In un mondo ideale, anche io sarei favorevolissimo a Sky che, tramite un suo canale (cult? Arte?) cominciasse a fare educazione cinematografica, se vogliamo chiamarla così, con cicli e rassegne. E' sicuramente un discorso di diritti e costi, non ho idea se film che ormai hanno 100 anni (o giù di lì, comunque svariate decine) costino tanto o poco.
Ci sarebbe un ritorno? Al di là dell'aspetto commerciale a fare di Sky, che potrebbe vantare tra le perle, tra le cose belle che ha fatto e fa, anche questa...ci sarebbe poi qualcuno che li vedrebbe?
Finche' non lo fara' non potra' (e non potremo) mai saperlo.
Ma il punto e'un altro e cioe': a sky interessa un discorso del genere?
Non abbiamo una risposta, abbiamo solo elementi su cui ragionare e farci un'idea. Sky e'un'azienda a scopo commerciale, per quanto la si possa criticare (cosa legittima) difficilmente le si potrebbero addossare colpe riguardo all'educazione cinematografica che dovrebbe elargire.
Ne' io, ne' tu ne'altri potremmo pretendere una cosa del genere, non e' un suo compito. Sky, come ogni azienda che si rispetti, ha come obiettivo ultimo il lucro, scelte e strategie per arrivare a tale obiettivo sono naturalmente a loro insindabile discrezione.
Quello che e'evidente e'che diritti e potere economico non sono e non saranno mai garanzia di qualita'. La qualita' dipende da ben altro. E'per questo motivo che skycinema, pur rimanendo l'offerta piu'completa sul mercato, non e'migliore di altre; dispone semplicemente di piu' diritti.
Punto 1; il punto 2 è: Sky potrebbe aumentare il livello di interattività degli spettatori abbonati? Non dico la fantozziana discussione post visione (anche se, fatta dal vivo, fatta in un certo modo, agile, con il pubblico che si schiera in diretta, che, presente in sala, proprio si siede in zone diverse a seconda del diverso gradimento, che viene intervistato sul perchè sì o perchè no, e lo stesso parere viene poi votato, insomma, discussione è anche segno di vitalità) insomma, anche senza questa cosa che se fatta bene sarebbe carina, ma dallo studio raccogliere pareri e commenti, commentare pareri e commenti, commentare da casa i critici in studio, insomma, una mezz'oretta interattiva post visione, o altre soluzioni per coinvolgere.....no, eh?
Certo che si potrebbe ma e'evidente che e'un qualcosa che non interessa. A loro ovviamente.
E quale soluzione migliore che addossare il tutto agli abbonati? Oramai va cosi', anche la gente se n'e' convinta: "eh ma gli italiani vogliono questo" "eh ma gli italiani vogliono quello" "eh ma questo non lo guarderebbe nessuno" ecc. ecc. Sempre le stesse frasi che, guarda caso, sembrano andar bene per tutte le stagioni. Guarda, io non so che gente frequentino gli abbonati sky ma ti assicuro che a me sembrano piu' una marea di luoghi comuni buttati li' piu' per mancanza di argomenti che altro.
Negli ultimi tempi mi son reso conto di una cosa leggendo i vari post sui film in onda, ed e'una cosa che identifica la perfetta cartina di tornasole dell'abbonato skycinema. Fermo restando che siamo tutti d'accordo sui cinepanettoni, sulle americanate o sulle commedie di basso livello, fermo restando che lo skyboy verra' comunque a giustificare certe scelte con la solita manfrina dei diritti, dei cicli, della gente che vuole quello ecc ecc, ti invito a riflettere su un aspetto interessante, ossia l'esaltazione generale dinanzi a pellicole pubblicizzate come capolavori, eventi straordinari, opere d'arte, film imperdibili ma che alla resa dei conti fanno letteralmente cagare.
Dinanzi a questo "fenomeno" mi sono chiesto: perche'? Mi son dato due opzioni: o gli abbonati ignorano del tutto la bellezza e la grandezza artistica e culturale del mondo del cinema oppure semplicemente gli stessi abbonati si sono immedesimati talmente tanto nell'offerta cinema di sky che, inconsciamente, tendono a "vedere" la qualita' in tutti quei prodotti che non siano appunto cinepanettoni, commedie stucchevoli o americanate.
Il giudizio sull'offerta non si basa piu' in rapporto alle potenzialita' dell'arte proposta ma solo in base a cio' che i diritti permettono.
E' la morte dell'arte a discapito di logiche aziendali, la morte del pensiero libero a discapito di quello "teleguidato".
Ragazzi, a proposito, ma a qualcun altro sono spariti dalla guida tv i palinsesti dei canali raimovie e rai4?
Fatemi sapere eventualmente, io ormai non li visualizzo piu da un mesetto abbondante.