generalemaximo ha scritto:
Intendo in termini di potenza di invio, oltre alla disponibilità di più frequenze, visto che attualmente non è che sia una grande cosa il segnale dtt.
In realtà cosa cambierà in termini tecnici? Se qualcosa cambierà...
Secondo me dire che non cambia nulla è riduttivo così come dire che cambia tutto.
In termini squisitamente tecnici, la potenza di emissione degli impianti analogici, nella "versione digitale" viene ridotta a volte sino al 10%, senza che le potenzialità di ricevibilità da parte degli utenti risenta minimamente della modifica. Questo perché la soglia di corretta ricevibilità di un segnale digitale è assai più bassa rispetto ai segnali analogici.
Perciò, in termini di "ricevibilità tecnica" dei segnali, non cambia nulla.
In termini pratici invece cambia tutto, perchè i rischi di inquinamento radioelettrico si possono ridurre sino al 10%. Nota bene non si riducono DEL 10%, ma AL 10%, ovvero, un impianto erogante ad es. 1000W, potrà fare lo stesso servizio anche con soli 100W di potenza. E, ovviamente, anche il consumo di energia si riduce di moltissimo.
Altra differenza tra analogico e digitale è la possibilità in digitale di trasmettere più contenuti (Emittenti) per ogni canale (nel senso di frequenza) VHF o UHF utilizzabili.
Infatti, mentre in modalità analogica era normale pensare ad un'Emittente per ogni canale (frequenza) televisivo, con il DTT ogni canale corrisponderà ad un Multiplex (Mux, abbreviato), contenente diverse Emittenti e servizi interattivi (ad es. info sui programmi TV trasmessi, trame di film, trasmissione del film in lingua originale e/o con sottotitoli, info utili sulla propria regione o sulla propria città, servizi al cittadino, oltre ovviamente al televideo...).
