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Truffe via internet: arrestato falso venditore

ERCOLINO

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Truffe via internet: arrestato falso venditore


Un pataccaro a tutti gli effetti. Offerte da capogiro via internet, cui faceva seguito il recapito al malcapitato acquirente di autentici "pacchi".

Gli utenti che speravano di aver realizzato un affare con l'acquisto di orologio prestigiosi si vedevano recapitare a casa soltanto delle banali imitazioni.

Gli inquirenti del Commissariato della Polizia di Stato di San Benedetto del Tronto e della Squadra di Polizia Giudiziaria della Polizia Postale di Ancona hanno arrestato un trentenne palermitano ritenuto il responsabile dei raggiri.

Nella sua abitazione sono stati rinvenuti documenti falsificati con i quali l'uomo riusciva a farsi aprire conti correnti bancari sui quali incassava i proventi delle vendite truffaldine che perpetrava.

Proprio in questi giorni è terminata l'intensa attività di indagine e acquisizione di elementi probatori da parte degli investigatori che hanno permesso l’individuazione, ed il conseguente deferimento all’ Autorità giudiziaria del responsabile delle truffe consumate a mezzo di internet.

La tecnica usata consisteva, secondo quanto riportano gli inquirenti, nell’utilizzare dei documenti di riconoscimento validi -risultati, però, sottratti in altre regioni italiane - e nel compilarli alterando false generalità e sostituendone la foto per ottenere delle carte di credito sulle quali far confluire i versamenti di pagamenti di finti orologi di marca.

L’attività di indagine degli inquirenti ha potuto risalire alle esatte generalità del truffatore, i cui illeciti proventi ammonterebbero a diverse migliaia di Euro.

L’autore, deferito all’autorità giudiziaria perché ritenuto responsabile del reato di truffa a mezzo di strumenti informatici.

Ma i problemi giudiziari potrebbero coinvolgere anche gli acquirenti, a loro carico, in base a quanto riportato dalla nota della polizia, potrebbe configurarsi il reato di incauto acquisto.

Non a caso, così sono stati definiti. La nota stampa inviata ai media, testualmente, fa riferimento a "truffe consumate a mezzo di internet, in questo comprensorio, in danno di incauti acquirenti di aste telematiche".

Pertanto le grane per i truffati, potrebbero non essere finite con l'arrivo del "pacco".


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