Sentenza: Cane Mansueto? Comunque Con Guinzaglio E Museruola

ERCOLINO

Membro dello Staff
Amministratore
Registrato
3 Marzo 2003
Messaggi
251.823
Località
Torino
18 settembre 2006 - Mai cani senza museruola e guinzaglio, anche se essi sono 'di piccola taglia', 'mansueti' e 'addestrati'. Anzi, e' compito dei loro padroni 'prevedere che per le piu' svariate ragioni' possano diventare 'pericolosi'. Lo sottolinea la Corte di Cassazione che ha confermato la condanna a 180 euro per lesioni colpose nei confronti di Federico C., un 35enne romano che aveva portato a passeggio ai giardini pubblici il proprio cane dobermann, privo di museruola e di guinzaglio. Qui l'animale di grossa taglia aveva aggredito un cane piu' piccolo per dimostrare la sua superiorita' e il proprietario del cagnolino, Valerio P., era stato morsicato dal dobermann che gli procurava lesioni guarite il dieci giorni. Di qui la condanna di Federico C., confermata in Cassazione, anche al riarcimento del danno causato dal suo cane. Per la Suprema Corte (Quarta sezione penale, sentenza 30102), i proprietari dei cani sono sempre responsabili se non adottano 'le precauzioni che eliminano i pericoli', a prescindere dalla taglia e dall'educazione del loro animale.
Inutilmente Federico C., condannato dalla Corte d'appello di Roma, febbraio 2005, ha tentato di discolparsi in Cassazione, sostenenendo che al cane non aveva messo la museruola perche' era addestrato e perche' la razza dobermann non era ricompresa tra le razze pericolose del decreto ministeriale emesso da Sirchia nel febbraio 2004. A sua discolpa, ancora, il fatto che era stato istigato dal padrone del cane di taglia piccola. Gli 'ermellini' hanno bocciato il ricorso di Federico, facendo notare che 'l'accertata violazione di elementari regole di prudenza nella custodia del cane che non era al guinzaglio e munito di museruola, ha avuto efficienza causale di quanto avvenne'.
Sottolinea piazza Cavour che, 'se l'imputato avesse tenuto al guinzaglio o con la museruola il proprio cane, come avrebbe dovuto nel portarlo a passeggio per regola di comune prudenza e per le stesse indicazioni della norma ministeriale che l'ha escluso dall'elenco delle razze piu' pericolose, ma ha indicato tale modalita' per tutti i cani di eta' superiore agli otto mesi e di altezza superiore al garrese di trenta centimetri, l'evento di reato non si sarebbe verificato'.
Inutile, dunque, ricorda la Cassazione sostenere che il cane e' mansueto ed educato perche' 'non e' questo il punto del problema soggettivo, dovendosi ritenere che il proprietario di un animale, anche docile, ma soprattutto quando ha una certa prestanza fisica dovuta alla sua taglia, puo' costituire un pericolo per altri animali e per le persone quando viene lasciato libero in mezzo alle stesse e che il dovere di custodia impone di adottare le precauzioni che eliminano questo pericolo, non bastando il semplice addestramento alla convivenza'. Da qui il rigetto del ricorso del padrone del dobermann, colpevole anche di non avere 'previsto' che il suo cane 'per le piu' svariate ragioni possa avere un comportamento pericoloso'.
(Dav/Pn/Adnkronos)
 
Indietro
Alto Basso