Non si può parlare di vera e propria violazione dell'integrità del protocollo WPA (WiFi Protected Access), e neppure del Temporal Key Integrity Protocol (TKIP) che spesso viene utilizzato per cifrare il contenuto in transito sulle reti senza fili. Quanto hanno scoperto i due ricercatori tedeschi Erik Tews e Martin Beck è piuttosto un metodo per insinuarsi in una rete wireless, muovendosi tra le pieghe dei vari standard 802.11 che vengono utilizzati per farle funzionare, e fingersi chi non si è: una minaccia per chi avesse ancora in circolazione access point datati, ma che non dovrebbe compromettere completamente (almeno per il momento) l'integrità delle reti WiFi in giro per il mondo.
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