Milano - Muore, per adesso, Teleconomy Internet, l'offerta dial-up flat che con tanta gioia era stata accolta dagli utenti non raggiunti da ADSL. Il Tribunale di Milano ha stabilito con una ordinanza che la flat non può più essere venduta, finché l'Autorità Garante delle Telecomunicazioni non avrà finito di analizzarne le caratteristiche e non si sarà espressa in merito.
Telecom valuterà se reclamare contro l'ordinanza; in ogni caso ha già smesso di vendere l'offerta, che tuttavia resterà valida per gli utenti già attivi (almeno fino a scadenza del contratto).
Il Tribunale accoglie così il ricorso dei provider, che avevano denunciato come illecita l'offerta Teleconomy Internet (12 euro al mese per una dial-up flat senza limiti). Il ricorso è stato fatto, dalle associazioni AIIP e Assoprovider, con procedura d'urgenza (articolo 700 cpc), ai sensi dell'articolo 287/1990 in materia di antitrust. Il passo successivo sarà un giudizio di merito in cui i provider potranno chiedere un risarcimento danni per i clienti perduti.
Finisce così il primo round di una polemica di lunga data. L'arrivo di Teleconomy Internet era stata salutata con un applauso dagli utenti non coperti da Adsl, perché costa molto meno rispetto allo standard delle flat dial-up. I provider hanno cominciato a perdere frotte di utenti, che migravano a migliaia verso Teleconomy Internet. Il nodo centrale del problema è che i provider, per vendere le dial-up flat, usano l'offerta all'ingrosso Friaco di Telecom Italia. Sostengono che i prezzi della Friaco rendono impossibile replicare a un'offerta che al pubblico costa 12 euro al mese. Il giudice ha scritto di non poter accertare la replicabilità dell'offerta (gli mancano gli strumenti tecnici per valutarla) e che il tutto deve essere rimesso alla volontà dell'Agcom. Nel frattempo, poiché Teleconomy Internet potrebbe in effetti essere pericolosa per l'equilibrio della concorrenza e del mercato, deve essere tolta dal commercio.
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Telecom valuterà se reclamare contro l'ordinanza; in ogni caso ha già smesso di vendere l'offerta, che tuttavia resterà valida per gli utenti già attivi (almeno fino a scadenza del contratto).
Il Tribunale accoglie così il ricorso dei provider, che avevano denunciato come illecita l'offerta Teleconomy Internet (12 euro al mese per una dial-up flat senza limiti). Il ricorso è stato fatto, dalle associazioni AIIP e Assoprovider, con procedura d'urgenza (articolo 700 cpc), ai sensi dell'articolo 287/1990 in materia di antitrust. Il passo successivo sarà un giudizio di merito in cui i provider potranno chiedere un risarcimento danni per i clienti perduti.
Finisce così il primo round di una polemica di lunga data. L'arrivo di Teleconomy Internet era stata salutata con un applauso dagli utenti non coperti da Adsl, perché costa molto meno rispetto allo standard delle flat dial-up. I provider hanno cominciato a perdere frotte di utenti, che migravano a migliaia verso Teleconomy Internet. Il nodo centrale del problema è che i provider, per vendere le dial-up flat, usano l'offerta all'ingrosso Friaco di Telecom Italia. Sostengono che i prezzi della Friaco rendono impossibile replicare a un'offerta che al pubblico costa 12 euro al mese. Il giudice ha scritto di non poter accertare la replicabilità dell'offerta (gli mancano gli strumenti tecnici per valutarla) e che il tutto deve essere rimesso alla volontà dell'Agcom. Nel frattempo, poiché Teleconomy Internet potrebbe in effetti essere pericolosa per l'equilibrio della concorrenza e del mercato, deve essere tolta dal commercio.
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