Giulio Tomassini risponde a distanza alla Errigo. È seccato, molto seccato, e lo si capisce fin dalle prime parole: «Non ho mai mancato di rispetto a nessuno. Mi spiace che Arianna abbia avuto questa uscita, penso che stia usandola per giustificare la sconfitta». Quindi, avanti con i dettagli: «È stata lei a scegliere di non allenarsi più con me. E io e lei non abbiamo un contratto: per cui non può decidere con chi debba lavorare io. Anzi, non può permettersi di fare una cosa del genere». Tomassini è un maestro di lungo corso, che nella sua lunga e vincente carriera ha gestito in contemporanea varie atlete e varie situazioni:«Ho avuto assieme Giovanna Trillini, Valentina Vezzali, Elisa Di Francisca e lei stessa, Arianna Errigo, perché la sua carriera è coincisa anche con gli anni finali di quella della Vezzali. Ecco, Valentina non ha mai tentato di dirmi una cosa del genere». Finito? No, la stoccata più pesante è in arrivo: «Decidere di allenarsi da sola non è stata cosa buona in assoluto e per se stessa. Penso che si sia un po’ montata la testa. Purtroppo mi aspettavo questa sconfitta perché lei ha pensato all’Olimpiade non come a una gara nella quale doveva tirare e giocare le sue carte, ma a una competizione contro Elisa: cercava e voleva quel confronto, ma nella scherma si può perdere da chiunque». Il maestro umbro chiarisce anche la questione del presunto favoritismo alla Di Francisca: «Dopo la tappa di Algeri della Coppa del mondo, io lavoravo con Elisa davanti a tutti. Lei mi ha detto che non voleva che lo facessi più. Questo è inaccettabile e deve essere chiaro che io non ho mai allenato Elisa contro Arianna e viceversa. Così come nel passato avevo usato lo stesso metro con tutte, perché sono un professionista. Avevo dato la mia parola per allenare Elisa. Ma l’avevo data pure ad Arianna: certe decisioni sono state solo sue».