Telereporter Roma/TLC Telecampione

aristocle

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Per quale motivo Telereporter Roma 67 non cede alcuni degli attuali impianti per le aree in cui è disponibile anche Telecampione 66?
I contenuti sono identici ed inoltre mi pare di ricordare che Profit abbia problemi economici...
 
Se è per questo anche Teleroma 56 (ch.64) e T9 (ch.43) hanno entrambi quattro canali che trasmettono le stesse tre reti (Teleroma 56, T9 e Tele Radio Stereo).
Anche io penso che tra le quattro emittenti da me e te citati, ben due mux siano sprecatissimi... però magari chissà, qualcuno potrebbe non ricevere T9 o viceversa Teleroma 56, così come Telereporter Roma 67 o Telecampione 66. In questo caso per loro avere canali doppioni su due frequenze differenti fa comodo, in quanto così non perdono niente. ;)
 
Anche se, avendo ormai frequenze assegnate, il problema della mancanza
di un canale non dovrebbe sussistere... basta accenderlo!
I casi in cui ci trovi un'altra emittente nella frequenza a te assegnati sono
MOLTO rari e dove accade è un errore del Ministero!

Inoltre, secondo me, dove ci sono 2 mux Profit è possibile che uno
sarà usato per emettere i canali "nazionali": Odeon 24, TLC - Telecampione,
Nitegate e ospiti varii, mentre il secondo sarà usata per emissioni locali (canali
propri Telereporter, Telegenova, Canale 10 e eventuali ospiti).

Quindi non penso resteranno per sempre uguali i 2 mux...
 
Se restassero uguali sarebbe uno spreco visto che le postazioni sono le stesse.
Le emissioni locali inoltre riguarderebbero la Liguria, nel Lazio cosa ci metterebbero?
 
Telereporter Roma (senza Odeon) e poi potrebbero inventarsi altri canali...
di marchi la Profit ne possiede a bizzeffe (non sai quante reti ha comprato
in tutti questi anni...) se avessero problemi di fantasia ;)
 
fano ha scritto:
Telereporter Roma (senza Odeon) e poi potrebbero inventarsi altri canali...
di marchi la Profit ne possiede a bizzeffe (non sai quante reti ha comprato
in tutti questi anni...) se avessero problemi di fantasia ;)

Ma a quanto pare a mandare a casa i suoi dipendenti ha fatto abbastanza velocemente..
 
Di casi del genere qui a Roma c'è ne sono parecchi: Super3 trasmette sia sul ch 29 e sia sul ch 42 stessi 6 canali+immancabili doppioni, sempre da montecavo (dunque o si ricevono entrambi o nessuno dei due, non vale il discorso ne prendo uno e non l'altro!!!), poi Idea TV + Telestudio probabilmente dello stesso editore hanno le frequenze ch 35 (come idea Tv) e ch 61 (sotto il nome Telestudio), ma in entrambi i ch stessi canali+doppioni entrambi trasmessi da montecavo... il discorso stà nel fatto che chi aveva un canale in analogico ha diritto ad una frequenza in digitale, dunque se uno stesso gruppo/editore possedeva due canali regionali in analogico adesso ha a disposizione due frequenze digitali e ci schiaffa dentro televendite, maghi e shopping di vario genere a non finire...
 
Boomer ha scritto:
Di casi del genere qui a Roma c'è ne sono parecchi: Super3 trasmette sia sul ch 29 e sia sul ch 42 stessi 6 canali+immancabili doppioni, sempre da montecavo (dunque o si ricevono entrambi o nessuno dei due, non vale il discorso ne prendo uno e non l'altro!!!), poi Idea TV + Telestudio probabilmente dello stesso editore hanno le frequenze ch 35 (come idea Tv) e ch 61 (sotto il nome Telestudio), ma in entrambi i ch stessi canali+doppioni entrambi trasmessi da montecavo... il discorso stà nel fatto che chi aveva un canale in analogico ha diritto ad una frequenza in digitale, dunque se uno stesso gruppo/editore possedeva due canali regionali in analogico adesso ha a disposizione due frequenze digitali e ci schiaffa dentro televendite, maghi e shopping di vario genere a non finire...
Era meglio consorziare in condominio le varie tv locali su pochi mux selezionati da gestire in comune,
si sarebbe evitata la nascita di nuove tv-spazzatura, create per riempire quei mux non per fare tv.
 
