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Tutti Al Cellulare, Pochi Aficionados Su Elenco

ERCOLINO

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ROMA - Stanno sempre con il cellulare all' orecchio, ma si guardano bene dal dare il numero a tutti. Gli italiani non sembrano apprezzare granche' le nuove possibilita' offerte dagli elenchi telefonici, dove da quest'anno si possono inserire, oltre alle vecchie informazioni, anche numero di telefonino, e-mail, consenso a ricevere posta commerciale o a essere contattati da societa' di telemarketing. E proprio il numero del telefonino, secondo i dati di Seat Pagine Gialle, compare accanto appena allo 0,22% degli abbonati, vale a dire solo 45mila persone su 20,5 milioni di utenti.

La possibilita' di inserire diverse informazioni al posto del semplice nome, cognome, indirizzo e numero di telefono, e' stata il punto d'arrivo di un lungo iter regolamentare, nato da una direttiva europea: tutto e' cominciato nel 2002 con il lavoro di recepimento avviato dall'Autorita' per le tlc, ma la svolta e' arrivata due anni dopo, quando il Garante della privacy ha dato il via libera alla modulistica da inviare a famiglie e imprese perche' dessero il proprio assenso alla pubblicazione. E proprio questa e' stata la fase complicata, con la spedizione dei moduli, la raccolta dei dati e soprattutto la creazione del data base unico da cui poi Seat Pagine Gialle ha tirato fuori tutte le informazioni necessarie per la stampa dei nuovi elenchi.

Adesso, pero', e' fatta. I nuovi libroni sono in via di consegna in tutte le citta' (l'ultima sara' Sondrio, alla fine di agosto), ed e' quindi possibile spulciarli per vedere in che misura compaiono nuovi simboli e nuovi numeri. E' proprio l'icona del cellulare quella meno frequente: solo 2 persone su mille, infatti, hanno accettato di veder stampato il proprio numero. I piu' convinti sono stati i cittadini di Forli' e Cesena, con lo 0,84% e quelli piu' riservati i casertani, con appena lo 0,04%. Molta riservatezza anche nelle grandi citta', con lo 0,20% di Roma e lo 0,22% di Milano, mentre a Torino mostrano maggiore disinvoltura (0,50%).

Se per gli italiani il numero del cellulare deve restare segreto, tranne per amici e parenti, non altrettanta riservatezza si riscontra sulla posta elettronica. Lo 0,99% degli abbonati ha infatti acconsentito alla stampa del proprio indirizzo e-mail, con il picco positivo di Milano (1,96%) e quello negativo dell'Aquila (0,17%). A Roma la percentuale e' dello 0,73% e a Napoli dell'1%.

Trovare la propria casella di posta elettronica intasata di messaggi di sconosciuti (forse con la segreta aspettativa di incontrare l'anima gemella), insomma, non e' un problema per oltre 200mila abbonati: e lo e' ancora meno vedere la propria cassetta delle lettere piena di pubblicita'. Ben il 3,54% ha infatti dato il proprio assenso a ricevere avvisi e messaggi dalle aziende, forse nella speranza di conquistare qualche offerta vantaggiosa o qualche super-sconto: i piu' speranzosi sono gli abitanti di Como (5,5% ha detto si'), i piu' diffidenti quelli dell'Aquila (0,82%). Qualche resistenza in piu', poi, suscita il telemarketing, accettato comunque dall'1,79% degli abbonati: nessun fastidio per l'addetto al call center che chiama per offrire qualche servizio soprattutto per chi abita a Forli'-Cesena (5,03%), mentre gli alto-atesini si piazzano al polo opposto (a Bolzano 0,43%).

Poco successo, infine, hanno avuto due possibilita' considerate interessanti soprattutto per donne che vivono da sole e preferiscono ridurre all'osso le informazioni sul proprio conto per avere una maggiore sicurezza: appena lo 0,21% ha preferito indicare, a fianco del cognome, solo l'iniziale del nome di battesimo, mentre e' proprio minima (0,07%) la percentuale di chi ha voluto omettere il numero civico nell'indirizzo.

I nuovi elenchi in arrivo nelle case, alla fin fine, non saranno dunque tanto diversi da quelli che ne usciranno. Sara' per proteggere la propria privacy o per la semplice pigrizia di comunicare i dati, sta di fatto che quasi tutti gli abbonati avranno ancora una volta, accanto a nome e cognome, solo l'indirizzo e il numero di casa: forse anche per non fare la fine di quella signora di Genova il cui numero di telefonino fini' per coincidenza nel film di 'Manuale d'amore', assegnato al personaggio interpretato da Carlo Verdone. Subissata di telefonate, decise di passare a vie di fatto, citando la produzione: il suo numero era ormai carta straccia, ma almeno intasco' un risarcimento di 4.500 euro, poi devoluti in beneficenza.


Fonte Ansa
 
C'è anche da dire che la cosa non è stata molto pubblicizzata...Tuttavia, per come è nato il cellulare in Italia, mi pare che sia cosa normale.
 
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