Zoo Sotto Neve In Calabria, Dramma Per Esotici Detenuti

ERCOLINO

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20 marzo 2006 - Il freddo che nei giorni scorsi ha colpito duramente la Calabria "ha prodotto drammatiche conseguenze anche sugli animali, prevalentemente esotici, reclusi in gabbie e recinti all'interno dello zoo di Basilico' in Aspromonte", a circa 1.200 metri di altezza. Per quasi una settimana, infatti, la struttura "e' rimasta completamente bloccata dalla neve e dalle rigide temperature, per cui e' stato impossibile raggiungere gli animali per assicurare loro la necessaria cura ed alimentazione". E' la denuncia che lancia oggi la Lega anti vivisezione (Lav). "A causa dell'impercorribilita' delle strade di accesso, dovuta alle avverse condizioni atmosferiche, gli animali detenuti presso il 'Centro faunistico' di Basilico' sono rimasti in condizioni di totale abbandono per diversi giorni- sostiene Roberto Vecchio Ruggeri, coordinatore regionale Lav- non essendo stato possibile garantire loro il corretto mantenimento".
Contro "la scellerata scelta" dell'Afor (Azienda foreste regione Calabria) di "realizzare uno zoo con i fondi della Regione Calabria, importando animali esotici a circa 1.200 metri di altezza- ricorda la Lav- vi fu, negli anni scorsi, una vera e propria 'levata di scudi' anche da parte del mondo politico e della societa' civile". Diversi esponenti politici, di destra e di sinistra, la presidenza dell'Ente parco "e persino noti uomini di Chiesa- proseguono gli animalisti- ebbero modo di evidenziare l'assurdita' della detenzione forzata di animali esotici in un ambiente climaticamente incompatibile con le loro caratteristiche etologiche". Anche i media nazionali si occuparono del "caso Basilico'", ma tutto cio' "non fu sufficiente per ottenere il trasferimento degli animali in altra sede".
"Oltre a chiedere l'immediato intervento dell'Afor e del prefetto di Reggio Calabria per riportare la situazione alla normalita'- ha aggiunto Giovanni Guadagna, responsabile nazionale Lav Settore Zoo- abbiamo sottolineato alle autorita' competenti l'esigenza di chiudere per sempre tale, folle, struttura, frutto anche dell'inefficienza del ministero dell'Ambiente". Il ministero, infatti, "non solo ha recepito con anni di ritardo la Direttiva europea sugli zoo- accusa Guadagna- ma, recentemente, ha addirittura modificato la legge italiana in materia di 'giardini zoologici', annullando ogni possibilita' di intervento in favore degli animali reclusi negli oltre 100 zoo sparsi per l'Italia".
Lo zoo dell'Aspromonte, ad esempio, in base alla nuova normativa "non verra' mai considerato tale- rileva l'esponente della Lav- e purtroppo nessuna norma a difesa degli animali sara' applicabile". L'auspicio e' che la nuova dirigenza dell'Afor, "alla quale chiediamo formalmente un incontro per discutere del problema, possa affrontare tale vicenda in maniera definitiva e decidere di sottrarre gli animali all'attuale situazione di emergenza- auspica Guadagna- attivandosi fin da subito per provvedere ad una sistemazione alternativa e disponendo, comunque, il divieto di ogni ulteriore acquisizione di animali in tale struttura, compresa quella derivante dalla riproduzione degli animali gia' reclusi".
(Com/Ran/ Dire)
 
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