ROMA, 11 dicembre (Reuters) - Il ministero delle Comunicazioni non avrà bisogno dell'ulteriore periodo di 30 giorni per il rilascio dell'autorizzazione a Cielo, il nuovo canale digitale terrestre che fa capo al gruppo Sky Italia.
Lo ha detto il viceministro Paolo Romani parlando con i giornalisti a margine delle celebrazioni del centenario per il premio Nobel a Guglielmo Marconi.
"Non credo ci sarà bisogno di un ulteriore approfondimento per l'autorizzazione e quindi staremo nei tempi dei sessantqa giorni e probabilmente la potremo dare anche prima di quella scadenza", ha detto Romani ai giornalisti che chiedevano quali saranno i tempi per il rilascio dell'autorizzazione al nuovo canale digitale terrestre.
Il primo dicembre Romani ha confermato che Cielo, per poter atterrare anche sul digitale terrestre, dovrà aspettare l'autorizzazione che sarà rilasciata nei previsti 60 giorni conteggiati a partire dal 2 novembre, giorno di presentazione della richiesta.
Il gruppo che fa capo alla News Corp di Rupert Murdoch (NWSA.O: Quotazione) sta tentando di entrare nel digitale terrestre, dove Mediaset e Rai hanno le maggiori quote del mercato pubblicitario e di audience, anche grazie all'uso di innovazioni tecnologiche come la penna ripetitore decoder.
Cielo doveva iniziare a trasmettere dal primo dicembre sulle frequenze digitali del gruppo L'Espresso (ESPI.MI: Quotazione) controllato da Carlo De Benedetti, storico rivale del premier Silvio Berlusconi.
Mediaset e Rai cercano a loro volta di portare la guerra sul satellitare dove il padrone di casa in Italia è stato finora certamente il gruppo dell'imprenditore australiano.
Le due emittenti italiane hanno creato, anche con La7 di Telecom Italia, TivuSat, una società per trasmettere via satellite le trasmissioni del digitale terrestre. Poi hanno deciso di togliere parte della loro programmazione dal satellite di Sky.
Contro la Rai però è intervenuta l'Autorità per le comunicazioni che ha bloccato questa mossa.
L'Agcom ha infatti deciso che, finché la società Tv non avrà la copertura sull'intero territorio, la Rai dovrà continuare a stare sulla piattaforma satellitare di Sky anche per evitare disagi agli utenti durante la fase di passaggio dall'analogico al digitale.
© Thomson Reuters 2009 Tutti i diritti assegna a Reuters
http://it.reuters.com/article/itEuroRpt/idITGEE5BA1I920091211
Lo ha detto il viceministro Paolo Romani parlando con i giornalisti a margine delle celebrazioni del centenario per il premio Nobel a Guglielmo Marconi.
"Non credo ci sarà bisogno di un ulteriore approfondimento per l'autorizzazione e quindi staremo nei tempi dei sessantqa giorni e probabilmente la potremo dare anche prima di quella scadenza", ha detto Romani ai giornalisti che chiedevano quali saranno i tempi per il rilascio dell'autorizzazione al nuovo canale digitale terrestre.
Il primo dicembre Romani ha confermato che Cielo, per poter atterrare anche sul digitale terrestre, dovrà aspettare l'autorizzazione che sarà rilasciata nei previsti 60 giorni conteggiati a partire dal 2 novembre, giorno di presentazione della richiesta.
Il gruppo che fa capo alla News Corp di Rupert Murdoch (NWSA.O: Quotazione) sta tentando di entrare nel digitale terrestre, dove Mediaset e Rai hanno le maggiori quote del mercato pubblicitario e di audience, anche grazie all'uso di innovazioni tecnologiche come la penna ripetitore decoder.
Cielo doveva iniziare a trasmettere dal primo dicembre sulle frequenze digitali del gruppo L'Espresso (ESPI.MI: Quotazione) controllato da Carlo De Benedetti, storico rivale del premier Silvio Berlusconi.
Mediaset e Rai cercano a loro volta di portare la guerra sul satellitare dove il padrone di casa in Italia è stato finora certamente il gruppo dell'imprenditore australiano.
Le due emittenti italiane hanno creato, anche con La7 di Telecom Italia, TivuSat, una società per trasmettere via satellite le trasmissioni del digitale terrestre. Poi hanno deciso di togliere parte della loro programmazione dal satellite di Sky.
Contro la Rai però è intervenuta l'Autorità per le comunicazioni che ha bloccato questa mossa.
L'Agcom ha infatti deciso che, finché la società Tv non avrà la copertura sull'intero territorio, la Rai dovrà continuare a stare sulla piattaforma satellitare di Sky anche per evitare disagi agli utenti durante la fase di passaggio dall'analogico al digitale.
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