Sarà che ci lavoro e conosco bene il settore, però non reggo granché tutta la falsa retorica attorno al vino... un settore che è governato da sedicenti esperti-barra-cialtroni, i quali manipolano a piacere le masse a seconda delle mode (è necessario inventarne sempre di nuove) e delle convenienze...
Però (e qui scatta implacabile il ricatto sociale) non si può dire di "non intendersene di vino", o semplicemente "fregarsene" del vino, non è socialmente ammissibile (soprattutto se stai cercando di portarti a letto qualcuna), è come ruttare a tavola.
Ecco quindi che tutti sono esperti, quando si tratta di vino, tutti credono di sapere quel che dicono; le ordinazioni vanno, i ristoratori applicano i loro ricarichi da rapina, e la grande giostra può continuare…
Quando, dopo una prima parte davvero stucchevole, il film abbandona banalità e luoghi comuni enologici e si concentra sui rapporti personali, il film da superfluo diventa sincero ed interessante, e molto "vero" nel racconto di un'amicizia che - come molto spesso accade alle amicizie reali - non è del tutto disinteressata ma sa rinascere dalle proprie ceneri con uno scatto d'orgoglio, e dimostrarsi più forte d'ogni cosa, proprio quando la si darebbe per morta.
Il tutto, nella seconda parte, riuscendo anche a divertire di cuore.
**1/2… ma se cercate un film sul vino, molto meglio Mondovino, anche questo passato recentemente su Sky.