Cagliari - Sono sette le persone accusate di truffa e sostituzione di persona in seguito alla denuncia presentata da Tiscali alla Polizia Postale e delle Comunicazioni, denuncia scaturita da migliaia di contratti che venivano apparentemente offerti ad ignari utenti a nome di Tiscali.
La notizia viene riferita da organi di stampa locali, che riportano le disavventure di utenti che, dopo aver risposto telefonicamente a questionari sottoposti loro da sedicenti operatori di Tiscali, si ritrovavano ad essere utenti di un abbonamento ADSL e voce mai realmente richiesto.
"Le accuse - racconta Anti-Phishing Italia - sono state formalizzate al termine di un indagine condotta dal pubblico ministero Luca Forteleoni della Procura della Repubblica presso il tribunale di Cagliari". In collaborazione con l'azienda, gli inquirenti sono riusciti a portare alla luce colpevoli e relativo "modus operandi": si trattava di alcuni procacciatori d'affari, facenti capo a tre società di servizi di Lombardia, Sicilia e Marche.
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La notizia viene riferita da organi di stampa locali, che riportano le disavventure di utenti che, dopo aver risposto telefonicamente a questionari sottoposti loro da sedicenti operatori di Tiscali, si ritrovavano ad essere utenti di un abbonamento ADSL e voce mai realmente richiesto.
"Le accuse - racconta Anti-Phishing Italia - sono state formalizzate al termine di un indagine condotta dal pubblico ministero Luca Forteleoni della Procura della Repubblica presso il tribunale di Cagliari". In collaborazione con l'azienda, gli inquirenti sono riusciti a portare alla luce colpevoli e relativo "modus operandi": si trattava di alcuni procacciatori d'affari, facenti capo a tre società di servizi di Lombardia, Sicilia e Marche.
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