mostricino ha scritto:
Era meglio consorziare in condominio le varie tv locali su pochi mux selezionati da gestire in comune,
si sarebbe evitata la nascita di nuove tv-spazzatura, create per riempire quei mux non per fare tv.

Hai perfettamente ragione, ma (sperando di non andare troppo OT), il problema è che così facendo, si sarebbero liberate frequenze che non si sapeva a chi si sarebbero dovute assegnare. Io sarei stato dell'ipotesi di darle ai gestori più meritevoli, (chiunque faccia canali televisivi validi e gratuiti), quindi praticamente a rai e mediaset, e magari a sky trasportato in chiaro sul dtt, ma poi scoppia il "caso politico" che a mediaset non si può perchè... (è inutile che continuo tanto si è capito)!!! Quindi bisogna tenersi le regionali che creano canali farlocchi e inutili, sfido chiunque a trovare il caso di una rete privata regionale che con il passaggio in digitale abbia realmente aumentato il numero di canali tv, offrendo qualità e contenuti validi. (In realtà i casi esistono, sono veramente rari e si contano sulla punta delle dita--> qui a Roma Super3 ha creato Super3 Cinema e offre Super Tennis, ma ahimè, anche lui ha i suoi due/tre canali di shopping e televendite).
 
Boomer ha scritto:
Hai perfettamente ragione, ma (sperando di non andare troppo OT), il problema è che così facendo, si sarebbero liberate frequenze che non si sapeva a chi si sarebbero dovute assegnare. Io sarei stato dell'ipotesi di darle ai gestori più meritevoli, (chiunque faccia canali televisivi validi e gratuiti), quindi praticamente a rai e mediaset, e magari a sky trasportato in chiaro sul dtt, ma poi scoppia il "caso politico" che a mediaset non si può perchè... (è inutile che continuo tanto si è capito)!!! Quindi bisogna tenersi le regionali che creano canali farlocchi e inutili, sfido chiunque a trovare il caso di una rete privata regionale che con il passaggio in digitale abbia realmente aumentato il numero di canali tv, offrendo qualità e contenuti validi. (In realtà i casi esistono, sono veramente rari e si contano sulla punta delle dita--> qui a Roma Super3 ha creato Super3 Cinema e offre Super Tennis, ma ahimè, anche lui ha i suoi due/tre canali di shopping e televendite).
Li potevano mettere all' asta aprendo la strada a nuove concessioni o all' approdo sul digitale terrestre delle web-tv più interessanti: alcuni canali sarebbero rimasti liberi fintanto che qualcuno li avrebbe richiesti, questo avrebbe anche permesso di pianificare meglio il raddoppio dei mux-utili (rai, telecom, mediaset) nel caso si rendesse necessario per coprire integralmente aree difficili....dubito che l' attuale pianificazione in campania, lazio, piemonte stia garentendo una ricezione perfetta...il sovraffollamento di canali è nemico della pianificazione...
 
mostricino ha scritto:
Era meglio consorziare in condominio le varie tv locali su pochi mux selezionati da gestire in comune,
si sarebbe evitata la nascita di nuove tv-spazzatura, create per riempire quei mux non per fare tv.

E perché?
Una tv locale ha tutto il diritto di far valere l'identità 1 canale analogico=1 mux.
E' valsa per le tv nazionali, non vedo perché per le locali si debbano usare altri metodi.
O si rimetteva tutto l'etere in gara, magari fissando un limite a mux nazionali e locali, o si faceva come ora. Le altre alternative sono inique.

