Ma chi se lo piglia Tyrant?
Cavolo, avrei voluto recuperarlo prima o poi... faceva schifo?
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Ma chi se lo piglia Tyrant?
Schifo no (anche se ha delle pecche), però non è un prodotto per cui una pay-tv si sbatterà tanto per averlo. Io lo vidi quando era su Sky/Now. Se mi ricordo bene, non ha un finale di serie perché venne cancellata poco dopo la trasmissione dell'ultimo episodio.Cavolo, avrei voluto recuperarlo prima o poi... faceva schifo?
Cavolo, avrei voluto recuperarlo prima o poi... faceva schifo?
Assolutamente no. A me è piaciuto e non poco. Purtroppo il finale lascia il tempo che trova.
È molto crudo e ci sono scene piuttosto forti, stupri inclusi. Meglio avvertire
proprio perché non se lo piglia nessuno...non deve costare nulla e non si può tenere sul catalogo. poi magari verrà venduto in pacchetto insieme ad altre serie diseny in 140esima visione al canale più sfigato del mondo. riguardo le altre cancellazioni, nessuno ha mai trovato una logica, ma disney fa da sempre cose illogiche, come togliere serie appena uscite...non diranno mai che il "titolo era spinoso" o qualunque altra scusa. la disney è quella che mette i disclaimer ai prodotti di 100 anni fa quando va bene...e butta nell'oblio rinnegandolo (tipo i racconti dello zio tom) quando va malissimo.Ma chi se lo piglia Tyrant?
A proposito, anche se è OT visto che lo citi e magari a qualcuno può interessare, recentemente è uscito il dvd/blu-ray rimasterizzato de I racconti dello zio Tom appunto, ad opera non della Disney ma della Sinister Film, immagino perché non è più sotto copyright dato che è del 1947proprio perché non se lo piglia nessuno...non deve costare nulla e non si può tenere sul catalogo. poi magari verrà venduto in pacchetto insieme ad altre serie diseny in 140esima visione al canale più sfigato del mondo. riguardo le altre cancellazioni, nessuno ha mai trovato una logica, ma disney fa da sempre cose illogiche, come togliere serie appena uscite...non diranno mai che il "titolo era spinoso" o qualunque altra scusa. la disney è quella che mette i disclaimer ai prodotti di 100 anni fa quando va bene...e butta nell'oblio rinnegandolo (tipo i racconti dello zio tom) quando va malissimo.
non è quello il motivo anche perché è recente è del 1946 (è appena scaduto il copyright del topolino di steamboatwillie dopo 95 anni dato che è del 1928. dello stesso anno è anche l'orsetto winnie pooh come comparve nei primi racconti, ma non il film fatto dalla disney che è successivo), i master vanno comunque comprati dalla disney e ne vanno pagate le royalties anche su film disconosciuti.A proposito, anche se è OT visto che lo citi e magari a qualcuno può interessare, recentemente è uscito il dvd/blu-ray rimasterizzato de I racconti dello zio Tom appunto, ad opera non della Disney ma della Sinister Film, immagino perché non è più sotto copyright dato che è del 1947
Bellissima la serie Shardlake ambientata nel medioevo.
La consiglio.
Questa è Disney negli ultimi tempi...Visto il primo episodio, non male. Ricorda "il nome della rosa" come atmosfera ed il protagonista sembra interessante.
Però qualcuno mi spieghi come mai l'Abate di un potente monastero, ai tempi di Enrico VIII, è di colore. Ho come l'impressione che si stia un po' esagerando, non credete?
il nocciolo è che non devi far caso al colore della pelle.Visto il primo episodio, non male. Ricorda "il nome della rosa" come atmosfera ed il protagonista sembra interessante.
Però qualcuno mi spieghi come mai l'Abate di un potente monastero, ai tempi di Enrico VIII, è di colore. Ho come l'impressione che si stia un po' esagerando, non credete?
No? e come si fa? Se faccio una serie inquadrata in un contesto storico preciso, mi aspetto che sia coerente con l'ambientazione e con gli eventi. Altrimenti mi guardo Fallout su Prime, so che è sci-fi, e l'esistenza dei Goul non mi pone problemi.il nocciolo è che non devi far caso al colore della pelle.
