15 novembre 2005 - Aveva steso una rete lunga 270 metri per catturare gli uccelli mentre se ne stava seduto a poca distanza, nascosto dietro un albero, in attesa di catturare le prede. Ma e' stato sorpreso in flagrante dagli agenti del Corpo forestale dello Stato che lo hanno denunciato in stato di liberta' per esercizio illegale dell'attivita' venatoria e per omessa custodia di armi, avendo lasciato incustodite nell'abitacolo della propria autovettura e nella propria abitazione alcune armi da caccia con il relativo munizionamento. Si tratta di P.G., di 61 anni, originario di Brescia ma residente nel comune di Melissa (Crotone). L'uomo e' stato sorpreso dagli agenti del Corpo forestale in localita' "Piana di Franze" del comune di Ciro' Marina mentre si aggirava lungo il perimetro delle reti per controllare i fissaggi e le prede catturate, intanto che erano in funzione i richiami acustici a funzionamento elettromagnetico, vietati per legge, che, emettendo il verso delle allodole, richiamavano l'attenzione dei volatili. Informato dei fatti il magistrato gli agenti del Corpo forestale hanno proceduto a perquisire l'abitazione dell'uomo: all'interno di un congelatore erano stati stipati 164 volatili di piccola taglia di diverse specie, molti dei quali non cacciabili, alcuni con ferite d'arma da fuoco.
Nel corso dell'operazione, complessivamente, sono stati sequestrati: 9 reti per uccellagione; 164 uccelli di diversa specie: 3 fucili da caccia, di vario calibro; 800 cartucce di vario calibro; 4 batterie di vario voltaggio; 3 richiami con altoparlanti e batteria; 1 musicassetta, riproducente il verso degli uccelli.
(AGI) Cli/Ros
Nel corso dell'operazione, complessivamente, sono stati sequestrati: 9 reti per uccellagione; 164 uccelli di diversa specie: 3 fucili da caccia, di vario calibro; 800 cartucce di vario calibro; 4 batterie di vario voltaggio; 3 richiami con altoparlanti e batteria; 1 musicassetta, riproducente il verso degli uccelli.
(AGI) Cli/Ros