Telecom Italia ha approvato lo scorporo della rete

ERCOLINO

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COMUNICATO STAMPA

TELECOM ITALIA: CDA APPROVA IL PROGETTO DI SOCIETARIZZAZIONE DELLA RETE DI ACCESSO

L’Azienda darà immediata informativa del progetto all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni a cui spetta la valutazione degli effetti sulla regolamentazione vigente. Proseguono contatti con Cassa Depositi e Prestiti per un eventuale ingresso in azionariato

Roma, 30 Maggio 2013
Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia, riunitosi oggi sotto la presidenza di Franco Bernabè, a seguito del mandato attribuito al management lo scorso 11 Aprile, concernente la definizione del percorso
operativo di fattibilità per la separazione della rete di accesso di Telecom Italia, ha deliberato di approvare il progetto di societarizzazione della rete di accesso.
Nella nuova società confluiranno attività e risorse relative allo sviluppo e alla gestione della rete di accesso passiva, sia in rame sia in fibra, nonché alla componente attiva della fibra rappresentata da OLT
(Optical Line Termination) e Cabinet. Il nuovo soggetto garantirà a tutti gli operatori (Operatori alternativi e Telecom Italia) l’accesso alla rete fissa, applicando il modello di parità di trattamento denominato a livello
europeo di “Equivalence of Input” (EoI).
I servizi offerti dalla nuova società a tutti gli operatori comprenderanno, tra l’altro, l’Unbundling del Local Loop (ULL) e il Virtual Unbundling Local Access (VULA) per le reti di nuova generazione basate su
architetture FTTCab e FTTH.
Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato di dare mandato al management di adempiere alle formalità previste dall’articolo 50 ter del decreto legislativo 1° Agosto 2003, n.259 (Codice delle Comunicazioni Elettroniche) in materia di separazione volontaria da parte di una impresa verticalmente integrata. Telecom Italia informerà pertanto l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni del progetto volontario di separazione della rete di accesso.
Telecom Italia aggiornerà l’AGCOM in merito ad eventuali cambiamenti del progetto che si dovessero rendere necessari, anche alla luce delle risultanze che emergeranno dalla valutazione dell’Autorità sulla portata della modifica o revoca dei vigenti obblighi regolamentari.
Il Consiglio di amministrazione ha altresì ribadito il mandato al management (già formalizzato in data 6 Dicembre 2012) affinchè proseguano i contatti in corso con la Cassa Depositi e Prestiti per un eventuale suo ingresso nel capitale della società della rete di accesso.
 
lo stato si ricompra un pezzetto di una cosa che già possedeva,la rete doveva essere scissa al momento della privatizzazione di telecom
 
Infatti adesso lo stato ricompra una cosa sua grazie ai nostri simpatici governanti e intanto ripaghiamo i debiti fatti dai compratori di telecom Italia alle banche grazie al canone.... Che bel paese...
 
dopo che telecom ha venduto i suoi spazi...per poi rimanerci, ma in affitto...ora rivende allo stato una cosa che era già dello stato...e poi dicono che non ci sono affaristi in italia...dopo questa e alitalia...aspettiamo fiat
 
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