a me non è dispiaciuto. Vero, il finale riesce abbastanza a sorprendere e riesce a far quadrare tutti gli elementi e la messa in scena (onirica, psicanalitica [se non è un termine eccessivo]) che nel cinema sono già stati abbondantemente usati, ma di solito con finalità diverse.
E in ogni caso, per quanto non originalissima, la rappresentazione (con un crescendo graduale ma implacabile) di una mente che sta progressivamente cadendo a pezzi (o che forse i pezzi li sta rimettendo insieme?) è fatta molto bene, con la bella scenografia di una New York irriconoscibile (in quanto inesistente?) ed ansiogena nella sua asetticità.
Echi di Eternal sunshine of the spotless mind, e di tanti altri film...
comunque, gli darei un
**1/2