essendo che non sono registrato......
e non avendo il tempo di cercare un eventuale contratto per pubblicare il vostro spazio....intanto leggetevi questa..............
lo squalo non si smentisce.
Il cantautore inglese è uno del quale ci si può fidare, il suo curriculum artistico è stato sempre legato a quello politico, ai messaggi non violenti, anti-fascisti, anti-razzisti che hanno perennemente accompagnato i suoi dischi e i suoi concerti, diventando anche un bersaglio degli estremisti di destra.
Questa volta la battaglia intrapresa è contro il gigante dell’informazione, Rupert Murdoch e della sua nuova creatura: MySpace, il sito più cliccato al mondo.
Bragg, dopo aver ritirato la sua musica dal sito di Murdoch ha scritto un messaggio sul blog: “Qualcuno con il quale lavoriamo è stato talmente intelligente da leggere la pagina delle condizioni che devi accettare per pubblicare su MySpace; ha trovato che una volta pubblicata la propria musica, essa appartiene a MySpace (aka Rupert Murdoch) e loro possono farci quello che vogliono, in tutto il mondo e senza pagare l’artista”.
Nel resto del messaggio Billy riporta la parte del contratto incriminata nella quale si legge: “Nel momento in cui pubblicate ogni tipo di contenuto, messaggi, testo, file, immagini, foto, video, suoni, profili, lavori di autori o ogni tipo di materiale su o attraverso il servizio, conferite in questo modo a MySpace una licenza non esclusiva, senza royalty, a livello mondiale per utilizzare, copiare, modificare, adattare, tradurre, utilizzare in pubblicità, vendere, riprodurre, trasmettere e distribuire i contenuti attraverso il servizio”.
Il portavoce di MySpace è stato immediatamente sentito dal NY Daily News: “A causa della confusione causata dall’utilizzo di termini eccessivamente complicati (legalese, ndr) c’è stata un po’ di confusione; adesso stiamo cercando di modificare i termini del contratto e chiarire che MySpace vuole solo permettere all’artista di condividere il proprio lavoro nel miglior modo possibile”.
http://www.rockstar.it/news.asp?ID=3810
La pagina di Bragg su MySpace



Il cantautore inglese è uno del quale ci si può fidare, il suo curriculum artistico è stato sempre legato a quello politico, ai messaggi non violenti, anti-fascisti, anti-razzisti che hanno perennemente accompagnato i suoi dischi e i suoi concerti, diventando anche un bersaglio degli estremisti di destra.
Questa volta la battaglia intrapresa è contro il gigante dell’informazione, Rupert Murdoch e della sua nuova creatura: MySpace, il sito più cliccato al mondo.
Bragg, dopo aver ritirato la sua musica dal sito di Murdoch ha scritto un messaggio sul blog: “Qualcuno con il quale lavoriamo è stato talmente intelligente da leggere la pagina delle condizioni che devi accettare per pubblicare su MySpace; ha trovato che una volta pubblicata la propria musica, essa appartiene a MySpace (aka Rupert Murdoch) e loro possono farci quello che vogliono, in tutto il mondo e senza pagare l’artista”.
Nel resto del messaggio Billy riporta la parte del contratto incriminata nella quale si legge: “Nel momento in cui pubblicate ogni tipo di contenuto, messaggi, testo, file, immagini, foto, video, suoni, profili, lavori di autori o ogni tipo di materiale su o attraverso il servizio, conferite in questo modo a MySpace una licenza non esclusiva, senza royalty, a livello mondiale per utilizzare, copiare, modificare, adattare, tradurre, utilizzare in pubblicità, vendere, riprodurre, trasmettere e distribuire i contenuti attraverso il servizio”.
Il portavoce di MySpace è stato immediatamente sentito dal NY Daily News: “A causa della confusione causata dall’utilizzo di termini eccessivamente complicati (legalese, ndr) c’è stata un po’ di confusione; adesso stiamo cercando di modificare i termini del contratto e chiarire che MySpace vuole solo permettere all’artista di condividere il proprio lavoro nel miglior modo possibile”.
http://www.rockstar.it/news.asp?ID=3810
La pagina di Bragg su MySpace