
- un pannello UHF o di V banda puntato verso i Castelli e sicuramente collegato all'ingresso V banda del centralino, che credo non sia necessario sostituire. Il pannello è sicuramente collegato ad un filtro trappola per il canale 43, sempre montato sul palo.
La nuova configurazione potrà prevedere semplicemente un'antenna VHF di III banda (ad es. Fracarro BLV6F oppure 6E512F) e una direttiva UHF (ad es. Fracarro BLU10HD oppure BLU420F), entrambe a larga banda.
Infatti i segnali trasmessi da Monte Mario oggi sono presenti pure a Monte Cavo, da dove ne trovi anche diversi in più.
L'antenna di III banda la puoi orientare verso M. Mario, perché in questa banda ad oggi l'unico Mux appetibile e il Mux 1 RAI e il segnale sul ch. 9 irradiato da M. Mario è decisamente più prestante. Devi collegarla al relativo ingresso di III banda del centralino (cambiando i cavi ormai obsoleti, perché li devi assolutamente cambiare, segnali in modo di riconoscerli lì dove c'è il centralino, tipo con pennarelli indelebili).
L'antenna UHF la devi orientare verso i Castelli Romani, precisamente Monte Cavo, collegandola all'ingresso UHF del centralino.
Usa cavi di ottima qualità evitando accuratamente quelli del tipo più sottile assai meno resistenti alle intemperie e di qualità sempre inferiore, checché ne dicano alcuni rivenditori.
Per ora è tutto.
Non preoccuparti dei derivatori al piano, almeno in questa prima fase. A meno di improbabili infiltrazioni d'acqua, sono componenti passivi che è praticamente impossibile che si possano rovinare, visto che mi par di capire che stanno all'asciutto.
PS: come detto da flash54, uno schema globale dell'impianto per maggior sicurezza servirà.