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Mentre giace in un letto d'ospedale per un grave caso di psoriasi, lo scrittore Dan Dark elabora mentalmente il suo primo romanzo. Febbricitante e paranoico, Dan confonde se stesso col protagonista del romanzo, un detective che indaga sull'omicidio di una prostituta nella Los Angeles degli anni 50.
Opera piuttosto visionaria ma certamente originale. I continui salti tra realtà e fantasia sono ben calibrati, purtuttavia il film non graffia e l'attenzione dello spettatore tende facilmente a perdersi nei meandri della noia e dell'affaticamento.
Bella la colonna sonora, ma decisamente non sufficiente a mantenere in piedi l'impalcatura.
Parte della rinascita morale di Robert Downey Jr., che con la sua presenza regala una carica impagabile di reale immedesimazione. The Singing Detective è una riflessione sul ruolo della storia personale e del dolore nel processo creativo, attraverso il disperato incontro di visioni del romanzo in formazione e della realtà. La sceneggiatura, dello stesso autore della serie in sei episodi della BBC che in Italia non è mai arrivata (Dennis Potter), funziona benissimo ed il cast è una bomba (Robin Wright Penn, un Mel Gibson camuffatissimo, Carla Gugino, Adrien Brody, Jon Polito, infermiera Katie Holmes, Jeremy Northam, Saul Rubinek, Alfre Woodard), ma è un peccato che la struttura pulp/noir non sia esaltata a causa di budget e valori tecnici da produzione televisiva.