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I giornalisti di RaiNews oggi in mobilitazione per protesta contro la direzione della testata, responsabile secondo la redazione di non ascoltare le richieste dei cronisti e di limitare il pluralismo. Il direttore Petrecca replica duramente.
Nel comunicato che accompagna l’agitazione si parla di «cattiva organizzazione del lavoro, redazioni sguarnite, ingerenze politiche nelle scelte della direzione e mancanza di pluralismo».
La direzione di Paolo Petrecca «non sta rispettando quanto scritto nel piano editoriale, e l’azienda non sostituisce i giornalisti in pensione o trasferiti ad altre testate. Se entrambi continueranno a rimanere sordi alle nostre richieste saremo costretti a intraprendere azioni di protesta per garantire a voi cittadini un’informazione imparziale, indipendente e plurale».
Petrecca a sua volta ha registrato una replica video in cui spiega che respinge «fermamente le accuse mosse», parlando di «tesi strumentali e offensive» del comitato di redazione. «Nessuno, dico nessuno può parlare di ingerenze politiche, di sudditanza politica per quanto riguarda questa direzione» continua Petrecca, che pure in passato è stato ospite e moderatore – contestato dal Cdr – di eventi organizzati da Fratelli d’Italia.
«Questa direzione non arretrerà di un metro rispetto alle accuse infondate» chiude Petrecca – che deve aver salutato con piacere lo sbarco dell’ospite ricorrente di Rainews24 Edoardo Sylos Labini, direttore di Cultura e Identità, su Raitre con un nuovo programma di approfondimento su Mazzini, D’Annunzio, Marinetti e Guareschi – augurando «pace» ai telespettatori.
Usigrai sottolinea anche come il direttore abbia registrato un video che dura più del doppio del comunicato della redazione: «A fronte di un videocomunicato sindacale di 53 secondi (gli accordi Rai – Usigrai prevedono un massimo di 60), si ritaglia oltre 2 minuti per gravi insinuazioni sul Cdr, nel tentativo di rivendicare la propria indipendenza, è la stessa persona che un anno fa dal palco della kermesse Atreju di Fratelli d’Italia parlava di “noi” e di “loro” ed è lo stesso che continua a trasmettere “Gli appunti di Giorgia”, uno spazio senza alcuna intermediazione giornalistica nel quale vengono trasmessi i discorsi della Presidente del Consiglio».
Articolo completo di editorialedomani.it a questo link
Nel comunicato che accompagna l’agitazione si parla di «cattiva organizzazione del lavoro, redazioni sguarnite, ingerenze politiche nelle scelte della direzione e mancanza di pluralismo».
La direzione di Paolo Petrecca «non sta rispettando quanto scritto nel piano editoriale, e l’azienda non sostituisce i giornalisti in pensione o trasferiti ad altre testate. Se entrambi continueranno a rimanere sordi alle nostre richieste saremo costretti a intraprendere azioni di protesta per garantire a voi cittadini un’informazione imparziale, indipendente e plurale».
Petrecca a sua volta ha registrato una replica video in cui spiega che respinge «fermamente le accuse mosse», parlando di «tesi strumentali e offensive» del comitato di redazione. «Nessuno, dico nessuno può parlare di ingerenze politiche, di sudditanza politica per quanto riguarda questa direzione» continua Petrecca, che pure in passato è stato ospite e moderatore – contestato dal Cdr – di eventi organizzati da Fratelli d’Italia.
«Questa direzione non arretrerà di un metro rispetto alle accuse infondate» chiude Petrecca – che deve aver salutato con piacere lo sbarco dell’ospite ricorrente di Rainews24 Edoardo Sylos Labini, direttore di Cultura e Identità, su Raitre con un nuovo programma di approfondimento su Mazzini, D’Annunzio, Marinetti e Guareschi – augurando «pace» ai telespettatori.
Usigrai sottolinea anche come il direttore abbia registrato un video che dura più del doppio del comunicato della redazione: «A fronte di un videocomunicato sindacale di 53 secondi (gli accordi Rai – Usigrai prevedono un massimo di 60), si ritaglia oltre 2 minuti per gravi insinuazioni sul Cdr, nel tentativo di rivendicare la propria indipendenza, è la stessa persona che un anno fa dal palco della kermesse Atreju di Fratelli d’Italia parlava di “noi” e di “loro” ed è lo stesso che continua a trasmettere “Gli appunti di Giorgia”, uno spazio senza alcuna intermediazione giornalistica nel quale vengono trasmessi i discorsi della Presidente del Consiglio».
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