Riguardo all'affollamento è solo colpa dell'LCN.
Se si fossero usati altri metodi più democratici per il posizionamento ora non ci trovavamo qui a discutere.
 
aristocle ha scritto:
E perché?
Una tv locale ha tutto il diritto di far valere l'identità 1 canale analogico=1 mux.
E' valsa per le tv nazionali, non vedo perché per le locali si debbano usare altri metodi.
O si rimetteva tutto l'etere in gara, magari fissando un limite a mux nazionali e locali, o si faceva come ora. Le altre alternative sono inique.

Riguardo all'affollamento è solo colpa dell'LCN.
Se si fossero usati altri metodi più democratici per il posizionamento ora non ci trovavamo qui a discutere.
Senti un po' non ha minimamente senso ripartire l' etere digitale
come se ancora fosse analogico,
io sono uno di quelli che 3-4-5-6 mux a mediaset non li davo,
uno sarebbe stato sufficientissimo,
alla rai due o tre mux non di più,
le locali più piccole in condominio su più mux centralizzati,
le locali a dimensione regionale su pochi mux autonomi ma non per tutte,
un numero limitato, ecc
 
mostricino ha scritto:
Senti un po' non ha minimamente senso ripartire l' etere digitale
come se ancora fosse analogico,
io sono uno di quelli che 3-4-5-6 mux a mediaset non li davo,
uno sarebbe stato sufficientissimo,
alla rai due o tre mux non di più,
le locali più piccole in condominio su più mux centralizzati,
le locali a dimensione regionale su pochi mux autonomi ma non per tutte,
un numero limitato, ecc

Sì ma continui a ignorare un aspetto chiave: perchè alle tv a diffusione non nazionale deve essere preclusa l'attività di operatore di rete ma solo di fornitore di contenuti?
 
mostricino ha scritto:
Senti un po' non ha minimamente senso ripartire l' etere digitale
come se ancora fosse analogico,
io sono uno di quelli che 3-4-5-6 mux a mediaset non li davo,
uno sarebbe stato sufficientissimo,
alla rai due o tre mux non di più,
le locali più piccole in condominio su più mux centralizzati,
le locali a dimensione regionale su pochi mux autonomi ma non per tutte,
un numero limitato, ecc
Allora secondo il tuo ragionamento avrebbero occupato in tutto solo 10 frequenze e le altre che ci avrebbero fatto?????
Poi perchè a Mediaset solo un mux? Perchè impedirgli di fargli fare pay tv????
Invece è giusto per ogni emittente che era in analogico avere la sua frequenza digitale.
La frequenza è un patrimonio ed è fonte di guadagno e nessuna emittente, nemmeno la più piccola, ci rinuncerebbe.
 
Diciamo che il ragionamento giusto sarebbe stato assegnare agli tutti gli operatori nazionali non più di tre Mux a testa, ripartendoli così:
nel mux 1: i canali fondamentali (non più di quattro);
nel mux 2: i canali pay per view;
nel mux 3: i canali aggiuntivi e tematici (non più di quattro).
In tal modo ogni operatore nazionale avrebbe avuto ampia scelta e si sarebbe basato su questa regola di ripartizione ed oggi Retecapri avrebbe avuto tre Mux e non vedersi ridurre la sua asta ad 1.
Per i regionali invece e quindi nel caso specifico assegnare alla frequenza Ch 66 Uhf di Telecampione qui nel Lazio i servizi dei canali generici ed invece il mux Ch 67 Uhf Lazio digtale solo i servizi pay per view.
Per tutti gli altri mux regionali/locali un mux sarebbe stato più che sufficiente e dove c'erano più comproprietari ad es: Amici Tv (con i suoi Supernova o Teletuscolo o Gari Tv) , T9 e Teleroma 56, Telestudio ed Idea Tv ecc... sempre un solo mux e non più di uno, quindi nell'applicare il consorzio.
Che ve ne pare? :eusa_think:
 