Tyrant è stata sia su Sky che su Disney +, non credo che trovi altro pubblico interessato altrove. Diventerà, a mio modesto parere, una delle tante serie che non trovi da nessuna parte perché non le vuole più nessuno.proprio perché non se lo piglia nessuno...non deve costare nulla e non si può tenere sul catalogo. poi magari verrà venduto in pacchetto insieme ad altre serie diseny in 140esima visione al canale più sfigato del mondo. riguardo le altre cancellazioni, nessuno ha mai trovato una logica, ma disney fa da sempre cose illogiche, come togliere serie appena uscite...non diranno mai che il "titolo era spinoso" o qualunque altra scusa. la disney è quella che mette i disclaimer ai prodotti di 100 anni fa quando va bene...e butta nell'oblio rinnegandolo (tipo i racconti dello zio tom) quando va malissimo.
Il politically correct è ok, ci sta, ci deve essere, ma come al solito si esagera e ti do pienamente ragione. Un Abate di un monastero di colore ai tempi di Enrico VIII rende la serie ridicolaNo? e come si fa? Se faccio una serie inquadrata in un contesto storico preciso, mi aspetto che sia coerente con l'ambientazione e con gli eventi. Altrimenti mi guardo Fallout su Prime, so che è sci-fi, e l'esistenza dei Goul non mi pone problemi.
Questa cosa del politically correct sta diventando ridicola e, se può, ad esempio, essere tollerata in Bridgeton (che, diciamo, è ambientata in un universo alternativo), fa ridere (voglio essere buono) in produzioni come Shardlake.
Di questo passo mi aspetto che nel prossimo film sulla battaglia di Waterloo il Maresciallo Ney sia interpretato da un attore nativo americano della Tribu' dei Sioux, e Wellington sia apertamente gay, coinvolto in una storia con il feldmaresciallo Blücher.
Più che politically correct qui si tratta di politica dell' inclusione delle minoranze a tutti i costi che da qualche anno ormai è la prassi su tutte le piattaforme e che in uno sceneggiato dei giorni nostri o in uno futuristico ci sta, ma in quelli storici è semplicemente senza senso e genera l'effetto opposto del messaggio che vorrebbero trasmettere.Il politically correct è ok, ci sta, ci deve essere, ma come al solito si esagera e ti do pienamente ragione. Un Abate di un monastero di colore ai tempi di Enrico VIII rende la serie ridicola
Quoto al 100%.Più che politically correct qui si tratta di politica dell' inclusione delle minoranze a tutti i costi che da qualche anno ormai è la prassi su tutte le piattaforme e che in uno sceneggiato dei giorni nostri o in uno futuristico ci sta, ma in quelli storici è semplicemente senza senso e genera l'effetto opposto del messaggio che vorrebbero trasmettere.
Io penso che la parola chiave è "deve". Non è che se l'ananas fa bene lo "devo" spalmare sulla pizza (cit. Bersani / Crozza ...). Lo mangerò e lo apprezzerò in un contesto adatto. Altrimenti avrò l'effetto contrario e forse lo eliminerò dalla mia dieta.Il politically correct è ok, ci sta, ci deve essere, ma come al solito si esagera e ti do pienamente ragione. Un Abate di un monastero di colore ai tempi di Enrico VIII rende la serie ridicola
Io penso che la parola chiave è "deve". Non è che se l'ananas fa bene lo "devo" spalmare sulla pizza (cit. Bersani / Crozza ...). Lo mangerò e lo apprezzerò in un contesto adatto. Altrimenti avrò l'effetto contrario e forse lo eliminerò dalla mia dieta.
Nei romanzi di Orwell forse…I media in generale operano , nel bene o nel male, per cambiare “i gusti” delle persone.
Mah io apprezzerei che le nuove generazioni si abituassero alla società multietnica di oggi. Non fargli vedere un mondo favolistico dove eravamo tutti uguali, altrimenti diventa revisionismo da quattro soldi.Nello specifico lo scopo apprezzabile e’ quello di abituare, soprattuto le nuove generazioni, ad una società multietnica,
Io non lo farò mai e continuerò a percularli per ogni scelta ridicola come questa a costo di rimanere l’ultimo soldato giapponese nella giungla.Io mi ci sono già abituato
Ho letto con interesse la vostra conversazione, ma ho solo una domanda: questo attore nero che fa l'abate in Shardlake, lo interpreta bene o lo interpreta male?