RUMOR: La Rai potrebbe rimanere con soli 5 canali sul DTT?

ma cosa potrebbe trasmettere con 6 ore al giorno? ormai neanche le tv regionali hanno contenuti e risorse per autoprodurre 6 ore

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non è detto che la RAI non debba diventare in parte privata in tutto o in parte dite che non si può una TV Privata non può fare servizio pubblico? Alloro Channel 4 e ITV come fanno ;) ?
Come fa RTL in Lussemburgo? Boh... magia...
ma certo che potrebbe diventare privata pur continuando a fare servizio pubblico ed é cio a cui anelano certi speculatori malderstri ma ricordati che se cosi fosse noi non dovremmo piu pagare il canone ma tutta la tv a quel punto diventerebbe a pagamento come in certe nazioni dove il costo minimo di un abbonamento si aggira sui 20 euro al mese...il doppio dei 120 euro annuali che si pagano adesso per il canone...é questo che volete??
 
Channel 4 e ITV NON sono TV a pagamento sono ricevibili via etere, via cavo e via satellite gratuitamente a tutti i cittadini Britannici (e per "sbaglio" anche Europei ;))... stessa cosa per RTL Lussemburgo e per PBS... quindi di cosa stiamo parlando? Gli metti gli obblighi per legge e non ci sono problemi, non tutti i Privati sono "cattivi" ragazzi... dai...
 
Avere 15 canali in chiaro non ha senso, i tempi sono cambiati e quel modello di business non sta più in piedi. Se vogliamo continuare a sperperare soldi pubbici (quindi nostri) andiamo avanti pure così.

La Rai DEVE avere funzione pubblica e quindi in chiaro gratuiti ci devono essere al massimo due canali: uno di all news (non quella ciofeca attuale di Rai news, oppure credete davvero che la rai non sia capace di fare informazione meglio di Sky?) ed un canale di intrattenimento.

Tutto il resto in ppv, in HD e con contenuti di qualità. In questo modo la RAI può partecipare anche alle varie aste per campionati di vari sport, diritti su serie e film.

Dimenticavo, a casa tutti i dipendenti in esubero che fino ad oggi hanno rubato lo stipendio pagato da noi.

Questo è fare business e non pensare di campare sempre con i soldi del canone
 
La Rai DEVE avere funzione pubblica e quindi in chiaro gratuiti ci devono essere al massimo due canali: uno di all news (non quella ciofeca attuale di Rai news, oppure credete davvero che la rai non sia capace di fare informazione meglio di Sky?) ed un canale di intrattenimento.

Tutto il resto in ppv, in HD e con contenuti di qualità. In questo modo la RAI può partecipare anche alle varie aste per campionati di vari sport, diritti su serie e film.

Questo è fare business e non pensare di campare sempre con i soldi del canone

Non sono d'accordo...specie sulla PPV.
 
Per niente d'accordo pure io!
I canali rai vanno bene cosi... Si devono chiudere/riorganizzare i canali che fanno meno ascolti.
Inoltre il risparmio lo si fa tagliando stipendi, vici e vici direttori e cosi via...
Poi molti canali sono quasi a costo zero (costo dei diritti).
 
Channel 4 e ITV NON sono TV a pagamento sono ricevibili via etere, via cavo e via satellite gratuitamente a tutti i cittadini Britannici (e per "sbaglio" anche Europei ;))... stessa cosa per RTL Lussemburgo e per PBS... quindi di cosa stiamo parlando? Gli metti gli obblighi per legge e non ci sono problemi, non tutti i Privati sono "cattivi" ragazzi... dai...
si, ma pagano ancora il canone; e la via cavo ha i suoi costi! esattamente come qui in svizzera...uno paga due volte.
 
Comunque non si può costringere la Rai ad avere pochi canali quando la concorrenza (perchè poi si tratta anche di quello) ne ha quanti ne vuole. L'azienda si suiciderebbe cosi... e il futuro (nero) sarebbe abbastanza prevedibile...
Soldi, pubblicità... gira tutto intorno a questo. Pubblico o no ;) Senza di quelli non si và avanti... ;)
 
No, la PPV no vorrebbe dire far pagare 2 volte contenuti che abbiamo già pagato!
Era una stupidaggine quando quei canali erano dentro Sky e lo sarebbe ancora di più ripetere lo stesso errore ora... diverso il caso di fare una holding "privata" per realizzare un canale Premium per l'estero come BBC Prime...

Una possibile cosa è come fecero in Francia con TF1, che nel mondo digitale vorrebbere dire dividere la RAI in due enti separati uno pubblico (che si tiene il MUX VHF e un altro in UHF) e un altro privato (privato davvero non di Enel o cose del genere) con in dote i 3 MUX rimasti.

