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Curiosità su treni freccia e dipendenti TI

aristocle

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13 Aprile 2008
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Ho un dubbio da tempo. Mi trovo spesso per lavoro a circolare mediante treni freccia. A bordo però ho notato che quasi quotidianamente ci sono alcuni pendolari che lavorano per TI (ne sono quasi certo perche spesso se ne vanno in I classe).
Ma sbaglio o con la CLC non possono prendere tali treni (se non pagando diritto d'ammissione, e dubito lo paghino giornalmente costando quanto il biglietto base)??
Possono viaggiare in I classe sulle frecce senza pagare? Perche se non sbaglio la carta tuttotreno non possono comprarla non disponendo di abbonamento.
 
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In realtà non si è mai capito quali fossero i "privilegi", diciamo così, dei dipendenti TI
Anche su treni intercity viaggiavano spesso in prima classe con delle agevolazioni, spesso anche i figli dei dipendenti venivano agevolati.
 
ad oggi, che io sappia, vale per dipendenti, moglie, genitori, figli under 26 per REG/IC
 
E' vero, per i figli è solo under 26
Ricordo che molti anni fa si poteva fare la "carta verde" per ottenere sconti sui biglietti.

Nel 1991 l'avevo fatta, a 19 anni, e poi mi era durata un anno. L'ho utilizzata anche nel 1991-92, primo anno universitario in Toscana.
 
Sui vari freccia si paga un "diritto di ammissione" di 12 o 15 euro, gli ic e i regionali sono gratis. Se si vuole prenotare l'ic sono 3 euro
La carta di libera circolazione (clc) costa 15 all'anno.

Ha questa clc la moglie e i figli fino a 26 anni.

La clc esiste dagli anni 30 ed è sempre stata mantenuta a discapito di aumenti di stipendio (è come se fosse parte integrante dello stipendio)

Se servono altre informazioni o avete curiosità chiedete pure
 
Sui vari freccia si paga un "diritto di ammissione" di 12 o 15 euro, gli ic e i regionali sono gratis. Se si vuole prenotare l'ic sono 3 euro
La carta di libera circolazione (clc) costa 15 all'anno.

Ha questa clc la moglie e i figli fino a 26 anni.

La clc esiste dagli anni 30 ed è sempre stata mantenuta a discapito di aumenti di stipendio (è come se fosse parte integrante dello stipendio)

Se servono altre informazioni o avete curiosità chiedete pure

Quindi di fatto chi lavora in TI e viaggia giornalmente sui freccia come pendolare è di fatto sprovvisto di titolo di viaggio o, in alternativa al diritto di ammissione, può acquistare la tuttotreno ? Il dubbio mi è venuto perché li vedo ogni volta parlare col capotreno prima di salire. A quel punto non sarebbe però una scorrettezza verso l utenza(che paga il supplemento per tali treni) da segnalare, qualora fossero effettivamente privi di titolo?a chi andrebbe segnalato eventualmente? Inoltre, la clc è quantificabile.. Nel senso.. Viene considerata A livello di imponibile o è un beneficio figurativo non tassato?
 
Ultima modifica:
Beneficio figurativo non tassato. Comunque tutti i lavoratori di tutte le compagnie di trasporto (Alitalia e Italo per citarne alcune) hanno diritto a viaggiare per motivi di servizio gratuitamente sui propri mezzi.
 
Beneficio figurativo non tassato. Comunque tutti i lavoratori di tutte le compagnie di trasporto (Alitalia e Italo per citarne alcune) hanno diritto a viaggiare per motivi di servizio gratuitamente sui propri mezzi.
D accordo ma Alitalia e Italo non sono TI, oggetto di discussione . La domanda iniziale è: a) possono viaggiare gratis sui freccia quotidianamente per andare e tornare casa a senza pagare diritto di ammissione? Esistono limiti chilometrici? b) qualora non sia possibile, possono acquistare la tutto treno come i normali pendolari? qualora non fosse possibile, come mi pare di capire, se privi di titolo integrativo sono soggetti a multa come tutti? Sarei curioso di saperlo perché se effettivamente fosse così vorrebbe dire concedere un favore non dovuto.
 
