Tra la politica di Sky e l'evoluzione del mercato di questi ultimi anni c'è un abisso. Come ho detto più volte, a Sky sembrano essere rimasti arroccati dietro le loro convinzioni che prevedono piattaforme chiuse, contratti blindati con alcuni produttori per portare i loro contenuti in streaming, HD venduto a peso d'oro sul satellite e trattato come se fosse un qualcosa di eccezionale quando invece è la regola ormai per qualsiasi offerta a pagamento.
Tutto questo stona con la concorrenza, soprattutto con quella fatta dai vari servizi in streaming che offrono l'HD, l'Ultra HD e una fruizione multipiattaforma che abbraccia ogni tipo di apparecchio, dai televisori connessi ai decoder, passando per dispositivi mobili, console da gioco e quant'altro. Certo Netflix e soci non sono pay TV e hanno un'offerta strutturalmente differente da Sky e Mediaset, cosa che si nota soprattutto nel catalogo cinematografico, però davvero qui andrà a finire che molte persone se ne fregheranno se mancano le prime TV (e magari si arrangeranno con noleggio e supporti fisici) e passeranno a questi servizi.
Come ho detto in più occasioni, Sky deve assolutamente mettersi al passo con i tempi, deve aprirsi sul serio e completamente al mondo dello streaming, deve costruirsi una mentalità aperta e multipiattaforma, non restare ancora vincolata a decoder proprietari, contenuti in SD, HD a pagamento e altre soluzioni che appaiono davvero anacronistiche al giorno d'oggi. Questo è il mio parere e il suggerimento che mi permetto, dal basso della mia ignoranza in materia di gestione aziendale, di inviare a Sky.