I 2 Mux RAI sarebbero semplicemente RAI 1, RAI2 , RAI 3, RAI 4 e RAI News in uno le versioni SD e nell'altro le versioni HD... semplice e senza fuffa come la BBC (non servono 15 canali "vuoti" è lo stesso errore che fa Sky con i canali di Cinema, meglio averne 5 con contenuti veri!).
(Non è detto che RAI 4 deve essere "tematico" per forza mica è obbligatorio potrebbe essere anche un canale generalista che mixa la RAI 4 attuale con RAI 5, RAI Scuola, RAI Gulp ecc... basta usare delle fasce orarie apposite! Se volete un esempio di palinsesto
ve lo faccio io ;)).

Sulla programmazione regionale di RAI3 6 ore sono tante? Come fa ARD a farne 23? Magia?
Come fa, la stessa RAI in Trentino - Alto Adige a fare lo stesso con RAI 3 Sender Bozen? Sarebbe obbligatorio se si vogliono tagliare anche quei canali doppi se no, giustamente, le minoranze si in****ano...

Ecco per esempio RAI 3 Liguria:

08.00 TG3. Informazione nazionale
08.30 TGR - Liguria. Informazione Regionale
09.00 RAI 3 Nazionale
17:30 TGR - Liguria. Informazione Regionale
18:00 Riassunto della Seduta Odierna del Consiglio Regionale della Liguria
19:00 TG3. Informazione nazionale
19.30 TGR - Liguria. Informazione Regionale
20.00 TGR - Sport. Calcio di Serie A, B, C... fino alle squadre di quartiere, ma anche nuoto, pallavolo, basket...
20.30 Sceneggiato: La Cumpagna (antico nome della Repubblica di Genova)
21:30 RAI 3 Nazionale
23.00 La Liguria in diretta (scusami Primocanale, ma non mi viene ora :laughing7:). Varietà
00.00 TG3. Informazione nazionale
00.30 TGR - Liguria. Informazione Regionale
01.00 Rubriche varie
03.00 RAI 3 Nazionale
 
Ma perchè si dovrebbero rovinare, si dico rovinare!!! dei canali ottimi come quelli della Rai?
Ora come ora sai che su Rai1 trovi un certo tipo di programmi / fiction. Su Rai2 delle serie e programmi. Su Rai3 più programmi "culturali" e di servizio pubblico.

Riguardo ai canali tematici beh... Rai4 è semigeneralista ma allo stesso tempo tematico, nel senso che se vai li sei sicuro che trovi telefilm, e/o film soprattutto in prima serata. Perchè mischiare il tutto quando nel 2014 il pubblico cerca canali tematici? E andando avanti nel tempo sarà sempre più cosi.

Come se mi sintonizzo su Rai Gulp so che troverà cartoni, serie tv per i più grandicelli (adolesceti e non).
Come se mi sintonizzo su RaiYoyo so che troverò programmi per i più piccoli.

Questi canali hanno costo pari a zero in termini di contenuti, perchè sono tutte cose che la Rai ha già in magazzino.

Quei canali che invece hanno un costo poichè devono acquistare programmi apposta o produrre e non guarda nessuno o in pochi sono Rai5, RaiStoria, e Rai Scuola. Allora forse si se si parla di riorganizzazione c'è da mettere mano a questi 3 canali.

Poi c'è Rai Premium (ultimamente l'hanno ridotto maluccio poichè hanno cambiato la programmazione)...
Anzi... io sono per aprire un altro canale... cioè Rai Extra e far tornare Rai Premium a quello che era. Cioè Fiction e al massimo soap/telenovele.

Tenere tutti questi canali aperti è possibile. Non serve un direttore diverso per ogni rete... Basta tagliare li e abbassare gli stipendi... e usare quei soldi (risparmiati) per migliorare la parte tecnica... L'HD? Al momento interessa a pochi. C'è poco da fare... ;)
 
Scusami, ma perché usi il termine "rovinare"? RAI3 è stato creato per la programmazione Regionale, non è servizio pubblico? Più di così cosa vorresti? Nel mondo ideale quello sarebbe stato un canale apposito... ma se dobbiamo ridurli... beh non si può fare,
no ;)?
Quindi RAI3 deve ritornare al ruolo per cui è stata create così si prendono 2 piccioni con una fava: si crea più servizio pubblico e per di più si rendono inutili i canali appositi per le minoranze tedesche e slovene (e se ne crea uno per quella Francese) perché ovviamente in quelle sei ore ci sarebbe spazio anche per quelli...