Corry744 ha scritto:
Diciamo che il ragionamento giusto sarebbe stato assegnare agli tutti gli operatori nazionali non più di tre Mux a testa, ripartendoli così:
nel mux 1: i canali fondamentali (non più di quattro);
nel mux 2: i canali pay per view;
nel mux 3: i canali aggiuntivi e tematici (non più di quattro).
In tal modo ogni operatore nazionale avrebbe avuto ampia scelta e si sarebbe basato su questa regola di ripartizione ed oggi Retecapri avrebbe avuto tre Mux e non vedersi ridurre la sua asta ad 1.
Per i regionali invece e quindi nel caso specifico assegnare alla frequenza Ch 66 Uhf di Telecampione qui nel Lazio i servizi dei canali generici ed invece il mux Ch 67 Uhf Lazio digtale solo i servizi pay per view.
Per tutti gli altri mux regionali/locali un mux sarebbe stato più che sufficiente e dove c'erano più comproprietari ad es: Amici Tv (con i suoi Supernova o Teletuscolo o Gari Tv) , T9 e Teleroma 56, Telestudio ed Idea Tv ecc... sempre un solo mux e non più di uno.
Che ve ne pare? :eusa_think:

Così sembra una ripartizione più giusta.
Infatti 3 frequenze per tutte le emittenti nazionali sarebbe stato perfetto, stessa autorizzazione nazionale e stesso numero di frequenze uguali per tutti. La stessa cosa per i regionali e locali.
 
Corry744 ha scritto:
Diciamo che il ragionamento giusto sarebbe stato assegnare agli tutti gli operatori nazionali non più di tre Mux a testa, ripartendoli così:
nel mux 1: i canali fondamentali (non più di quattro);
nel mux 2: i canali pay per view;
nel mux 3: i canali aggiuntivi e tematici (non più di quattro).
In tal modo ogni operatore nazionale avrebbe avuto ampia scelta e si sarebbe basato su questa regola di ripartizione ed oggi Retecapri avrebbe avuto tre Mux e non vedersi ridurre la sua asta ad 1.
Per i regionali invece e quindi nel caso specifico assegnare alla frequenza Ch 66 Uhf di Telecampione qui nel Lazio i servizi dei canali generici ed invece il mux Ch 67 Uhf Lazio digtale solo i servizi pay per view.
Per tutti gli altri mux regionali/locali un mux sarebbe stato più che sufficiente e dove c'erano più comproprietari ad es: Amici Tv (con i suoi Supernova o Teletuscolo o Gari Tv) , T9 e Teleroma 56, Telestudio ed Idea Tv ecc... sempre un solo mux e non più di uno, quindi nell'applicare il consorzio.
Che ve ne pare? :eusa_think:

Te l' appoggio ma le pay-tv in un immaginario ideale facciamole stare su satellite, cavo (banda larga), internet,
tutte le piattaforme di trasmissione possibili e immaginabili non il DTT...
il digitale terrestre va bene per garantire la ricezione degli stessi canali in chiaro a tutti gli utenti....
Poi scusate visto che un domani non lontano almeno 13 frequenze devono essere liberate per le più svariate ragioni non è preferibile fare ordine ora piuttosto che traumaticamente dover spegnere un botto di tv fra pochi anni?
Tenete conto nei vostri calcoli che per le questioni di confine su Milano 6 o 7 canali non possono essere pianificati
e poi esisterà lo stesso problema nelle regioni adriatiche (Abruzzo-Marche-Puglia) per i confini con Croazia, Albania, Romania, Grecia?
La Romagna per i canali attribuibili a San Marino e via discorrendo...
Non è che in un momento in cui ci sarà da fare le cose sul serio lo spazio sarà ampio come è adesso in fase provvisoria.
 
