Ultrà serbi scatenano il caos a Genova. Partita della nazionale sospesa

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adriaho

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Genova ostaggio degli ultrà serbi
Il match inizia tardi. Poi nuovo stop


Gruppi di teppisti tentano di aggredire i giocatori della propria nazionale. In azione allo stadio con petardi e fumogeni. Già nel pomeriggio incidenti e danni ai negozi


GENOVA - Nuova interruzione per Italia-Serbia. A Marassi il clima è surreale. E molto pesante. Dopo le intemperanze dei tifosi serbi, che hanno provocato uno slittamento di mezz'ora dell'inizio del match, la partita è stata di nuovo sospesa. E, a questo punto, è probabile che non si giochi. Lo stadio, i calciatori, l'Uefa, sono rimasti ostaggio di un gruppo di ultrà, protagonisti già nel pomeriggio di incidenti e tafferugli, con danni ai negozi, nel centro cittadino. I disordini sono poi proseguiti anche all'interno dello stadio. Tanto che la prima decisione è stata quella di ritardare di mezz'ora l'inizio del match. Le squadre erano entrate in campo, ma poi sono state invitate a rientrare negli spogliatoi. Troppo alto il rischio di invasione del campo, visto che era stata tagliata la rete di protezione. A quel punto la polizia si è schierata davanti alla curva che ospitava i circa duemila tifosi serbi. Le due nazionali sono tornate in campo alle 21,15. Dopo pochi minuti di gioco, però, è arrivata la nuova sospensione. Probabilmente definitiva. Con gli azzurri che hanno salutato il pubblico che li aveva incitati.

CONTESTAZIONE - Quali sono i motivi di questa follia che ha rischiato di sfociare un una violenza pericolosa e incomprensibile? Gli ultrà serbi hanno messo in atto una contestazione fatta anche di minacce e tentativi di aggressione contro la propria squadra, che ha perso malamente l'ultima partita contro l'Estonia Già prima della partita, davanti all'albergo che ospitava la squadra, ci sono stati momenti difficili per i giocatori, minacciati dagli ultrà, che hanno cercato di aggredirli mentre salivano sull'autobus che li avrebbe portati allo stadio. In particolare il portiere Stoikovic, uno dei colpevoli» del ko contro gli estoni. E infatti il numero uno serbo ha chiesto di non scendere in campo.

SCONTRI IN CITTA' - La situazione creatasi allo stadio aveva già avuto una difficile premessa nel pomeriggio anche per gli abitanti di Genova. Scontri e lanci di bottiglie contro la polizia, scritte sui muri di palazzo Ducale. La tensione nel centro di Genova tra i tifosi serbi e le forze dell'ordine era salita con l'apprrosimarsi dell'incontro. La situazione, in un primo momento tranquilla, è degenerata intorno alle 19 alla partenza dei due cortei spontanei che hanno bloccato il centro della città. Il primo partito da piazza De Ferrari, il secondo da piazza Fontane Marose. In tutto i supporter serbi sono circa duemila, ma il gruppo dei più scalmanati era composto da cira trecento ultrà. Hanno lanciato anche oggetti e petardi all'indirizzo di passanti e negozianti. E molti di loro hanno subito danni e sono stati costretti ad abbassare le saracinesche.


VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA!
 
Mi dispiace ,ma visto che la sezione Sport Calcio era stata chiusa per disordini ,la discussione si chiude subito qui ,in quanto cose del genere non meritano neanche di essere commentate :icon_twisted: :icon_twisted: :icon_twisted: :icon_twisted: :icon_twisted: :icon_twisted: :icon_twisted: :icon_twisted: :icon_twisted: :icon_twisted: :icon_twisted: :icon_twisted: :icon_twisted: :mad: :mad: :mad: :mad: :mad: :mad: :mad: :mad: :mad:
 
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