Ribadisco ciò che ho detto: i canali con il "cassettato" non costano una fava (anche se avranno minimo un direttore e 3 condirettori ciascuno e quindi...) il problema è tenere accesi mux e transponder satellitari per canali che non guarda nessuno (quegli 0,... sono meter auditel bloccati su un canale mentre il telespettatore è al bagno :icon_rolleyes:)... ecco che levandoli levandoli si liberano frequenze e... condirettori ambedue cose buone e giuste!

L'HD interessa eccome visto che TV HD ormai ce ne sono un bel po' la LCN dovrebbe essere più furba però se il TV è HD sull'1 dovrebbe metterci RAI1 HD considerarla la "copia" preferibile se il segnale è buono... altrimenti molta gente ha il TV HD i canali HD e non li guarda perché non sa nemmeno che esistono :crybaby2:
 
Non mi riferivo a Rai3... ma in generale.
Le frequenze ce le hai, le apparecchiature anche. Quindi dove starebbe il risparmio? Nell'energia elettrica? Dai...
Con i canali che fanno l'1% di share (con il futuro sono destinati ad aumentare) non ci sono sprechi/perdite.
Stessa cosa per il sat. La Rai ha tre txp su Hotbird. E lo spreco invece vediamo dov'è! Non nell'avere thre txp che anzi... servono! Ma non saperli gestire al meglio. Infatti la Rai per i canali HD è costretta ad affittare banda su frequenze di terzi (e vai di soldi di affitto banda)... quando basterebbe riorganizzare le frequenze e convertire una frequenza in DVB-S2 per inserci molti canali HD li.

Quindi dobbiamo partire da qui per il risparmio. Chiudere uno o più canali non serve a niente. I telespettatori hanno meno scelta, e l'azienda ha solo da perderci.

L'HD interessa a pochi. Basta andare in giro e chiedere... Che poi molti abbiano i tv/decoder HD è una cosa diversa. Ci sono quelli in vendita e per forza di cose... Ma poi c'è da vedere se l'utente medio è interessato a questa tecnologia. E non lo è. A chi interessa è abbonato alla py tv nella maggiorparte dei casi ;)
Non dico che le tv non devono puntare all'HD. Ma sicuramente meglio i canali SD quindi con più varietà che avere le copie dei canali SD che trasmettono la stessa cosa seppur con qualità leggermente migliore... ;)
 
Ribadisco ciò che ho detto: i canali con il "cassettato" non costano una fava (anche se avranno minimo un direttore e 3 condirettori ciascuno e quindi...) il problema è tenere accesi mux e transponder satellitari per canali che non guarda nessuno (quegli 0,... sono meter auditel bloccati su un canale mentre il telespettatore è al bagno :icon_rolleyes:)... ecco che levandoli levandoli si liberano frequenze e... condirettori ambedue cose buone e giuste!

:5eek: :eusa_wall: :eusa_naughty: :eusa_silenced:
 
La questione della RAI è articolata, ma il concetto di fondo è semplice: un servizio pubblico forte e attuato, in tutti i suoi aspetti, a favore del popolo e della democrazia è sempre assolutamente preferibile. Forte significa con una offerta informativa completa ed obiettiva e, in tempi moderni, con una gamma abbastanza vasta di canali che ricoprano tutti gli ambiti dell'intrattenimento. E anche con il controllo esclusivo della rete e impianti di trasmissione che hanno un ruolo strategico, anche a livello difensivo. Purtroppo, come tende ad accadere, spesso la risorsa pubblica viene piegata ad esigenze di vario tipo (e quindi non riesce ad essere forte e valida, nel senso di cui prima), anche come luogo di sistemazione di personale con meccanismi clientelari.
A mio avviso, l'ambito principale di razionalizzazione su cui intervenire sarebbe quello del personale, soprattutto a livello di cariche direttive, vice-direttive, etc......., ma non solo; eviterei, inoltre, affidamenti ed incarichi a società esterne (a meno che non manchino del tutto le risorse interne); mentre cercherei di preservare le strutture regionali e di valorizzarle e sfruttarle ancora meglio (fermo restando che anche qui si possono razionalizzare le risorse del personale). Ridurre l'offerta di canali (ma una qualche razionalizzazione e modifica, si possono sempre attuare) e addirittura il numero di mux, oltre a non comportare significativi risparmi, vanno nelle direzione di un ridimensionamento dell'offerta pubblica, ciò che è sempre da evitare.
Mi si dirà che c'è sempre il privato che potrebbe fare meglio e magari anche svolgere ruoli di servizio pubblico, ma il privato, per quanto possa essere efficiente e obbiettivo, segue sempre le sue logiche di mercato in senso stretto, e le sue logiche "ideologiche" e non potrebbe mai essere valido quanto un servizio pubblico fatto bene. Il problema è appunto "fare bene" il servizio pubblico, ma è anche una questione di maturità civica di un popolo, che, nel caso italiano (ma non solo e non tanto) non è (ancora) sufficientemente sviluppata.
Se poi, si pensa che affidiamo il tutto al mercato........ vedendo cosa c'è (c'è stato) dall'altra parte, ci sarebbe quasi da pensare che avrebbe potuto essere meglio il monopolio pubblico a vita (perché, per intenderci, la RAI è indubbiamente stra-lottizzata dai partiti politici, ma il principale competitor privato non-pay è solo di Uno e fa passare soltanto i messaggi ideologici, politici, etc....... che convengono soltanto a quell'uno e basta; e non si venga a raccontare la solfa del pseudo-democraticismo dell'azienda editoriale privata - ciò vale per tutte). Ciao
 
