Una modesta proposta - Tv culturale europea

cloppj

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Da più parti si lamenta l’assenza di Canali Tv e trasmissioni dedicati alla cultura, alla musica classica. A mio parere questa mancanza è dovuta ad una triste e semplice realtà: interessano ad una minoranza di persone, quindi trovano molta difficoltà ad esistere e sopravvivere in un mondo televisivo dominato dal mercato pubblicitario.



Però questa minoranza di persone, insufficiente per il solo bacino d’utenza italiano, spagnolo o francese, potrebbe moltiplicarsi e diventare appetibile per i pubblicitari sfruttando al meglio le caratteristiche di canali come Euronews o Artè, cioè la possibilità di trasmettere un programma in più lingue sfruttando i diversi canali audio, ed eliminando i conduttori in video; in questo modo si ridurrebbero i costi e aumenterebbe il pubblico interessato: se in Italia questo canale culturale venisse guardato al massimo da un milione di persone, in tutta europa si potrebbero allargare anche a dieci milioni. Impensabile per la televisione generalista che trasmette talk show, reality, giochi a premi, spettacoli “contenitore”, show del sabato sera, dove è indispensabile l’uso della presa diretta, o film e telefilm, che necessitano di un doppiaggio professionale (canali polacchi esclusi!), l’uso di canali audio multipli si adatta invece perfettamente alla trasmissione di concerti e opere liriche (che non richiedono commenti), e ai documentari (che richiedono commenti, ma fuori campo, e comunque accettano senza problemi un doppiaggio “elastico”) .



Ecco un esempio di tre possibili Tv culturali multicanale con i nomi mutuati da Euronews:



- EuroMusic (Musica classica, lirica, jazz, danza ecc.)

- EuroScience (scienza, medicina, computer)

- EuroArt (pittura, architettura, design, videoarte, fotografia…)



Un progetto meno ambizioso: Lasciare ad Arté – diventato da franco-tedesco ad europeo - la trasmissione di documentari di vario genere, e riservare ad un nuovo canale (potrebbe chiamarsi “EuroArs” alla latina, lingua europea per eccellenza) la trasmissione di musica classica ed operistica, con eventuali incursioni nel mondo dell’arte in generale:



Artè = Documentari (Storia, viaggi, scienza, cucina ecc.)

EuroArs = Arte in senso generale (musica, danza, arti visive e documentari relativi)



Ognuna di queste Tv avrà la parte visiva comune in tutta Europa; il commento audio invece verrà diversificato secondo i vari gruppi linguistici (eventualmente duplicando sul satellite la Tv culturale se i canali audio non sono sufficienti), e gli intervalli pubblicitari – tra un programma e l’altro - diversi secondo le nazioni (più difficile da ottenere con il satellite, più facile con il digitale terrestre): in questo modo ogni spazio pubblicitario può essere venduto 5 – 6 o ancor più volte, rendendo possibile abbassare il prezzo del singolo spazio pubblicitario, attirando così aziende che non sarebbero disposte a pagare a caro prezzo uno spot visto da poche persone per ogni singola nazione. Si potrebbe anche pensare ad una gestione divisa tra le tv pubbliche europee (RAI, TVE, BBC, ZDF, France Télévision, TVP, ecc.), in modo che una parte dei soldi ricavati dai canoni televisivi e una parte dell’apparato tecnico-lavorativo di ogni Tv pubblica possa essere impiegato per EuroArs.



I titoli in sovrimpressione potrebbero essere trasmessi insieme ai relativi canali audio, in modo che scegliendo ad esempio l’audio in italiano, compaiano le scritte in lingua italiana – naturalmente se questo è possibile tecnicamente. Già oggi “BBC Prime” ad esempio, permette di scegliere i sottotitoli tra una mezza dozzina di lingue.
 
Temo farebbero crack, se messi in chiaro solo in DT. A mio parere bisognerebbe iniziare a diffondere di più arte, poi se ne potrebbe parlare...
 
L'idea è molto valida, ma vedi già dal fatto che praticamente nessuno ti abbia risposto, quale sarebbe l'interesse, purtroppo.
 
in una realtà televisiva basata sul profitto e sui dati di ascolto...che portano profitto, la vedo difficile realizzare un progetto simile.
la durata nel tempo è purtroppo legata ai numeri.
ma magari unendo tutti i "pochi" dei vari paesi...
 
Anch'io sarei più favorevole a diffondere di più Arte che ha dimostrato di essere una formula vincente. La petizione fatta tempo fa dal maestro Muti andava proprio in questa direzione (far aderire anche l'Italia al progetto Arte e diffonderla con il DT) ma non se ne è più saputo nulla.
 
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