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Vasco Rossi, indagini dell'Agenzia delle Entrate sul reddito
Vasco Rossi è finito nel mirino dell'Agenzia delle Entrate: a rivelarlo è il settimanale l'Espresso in un articolo di Luca Piana. Il cittadino più famoso di Zocca nel 2008 dichiarò 5,8 milioni di euro, ma il suo reddito sarebbe stato quasi il doppio. L'ipotesi avanzata dagli ispettori è che l'intreccio di rapporti instaurato fra se stesso e le sue imprese abbia finito per attenuare l'impatto fiscale sulla sua personale dichiarazione dei redditi, permettendo al Blasco di rimandare o risparmiare imposte per diversi milioni di euro. Qualora le ipotesi dell'Agenzia venissero confermate, nel 2008 il reddito imponibile di Vasco sarebbe quantificabile in 10,3 milioni.
MATTONE - Gli ispettori del fisco si sono concentrati sul mini-impero societario di Vasco Rossi (verbale di contestazione inviato a fine dicembre) fondato sulla Giamaica Srl e la Area Srl, quest'ultima oggetto di attenzione da parte dell'Agenzia delle entrate per gli anni passati, nonostante sia stata messa in liquidazione. Mostrandosi un imprenditore di stampo "conservatore", il Blasco punta saldamante all'investimento sul mattone: la Giamaica Srl è intestataria della casa di famiglia a Zocca e di svariate proprietà a Bologna e Ferrara, oltre a detenere immobili in Francia e, attraverso due controllate, in California.
INDAGINI - Al di là delle attività immobiliari, come spiega Luca Piana, gli ispettori si sono concentrati sul business della Giamaica e dell'Area, dov'è socio di minoranza l'amico e manager Floriano Fini. Il contendere riguarda gli introiti dei tour che Vasco ha effettuato in questi anni in giro per l'Italia. In uno dei contratti analizzati dall'Agenzia, il cachet milionario corrisposto dalla Live Nation di Milano per organizzare i 17 concerti italiani del tour 2008 è stato versato, stando alle prime ricostruzioni, alla Area, la quale a sua volta aveva stretto un accordo con la Giamaica, che ha come oggetto sociale proprio la titolarità e la gestione dei diritti d'immagine del Blasco. Secondo gli approfondimenti in corso, sembrerebbe che Vasco nei confronti di quest'ultima società, avesse infine un contratto di lavoro che gli avrebbe formalmente garantito solo una quota molto ridotta del cachet originario. L'ipotesi è quella che il cantante abbia potuto in questo modo abbattere il proprio imponibile fiscale. Altre situazioni ritenute critiche dall'Agenzia, come il mancato incasso di alcuni crediti vantati da Vasco nei confronti delle società, forse al fine di beneficiare di una sorta di arbitraggio fiscale e di spostare nel tempo la tassazione, sarebbero state risolte dal rocker a verifica in corso.
http://www.modenatoday.it/cronaca/vasco-rossi-fisco-agenzia-entrate.html
Vasco Rossi è finito nel mirino dell'Agenzia delle Entrate: a rivelarlo è il settimanale l'Espresso in un articolo di Luca Piana. Il cittadino più famoso di Zocca nel 2008 dichiarò 5,8 milioni di euro, ma il suo reddito sarebbe stato quasi il doppio. L'ipotesi avanzata dagli ispettori è che l'intreccio di rapporti instaurato fra se stesso e le sue imprese abbia finito per attenuare l'impatto fiscale sulla sua personale dichiarazione dei redditi, permettendo al Blasco di rimandare o risparmiare imposte per diversi milioni di euro. Qualora le ipotesi dell'Agenzia venissero confermate, nel 2008 il reddito imponibile di Vasco sarebbe quantificabile in 10,3 milioni.
MATTONE - Gli ispettori del fisco si sono concentrati sul mini-impero societario di Vasco Rossi (verbale di contestazione inviato a fine dicembre) fondato sulla Giamaica Srl e la Area Srl, quest'ultima oggetto di attenzione da parte dell'Agenzia delle entrate per gli anni passati, nonostante sia stata messa in liquidazione. Mostrandosi un imprenditore di stampo "conservatore", il Blasco punta saldamante all'investimento sul mattone: la Giamaica Srl è intestataria della casa di famiglia a Zocca e di svariate proprietà a Bologna e Ferrara, oltre a detenere immobili in Francia e, attraverso due controllate, in California.
INDAGINI - Al di là delle attività immobiliari, come spiega Luca Piana, gli ispettori si sono concentrati sul business della Giamaica e dell'Area, dov'è socio di minoranza l'amico e manager Floriano Fini. Il contendere riguarda gli introiti dei tour che Vasco ha effettuato in questi anni in giro per l'Italia. In uno dei contratti analizzati dall'Agenzia, il cachet milionario corrisposto dalla Live Nation di Milano per organizzare i 17 concerti italiani del tour 2008 è stato versato, stando alle prime ricostruzioni, alla Area, la quale a sua volta aveva stretto un accordo con la Giamaica, che ha come oggetto sociale proprio la titolarità e la gestione dei diritti d'immagine del Blasco. Secondo gli approfondimenti in corso, sembrerebbe che Vasco nei confronti di quest'ultima società, avesse infine un contratto di lavoro che gli avrebbe formalmente garantito solo una quota molto ridotta del cachet originario. L'ipotesi è quella che il cantante abbia potuto in questo modo abbattere il proprio imponibile fiscale. Altre situazioni ritenute critiche dall'Agenzia, come il mancato incasso di alcuni crediti vantati da Vasco nei confronti delle società, forse al fine di beneficiare di una sorta di arbitraggio fiscale e di spostare nel tempo la tassazione, sarebbero state risolte dal rocker a verifica in corso.
http://www.modenatoday.it/cronaca/vasco-rossi-fisco-agenzia-entrate.html