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La questione della RAI è articolata, ma il concetto di fondo è semplice: un servizio pubblico forte e attuato, in tutti i suoi aspetti, a favore del popolo e della democrazia è sempre assolutamente preferibile. Forte significa con una offerta informativa completa ed obiettiva e, in tempi moderni, con una gamma abbastanza vasta di canali che ricoprano tutti gli ambiti dell'intrattenimento. E anche con il controllo esclusivo della rete e impianti di trasmissione che hanno un ruolo strategico, anche a livello difensivo. Purtroppo, come tende ad accadere, spesso la risorsa pubblica viene piegata ad esigenze di vario tipo (e quindi non riesce ad essere forte e valida, nel senso di cui prima), anche come luogo di sistemazione di personale con meccanismi clientelari.
A mio avviso, l'ambito principale di razionalizzazione su cui intervenire sarebbe quello del personale, soprattutto a livello di cariche direttive, vice-direttive, etc......., ma non solo; eviterei, inoltre, affidamenti ed incarichi a società esterne (a meno che non manchino del tutto le risorse interne); mentre cercherei di preservare le strutture regionali e di valorizzarle e sfruttarle ancora meglio (fermo restando che anche qui si possono razionalizzare le risorse del personale). Ridurre l'offerta di canali (ma una qualche razionalizzazione e modifica, si possono sempre attuare) e addirittura il numero di mux, oltre a non comportare significativi risparmi, vanno nelle direzione di un ridimensionamento dell'offerta pubblica, ciò che è sempre da evitare.
Mi si dirà che c'è sempre il privato che potrebbe fare meglio e magari anche svolgere ruoli di servizio pubblico, ma il privato, per quanto possa essere efficiente e obbiettivo, segue sempre le sue logiche di mercato in senso stretto, e le sue logiche "ideologiche" e non potrebbe mai essere valido quanto un servizio pubblico fatto bene. Il problema è appunto "fare bene" il servizio pubblico, ma è anche una questione di maturità civica di un popolo, che, nel caso italiano (ma non solo e non tanto) non è (ancora) sufficientemente sviluppata.
Se poi, si pensa che affidiamo il tutto al mercato........ vedendo cosa c'è (c'è stato) dall'altra parte, ci sarebbe quasi da pensare che avrebbe potuto essere meglio il monopolio pubblico a vita (perché, per intenderci, la RAI è indubbiamente stra-lottizzata dai partiti politici, ma il principale competitor privato non-pay è solo di Uno e fa passare soltanto i messaggi ideologici, politici, etc....... che convengono soltanto a quell'uno e basta; e non si venga a raccontare la solfa del pseudo-democraticismo dell'azienda editoriale privata - ciò vale per tutte). Ciao

Direi che EliseO ha sintetizzato benissimo tutta la questione.


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Quando leggo che c e qualcuno che vorrebbe eliminare rai5 e/o raistoria mi arrabbio moltissimo; è la classica condizione in cui vive questo paese.
L'importante: tette, sederi e tanti cartoni animati. Che i nostri cittadini crescano ignoranti e rincogl.....
Se la cultura ha un costo è un costo che ci ripaga!
Per es: Arte dovrebbe essere un canale con partecipazione azionaria di qualche gruppo italiano ed essere un canale free.
E guardate il sito di "mezzo tv": l'Italia è l'unico paese europeo assente!!! Probabilmente saranno pochi a conoscerla, eppure se vai a vederla ci trovi musica di tutti i tipi con trasmissioni di concerti da tutto il mondo.
 
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