Bruxelles, 29 mar - Nel rapporto sulle tlc della Commissione Ue presentato oggi viene fatto il punto su un mercato che vale 290 miliardi di euro e vengono messi in luce alcuni dei problemi regolamentari ancora irrisolti. Tra questi la mancanza di autorita' nazionali di regolamentazione veramente indipendenti; i ritardi nell'imposizione di misure correttive ai problemi legati alla concorrenza e in alcuni casi (come in Italia) (e se lo dicono loro mo ci credete???)dalle lunghe procedure giudiziarie di ricorso contro le decisioni delle autorita' nazionali di regolamentazione; le misure correttive radicalmente diverse per problemi legati alla concorrenza simili (le offerte di accesso in banda larga ad alta velocita' - bitstream - restano disomogenee nella Ue e le tariffe di terminazione delle chiamate variano in modo significativo da un paese all'altro); la gestione inefficiente e frammentata dello spettro radio; l'introduzione incompleta del numero di emergenza 112. Secondo Bruxelles sarebbe possibile aumentare significativamente la concorrenza transfrontaliera, la crescita economica e i vantaggi a favore dei consumatori se la Ue passasse dagli attuali 27 differenti sistemi nazionali ad un approccio normativo piu' coerente a livello comunitario. Oggi un terzo del fatturato degli operatori del mercato proviene da Stati membri diversi dal loro. Quanto agli indicatori del mercato nel rapporto si segnala il calo del prezzo medio di una telefonata interurbana di 3 minuti da telefono fisso sceso dai 41,8 centesimi di euro circa del 2000 agli attuali 25 centesimi di euro. Nell'ultimo anno i prezzi dei servizi mobili nazionali sono scesi anche del 13,9%. Piu' di 31,4 milioni di clienti della telefonia mobile (un aumento di 6,3 milioni) hanno esercitato il diritto, sancito dal diritto comunitario, di conservare il proprio numero telefonico al momento del passaggio ad un diverso operatore di telefonia mobile. Per quanto riguarda le linee telefoniche fisse, oltre 15 milioni di clienti nell'UE (rispetto a 7 milioni nel 2005) hanno cambiato operatore. In Svezia si puo' conservare il proprio numero quando si passa ai servizi VoIP. Nel 2006 l'aumento delle entrate e' stato del 4,6%. Con 478,4 milioni di telefoni cellulari in uso in Europa, la penetrazione e' pari al 103% della popolazione (in aumento rispetto al 95% del 2005). La penetrazione piu' elevata si registra in Lussemburgo (171%), Italia (134%) e Lituania (133%). Nella telefonia vocale fissa le entrate sono diminuite tra il 4,5 e il 5,1% nel 2006. La concorrenza continua a ridurre le quote di mercato detenute dagli operatori storici, che si attestano ora, in media, al 65,8% delle entrate al dettaglio nella Ue. Nella banda larga ad alta velocita' le entrate sono cresciute tra il 7,8% e l'8,5% nel 2006. Nel corso dello stesso anno si sono registrati oltre 20 milioni di nuovi abbonamenti alla banda larga, che hanno portato la penetrazione nella Ue al 15,7%
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