Diciamo che il ragionamento giusto sarebbe stato assegnare agli tutti gli operatori nazionali non più di tre Mux a testa, ripartendoli così:
nel mux 1: i canali fondamentali (non più di quattro);
nel mux 2: i canali pay per view;
nel mux 3: i canali aggiuntivi e tematici (non più di quattro).
In tal modo ogni operatore nazionale avrebbe avuto ampia scelta e si sarebbe basato su questa regola di ripartizione ed oggi Retecapri avrebbe avuto tre Mux e non vedersi ridurre la sua asta ad 1.
Per i regionali invece e quindi nel caso specifico assegnare alla frequenza Ch 66 Uhf di Telecampione qui nel Lazio i servizi dei canali generici ed invece il mux Ch 67 Uhf Lazio digtale solo i servizi pay per view.
Per tutti gli altri mux regionali/locali un mux sarebbe stato più che sufficiente e dove c'erano più comproprietari ad es: Amici Tv (con i suoi Supernova o Teletuscolo o Gari Tv) , T9 e Teleroma 56, Telestudio ed Idea Tv ecc... sempre un solo mux e non più di uno, quindi nell'applicare il consorzio.
Che ve ne pare?