Terremoto in Indonesia: attenti alle false richieste di donazione

ERCOLINO

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Ritornano gli sciacalli. Come già accaduto nell’agosto 2005 in seguito al passaggio dell’uragano Katrina che devastò la città di New Orleans ancora una volta assistiamo al ritorno di false richieste di donazioni da parte di veri e propri avvoltoi, impropriamente definiti phisher, che questa volta hanno posato il loro sguardo sul terremoto che ha sconvolto l’isola di Giava lo scorso maggio.

Il primo caso segnalato arrivato dal Websense che ha rilevato un’ e-mail che sembra provenire dalla organizzazione umanitaria internazionale Islamic Relief (IR), la quale tuttavia riporta un differente indirizzo e-mail e numero di telefono.

Disaster in Java leaves thousands dead
Thousands of people have been killed and injured after a powerful
earthquake struck the Yogyakarta province of Indonesian at 5:52am on
Saturday 27th May 2006. The quake, measuring 6.1 on the Richter
scale, destroyed hundreds of houses and buildings and brought down
electricity and water supplies in one of Indonesias€™s biggest cities.
Over 5000 people have fled their homes fearing another tsunami.
Inadequate Medical Treatment With reports of over 2,900 people injured,
the health care system in the affected area has been overwhelmed
with inadequate facilities and resources to treat the injured. Damaged
water and electricity supplies in Yogyakarta will greatly increase
threat of disease of not restored quickly.
Needs Immediate needs for the victims are water, food, hygeine kits and
temporary shelter.
Islamic Relief already has operations on the capital of Indonesia,
Jakarta and offices in the nearby Banten province. Islamic Relief has
already began distributing blankets, portable water, food and hygeine
kits and is co-ordinating efforts with international and national
agencies in the area.
With an initial allocation of £500,000 of emergency aid, Islamic
Relief is appealing for £2,000,000 for the
victims of this disaster. Your help is urgently needed, Should want to
donate send all correspondance to the held of releif
department.
Worldwide telephone lines..........
Tel: +44703184XXXX
Tel: +44703182XXXX
Email: islamicreXXXX@myway.com
UK HEAD OFFICE
Islamic Relief

Il pericolo truffa tuttavia è destinato ad aumentare nelle prossime ore soprattutto dopo l’appello lanciato dalla FAO (Organizzazione per l'Alimentazione e l'Agricoltura) per la raccolta di 5.6 milioni di dollari indispensabili per aiutare le famiglie a riavviare al più presto l’attività agricola e la produzione zootecnica.

"Una ripresa rapida del settore agricolo è essenziale perché vi sia un miglioramento sostenibile delle condizioni di vita delle popolazioni rurali, afferma la FAO.

L’appello della FAO è parte dell’appello inter-agenzie delle Nazioni Unite di 103 milioni di dollari, lanciato la settimana scorsa, per rispondere alle necessità più immediate dei sopravvissuti: alloggi d’emergenza, assistenza medica, acqua potabile, servizi igienici.

Stime preliminari indicano che sono circa 100.000 le famiglie contadine nei distretti colpiti nelle province di Yogyakarta e di Giava Centrale che hanno perso i propri beni ed ogni fonte di reddito. La mietitura potrebbe essere posticipata ed i raccolti potrebbero essere andati completamente perduti.

“Le famiglie contadine non saranno in grado di ricostituire facilmente i loro stock di mezzi di produzione agricoli”, dice Rajendra Aryal, il coordinatore del programma di ricostruzione post-tsunami in Indonesia, aggiungendo che resta molto da fare per riavviare il settore zootecnico e ricostruire i pozzi per l’irrigazione danneggiati dal sisma.

Secondo l’esperto, le attività della FAO di ricostruzione post-terremoto si baseranno sull’esperienza fatta sul campo nella ricostruzione post-tsunami.

La FAO ha aiutato il governo indonesiano a fare una prima valutazione di quanto occorre. I contadini rappresentano il 40 per cento della popolazione rurale della provincia di Yogyakarta, ed hanno bisogno di assistenza immediata per ricominciare a produrre, specialmente riso e colture secondarie. Hanno anche bisogno di semi ortofrutticoli, di fertilizzanti e di attrezzi agricoli per riavviare la produzione alimentare.

Sarà inoltre necessario rimpiazzare il bestiame perduto, ricostruire le stalle, ricostituire i mercati, rimettere in piedi i laboratori veterinari, rendere disponibili vaccini animali e riparare i sistemi d’irrigazione danneggiati.

Secondo la FAO, per far sì che le strutture irrigue su piccole scala siano riparate e che le sementi ed i fertilizzanti siano in possesso dei contadini prima della prossima stagione di semina, in ottobre, è necessario che i fondi arrivino al più presto.

La risposta immediata dei donatori all’appello è fondamentale per assicurare una produzione di cibo sufficiente per i mesi a venire, ha detto l’agenzia delle Nazioni Unite."



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