Terra di confine

Copperfield

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Scorre via senza sussulti e originalità. Piuttosto anonimo.

Giudizio: **
 
COPPERFIELD ha scritto:
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Scorre via senza sussulti e originalità. Piuttosto anonimo.

Giudizio: **

Bah , mi ha ricordato Wyatt Earp per piattume.
Concordo.
 
A mio parere anche per Costner vale quello che si sta dicendo, in altro thread, a proposito di Eastwood; non sul valore registico, che penso sia improponibile, ma per la sincerità delle intenzioni e dell'uso del mezzo cinematografico, sempre molto classico e "diretto" nel modo di comunicare...
Che siano sul baseball, western o altro, i film a cui partecipa (anche quando non è regista ma è comunque il "motore" dell'operazione), mi danno sempre la sensazione di essere film molto "onesti"...
Qui ci sono, sopratutto nella prima parte, i ritmi e le cadenze molto aperte e "lente" della vita dei cowboy, viste senza la retorica del mito, ma nella quotidianità più o meno prosaica... e c'è un grandissimo Duvall, non dimentichiamo...
ci si perde un po' nel finale, diciamo un eccesso di generosità che impapocchia un po' il tutto, ma il film rimane interessante, molto interessante a mio parere...
***
 
andag ha scritto:
A mio parere anche per Costner vale quello che si sta dicendo, in altro thread, a proposito di Eastwood; non sul valore registico, che penso sia improponibile, ma per la sincerità delle intenzioni e dell'uso del mezzo cinematografico, sempre molto classico e "diretto" nel modo di comunicare...
Perfetto. Sentire il termine "anonimo" per questo film mi fa venire il mal di testa... :5eek: Come al solito, riporto il mio commento sul vecchio forum.

Personalmente ritengo la carriera di Kevin Costner una delle più sincere di Hollywood: è stato in grado di interpretare e portare sullo schermo, sia come semplice attore che come regista, storie di grande dignità e nello stesso tempo dalla maestria dimessamente sincera (certo, se escludiamo Il segno della libellula, l'unico suo vero flop qualitativo). E' uno dei pochi, come Clint Eastwood, ancora legati ad un cinema di maniera, affascinante e vero, che impersonifica semplicemente con la sua presenza. Questo suo ultimo film ha proprio tale respiro, quel tocco western/epico da grande produzione, conservando tuttavia una semplicità di valori notevole: essenziale e posato nella messa in scena, con interpretazioni dotate e non scontate, Open Range colpisce perché coraggioso in un'epoca nella quale, a Hollywood, mantenere queste qualità è davvero difficile.

Voto: ***
 
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