Ultima modifica:
Sul diritto d'ammissione non ci sono limiti chilometrici, fin nei limiti del territorio nazionale ovviamente e sulle tratte di competenza del gruppo.

Non abbiamo informazioni sufficienti per capire se queste persone che hai visto tu

a) hanno un ordine di servizio per lavorare in un luogo diverso da quello abituale
b) hanno subito un trasferimento
c) si sono trasferiti volontariamente
d) con che cadenza effettuano questo spostamento, se è temporaneo o senza scadenza
e) se è personale viaggiante o se è personale con altre mansioni

possono acquistare la tutto treno come i normali pendolari?
Ossia? Non l'ho mai vista questa card.

Detto ciò, qualora la posizione di questi viaggiatori non fosse limpida e regolare sono, ovviamente, sanzionabili come tutti.
 
Non conosco i dettagli ma immagino siano ferrovieri perché prima di salire vanno a parlare col capotreno (sembra come se chiedesse via libera per salire, potrei pure sbagliarmi..) e a volte viaggiano in prima classe (se lo fa un pendolare rischierebbe ovviamente conseguenze)
 
Facciamo un po' di chiarezza (essendo abbastanza ferrato sull'argomento)
La CLC (Carta di Libera Circolazione) è una tessera fornita ai dipendenti Fs e, su richiesta, al coniuge ed ai figli fino ai 26 anni.
Permette ai possessori di viaggiare liberamente su tutti i treni M, S, R ed RV (in fase di controlleria si esibisce solo la CLC).
Per i treni IC, ICN, EN, EC (solo Italia - Svizzera in territorio italiano), FB, FA e FR è necessario acquistare anche un cosiddetto "Diritto di ammissione", con costo variabile dai 3 ai 15 euro a seconda del tipo di treno utilizzato.
La CLC permette di usare, indifferentente, la prima o la seconda classe, oppure la classe Premium sul Frecciarossa.
Esistono anche CLC non FS, ad esempio quelle in uso ai nostri gentili parlamentari.

Nel caso citato in questo topic, vi possono essere due possibilità:
- i ferrovieri che salgono sul treno lo prendono per Ordine di Servizio (ad esempio al Macchinista/Capotreno di Bologna che deve effettuare un treno da Pistoia a Bologna possono prescrivergli di prendere un Frecciarossa da Bologna a Firenze), in tal caso, ovviamente, il ferroviere non deve pagare il diritto di ammissione;
- i ferrovieri che salgono sul treno lo prendono per praticità (ad esempio il Macchinista/Capotreno di Bologna che deve effettuare un treno da Pistoia a Bologna a cui è prescritto di prendere un regionale fino a Prato ma prende il Frecciarossa da Bologna a Firenze per guadagnare mezz'ora di sonno), in tal caso, ovviamente, il ferroviere dovrebbe pagare il diritto di ammissione.
Nel secondo caso è "purtroppo" prassi che ci si aiuti tra colleghi, e quindi si chiude un occhio.
 
Facciamo un po' di chiarezza (essendo abbastanza ferrato sull'argomento)
La CLC (Carta di Libera Circolazione) è una tessera fornita ai dipendenti Fs e, su richiesta, al coniuge ed ai figli fino ai 26 anni.
Permette ai possessori di viaggiare liberamente su tutti i treni M, S, R ed RV (in fase di controlleria si esibisce solo la CLC).
Per i treni IC, ICN, EN, EC (solo Italia - Svizzera in territorio italiano), FB, FA e FR è necessario acquistare anche un cosiddetto "Diritto di ammissione", con costo variabile dai 3 ai 15 euro a seconda del tipo di treno utilizzato.
La CLC permette di usare, indifferentente, la prima o la seconda classe, oppure la classe Premium sul Frecciarossa.
Esistono anche CLC non FS, ad esempio quelle in uso ai nostri gentili parlamentari.