Ultima modifica:
mostricino ha scritto:
ma le pay-tv in un immaginario ideale facciamole stare su satellite, cavo (banda larga), internet,
tutte le piattaforme di trasmissione possibili e immaginabili non il DTT...
il digitale terrestre va bene per garantire la ricezione degli stessi canali in chiaro a tutti gli utenti....
Non approvo... chi vorrebbe acquistare una paytv diciamo per guardare film o calcio, dovrebbe spendere per due decoder diversi. Invece io voglio acquistare un decoder DTT devo avere la possibilità di vedere canali gratis e canali a pagamento, lo stesso valga per il satellitare, dove si dovrebbe avere la medesima opportunità.

Per quanto riguarda l'assegnazione dei mux io sono sempre del parere che chi è più meritevole perchè crea canali gratuiti e ricchi di contenuti debba avere (pagando) la possibilità di acquisire più frequenze, chi ha le frequenze e non le utilizza a favore del pubblico gli dovrebbero essere tolte. Si badi bene tolte non gratuitamente, e per utilizzarle le potrebbe impegnare sia con propri canali televisivi, e sia "affittando" parte del mux.

Le tv regionali hanno tutti i diritti di possedere anche loro un intero mux, ma creassero canali seri e con contenuti alla loro portata (vecchi film, trasmissioni di attualità, informazione, sport, cronaca locale), non facessero solo canali di televendite, cartomanti e robbaccia del genere... quale utilità ha un mux pieno di schifezze che nessuno guarda, non è meglio l'assegnazione di quel mux ad un concorrente serio?
 
Boomer ha scritto:
Non approvo... chi vorrebbe acquistare una paytv diciamo per guardare film o calcio, dovrebbe spendere per due decoder diversi. Invece io voglio acquistare un decoder DTT devo avere la possibilità di vedere canali gratis e canali a pagamento, lo stesso valga per il satellitare, dove si dovrebbe avere la medesima opportunità.
Questo già avviene.
I due decoder sempre resteranno...
Sky matematicamente non potrà mai portare la sua ricca offerta di canali sul DTT: sono troppi per farceli stare tutti eppoi sai bene che gli è stata data disposizione di proporre solo canali in chiaro per un periodo da definire dunque che cosa cambierebbe se anche le pay-tv di mediaset fossero satellitizzate? Chi ama le grandi pay-tv adesso come domani si accontenterà di vederle con la doppia codifica.
E' utopia immaginare un domani L' INTERA OFFERTA DI SKY SUL DTT.

Le tv regionali hanno tutti i diritti di possedere anche loro un intero mux, ma creassero canali seri e con contenuti alla loro portata (vecchi film, trasmissioni di attualità, informazione, sport, cronaca locale), non facessero solo canali di televendite, cartomanti e robbaccia del genere... quale utilità ha un mux pieno di schifezze che nessuno guarda, non è meglio l'assegnazione di quel mux ad un concorrente serio?
Non si risolve la questione confermando un mux a tutte le tv che occupavano frequenze analogiche prima della digitalizzazione....
per arrivare a una rivoluzione dei contenuti si deve smettere di badare esclusivamente agli aspetti tecnici concentrandosi sui piani editoriali di chi domanda di fare televisione (che programmi una rete intende trasmettere): aspetto che non viene neanche lontanamente approfondito da parte del ministero delle com.
Nella valutazione dovrebbero dare la priorità al progetto editoriale, al piano industriale e al piano di occupazione previsto nel medio-lungo periodo. le frequenze che sono l' ultima cosa sono le uniche cose valutate questo perchè presumo ci sia poca voglia di fare e disorganizzazione cronica di uomini e mezzi.
 
Ultima modifica:
mostricino ha scritto:
Nella valutazione dovrebbero dare la priorità al progetto editoriale, al piano industriale e al piano di occupazione previsto nel medio-lungo periodo.

L'hanno fatto, l'hanno fatto.
Ha vinto Europa7.
 
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