Parla con me non è stato chiuso per comportamenti scorretti da parte degli autori. Come la stessa Dandini ha sottolineato, era da tempo che la RAI aveva intenzione di far fuori il programma perchè fastidioso per alcuni signori del dietro le quinte. Evita perciò di dire sciocchezze.
Parla con me era un bel programma della seconda serata, leggero, piacevole. Simpatica e brava la conduttrice (Dandini), mai volgare o banale, ironica e dalla satira sottile. I suoi ospiti erano sempre di un certo spessore culturale, non certo calciatori o vallette del bunga bunga. Dario Vergassola dava quel tocco di comicità al programma che non guasta mai e i monologhi teatrali di Ascanio Celestini erano davvero molto belli.
Posso capire che a un pubblico dai gusti grossolani, abituato a cibarsi di porcherie quali i reality e il calcio, oppure i programmi della Durso, della De Filippi, di Gerry Scotti, di Salvo Sottile (quarto grado, la cronaca nera trasformata in un talk show di Uomini e Donne), di Vespa, Vinci e compagnia bella, risulti difficile apprezzare programmi come Parla con me. Questo però non legittima il consiglio della RAI a privare l'azienda di simile programmazione alternativa. Dovremo adeguarci tutti alla visione delle me*rdacce televisive sopra ricordate? No, perchè esiste anche una parte di pubblico, fra i paganti del canone RAI, che preferisce programmi come Parla con me, ed è suo pieno diritto poter continuare a seguirli, cara Lorenza Lei direttore generale di stò ciufolo.
[chiudo qui l'OT relativo a Parla con me]