Nel caso citato in questo topic, vi possono essere due possibilità:
- i ferrovieri che salgono sul treno lo prendono per Ordine di Servizio (ad esempio al Macchinista/Capotreno di Bologna che deve effettuare un treno da Pistoia a Bologna possono prescrivergli di prendere un Frecciarossa da Bologna a Firenze), in tal caso, ovviamente, il ferroviere non deve pagare il diritto di ammissione;
- i ferrovieri che salgono sul treno lo prendono per praticità (ad esempio il Macchinista/Capotreno di Bologna che deve effettuare un treno da Pistoia a Bologna a cui è prescritto di prendere un regionale fino a Prato ma prende il Frecciarossa da Bologna a Firenze per guadagnare mezz'ora di sonno), in tal caso, ovviamente, il ferroviere dovrebbe pagare il diritto di ammissione.
Nel secondo caso è "purtroppo" prassi che ci si aiuti tra colleghi, e quindi si chiude un occhio.
In realtà sono pendolari al rientro che ,secondo me, vogliono arrivare a casa prima e comodi. Spero di sbagliarmi
 
Nel secondo caso è "purtroppo" prassi che ci si aiuti tra colleghi, e quindi si chiude un occhio.
Considerando che i dipendenti del gruppo FS sono 70mila circa, se tutti facessero così non ci sarebbero sedili liberi per i passeggeri.
Non si fa. Vanno segnalati i casi sospetti in modo da mettere fine alla "prassi".
 
Considerando che i dipendenti del gruppo FS sono 70mila circa, se tutti facessero così non ci sarebbero sedili liberi per i passeggeri.
Non si fa. Vanno segnalati i casi sospetti in modo da mettere fine alla "prassi".

Non mi è ancora chiaro.
Sugli IC possono, al contrario dei freccia, viaggiare senza supplementi (ovviamente senza diritto posto a sedere)?
Sui freccia, senza diritto posto a sedere (come peraltro è previsto per i titolari di carta TuttoTreno), possono salire gratis o no?
Mi pare su questo non c'è chiarezza: documenti a riguardo su internet si trovano?
 
Per chiarirti:
Sugli IC con la CLC si pagano 3 euro, comprensivi di prenotazione (di fatto pagano il vecchio costo della prenotazione, che si pagava quando sugli IC c'era la prenotazione facoltativa);
Sui treni Frecciabianca, argento o rossa si pagano 15 euro, sempre comprensivi di prenotazione.
Entrambe le gabelle valgono sia per la prima che per la seconda classe.

@alex86:
giusto che non si faccia, però non è che si tratti di 50 persone per treno. C'è inoltre da dire che la prenotazione è obbligatoria per tutti i treni della lunga percorrenza, abbonati esclusi, quindi se il ferroviere "abusivo" occupa un posto riservato, ovviamente alza il fondoschiena.
 
giusto che non si faccia, però non è che si tratti di 50 persone per treno. C'è inoltre da dire che la prenotazione è obbligatoria per tutti i treni della lunga percorrenza, abbonati esclusi, quindi se il ferroviere "abusivo" occupa un posto riservato, ovviamente alza il fondoschiena.
Ne sono consapevole. Ma è degradante per l'immagine aziendale far viaggiare passeggeri (paganti o meno) in piedi quando il treno dovrebbe far salire solo un determinato numero di passeggeri. Con conseguente divieto di viaggiatori in piedi o seduti al vagone ristorante/bar
Io, fossi in Trenitalia, inizierei a pensare anche a convogli ad alta velocità a 2 piani. Come in Francia. Nell'ora di punta la Torino-Milano e la Firenze-Bologna sono in overbooking perennemente.
 
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