piersan ha scritto:...
- il discorso dell'attenuazione, te lo spiego ancora con i numeri: supponi di avere, all'uscita antenna, un segnale di 65 dBmicroV per un certo canale, lo inserisci in amplificatore da 30 dB (teorici... ma mettiamo che siano questi), hai in uscita 95 dBmicroV per quel canale. La distribuzione attenua di 15 dB, alla presa ci sono quindi 80 dBmicroV e risultano troppi per il decoder che potrebbe mal digerirli... Dobbiamo cambiare la somma 65+30=95, ma non potendo cambiare il fattore 30 (guadagno dell'amplificatore) dobbiamo per forza cambiare il fattore 65, cioè segnale di antenna, abbassandolo con l'attenuatore. Se lo attenuiamo di 10 dB abbiamo 55+30=85 dBmicroV - 15 della distribuzione fa 70 dBmicroV, ecco un segnale ottimale. Ma cosa abbiamo fatto? Abbiamo ridotto il segnale utile, che magari cerchiamo di alzare utilizzando l'antenna con guadagno 16 dB invece che la logaritmica da 10 dB... Purtroppo le cose stanno così, l'attenuatore agisce all'ingresso dello stadio amplificatore, non all'uscita... Quindi, il rumore dell'amplificatore resta fisso, il segnale diminuisce, il rapporto segnale/rumore peggiora... Non so se ti è chiaro ora, insomma l'ideale sarebbe non dover utilizzare gli attenuatori degli amplificatori, calcolare il guadagno dell'ampli in modo da non superare il livello massimo, ma come ho già scritto, per farlo occorrerebbe sapere che livello hanno i segnali all'uscita antenna. Nell'esempio sopra, al posto di un ampli da 30 dB ci andrebbe uno da 20 dB, infatti: 65+20=85-15=70 dBmicroV, valore ottimale.
Forse dico un'assurdità : non si potrebbe regolare l'amplificazione al limite della saturazione e attenuare poi, se necessario, all'uscita dell'amplificatore?
Così facendo non dovrebbe migliorare il rapporto S/R?