La sceneggiatura è in effetti "molto parlata", ma non mi è sembrata verbosa; semplicemente funzionale alla storia.
Non mi è nemmeno sembrato un film confuso, come hanno scritto in tanti; certo, richiede una certa attenzione, perchè la traccia investigativa che inizialmente (per metà film) sembra essere piuttosto lineare, si rifrange e si sdoppia (ed anche si triplica) in vicende interconnesse - o che danno l'illusione di esserlo).
Direi piuttosto che la prima, lunga parte del film è relativamente lenta e uneventful; la mano di De Palma si vede davvero soltanto nel dolly "copyright" prima dell'uccisione di Baxter Fitch.
Nella seconda parte De Palma si è ormai scaldato e viaggia a pieno regime: il film diventa un noir incalzante in cui il cerino della colpevolezza continua a passare di mano in mano, sporcandole tutte... ed abbiamo almeno un'altra meravigliosa scena "De Palma DOC" (non dico quale per non spoilerare troppo).
Gli attori, è vero, non mi sembrano il massimo. Peccato. Soprattutto la Johansson (Copperfield sarà contento di leggerlo), rigida ed impacciata, mi sembra proprio non in grado di reggere il ruolo della femme fatale; molto meglio, nel ruolo, la Swank (che pure è meno "bella" [se mi si passa la semplificazione]: potenza della personalità - e della capacità di recitare)
**1/2