Ue invita Italia a fare presto. Da inizio anno chiede liberazione banda 700mhz

Però è anche vero che a volte (anzi, quasi sempre in verità) è difficile mettere insieme in uno stesso mux le emittenti locali. Questo per una serie di motivi politici, di concorrenza (pubblicitaria e non) e radicamento sul territorio (magari dove copre l'una non copre l'altra). A volte anche semplici scambi reciproci di banda non vengono fatti per questo motivo... penalizzando così l'utenza (non tutte le locali sono cartomanzia, tappeti, lotto, pentole, quadri... e quant'altro).
Allo stesso modo è vero che un mux intero (talvolta anche più di uno) per singola emittente è troppo. Con il risultato di vedere in onda inutili canali "tematici" in loop o schermi neri che occupano solo LCN in attesa del nulla... cosa voluta (anche in questo caso) dagli organi preposti con insulse imposizioni in fase di switch-off.
In una situazione del genere le uniche alternative potevano essere la creazione di operatori di rete regionali super partes (tipo Persidera) con uno o due mux differenti in ogni provincia e al massimo un solo mux regionale... oppure una gestione demandata direttamente a Rai Way che avrebbe così gestito localmente una rete di due o tre mux. Altre alternative credo sarebbero state di più difficile percorrenza...
 
In Francia i vari mux sono gestiti da OPERATORI DI RETE INDIPENDENTI dalle emittenti televisive. Un po' come da noi un super partes può essere Persidera, con canoni di noleggio stabiliti dallo stato..
In questo modo possono ad esempio essere presenti sullo stesso mux Canale 5 e Rai 1 ;)


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Intendevo una cosa del genere. :)
Magari ogni emittente potrebbe anche avere una quota di questo soggetto (come ulteriore tutela alla possibilità di ritrovarsi senza banda) che però resterebbe comunque indipendente... ;)
 
Il fatto resta sempre lo stesso le emittenti private le frequenze le hanno acquistate (che fosse legale o no farlo, ormai non ha più senso... se una cosa la fanno tutti diventa legale [1]) come puoi toglierle? In Francia la cosa era differente le frequenze furono assegnate legalmente dallo Stato e la rete era gestita dallo Stato anche in analogico.

L'unica soluzione è quella che sta cercando di ottenere Elettronica Industriale entrando in società con Rai Way bisognerebbe far entrare anche Persidera nell'affare creando una nuova società di cui ognuno possiederebbe il 33,3333... %, sarebbe comunque un monopolio di fatto (possiederebbe quanto il 90% dei ripetitori?), ma nulla potrebbe impedire a un operatore privato di controllare la sua rete se lo vuole / gli conviene / gli piace.

No, non vorrei mai che sia obbligatorio usare il provider "consorziato" la proprietà privata è sacra per me!

[1] Winston Churchill riguardo al divieto di fumare
 
Il fatto resta sempre lo stesso le emittenti private le frequenze le hanno acquistate (che fosse legale o no farlo, ormai non ha più senso... se una cosa la fanno tutti diventa legale [1]) come puoi toglierle? In Francia la cosa era differente le frequenze furono assegnate legalmente dallo Stato e la rete era gestita dallo Stato anche in analogico.

L'unica soluzione è quella che sta cercando di ottenere Elettronica Industriale entrando in società con Rai Way bisognerebbe far entrare anche Persidera nell'affare creando una nuova società di cui ognuno possiederebbe il 33,3333... %, sarebbe comunque un monopolio di fatto (possiederebbe quanto il 90% dei ripetitori?), ma nulla potrebbe impedire a un operatore privato di controllare la sua rete se lo vuole / gli conviene / gli piace.

No, non vorrei mai che sia obbligatorio usare il provider "consorziato" la proprietà privata è sacra per me!

[1] Winston Churchill riguardo al divieto di fumare
Beh... La trasmissione via etere e' un monopolio statale, se fosse gestito dal centro (ma operato localmente) si creerebbe un sistema sicuramente piu' efficiente e meno costoso.

Questo discorso comunque e' rimandato al 2030, perche' - come dicevi - la concessione e' fino a quella data.

Sent from my Fairphone 2
 
Le emittenti private non hanno acquistato nessuna frequenza... Le frequenze sono dello stato, che le dà in concessione per tot anni a soggetti privati.

Questo in teoria peccato che almeno fino all'avvento del DTT le frequenze erano vendute / acquistate e non c'era nessuna concessione (la Mammì reso solo "legale" l'emittenza privata, ma non toccò lo status quo), con il DTT fu pure permesso di comprare Mux da TV locali per fare la sperimentazione, quindi...

Anche gli spegnimenti del 60 - 69 hanno dovuto infatti avvenire in modo volontario (o mi pare si sono pure beccati dei soldini come incentivo a sloggiare).

Comunque se diamo retta all'Europa / EBU senza oppurre resistenza del DTT / TV gratuita non resterà più nulla nel giro di pochi anni...
 
Beh... La trasmissione via etere e' un monopolio statale, se fosse gestito dal centro (ma operato localmente) si creerebbe un sistema sicuramente piu' efficiente e meno costoso.

Sent from my Fairphone 2
Mah... Non credo proprio... Basta vedere come funziona in Rai - RaiWay, dove RaiWay per convertire os spegnere una frequenza che interferisce con altri a Varese, deve attendere quello che dicono in Rai a Roma, ma a Roma dormono...

Questo in teoria peccato che almeno fino all'avvento del DTT le frequenze erano vendute / acquistate e non c'era nessuna concessione (la Mammì reso solo "legale" l'emittenza privata, ma non toccò lo status quo), con il DTT fu pure permesso di comprare Mux da TV locali per fare la sperimentazione, quindi...

Anche gli spegnimenti del 60 - 69 hanno dovuto infatti avvenire in modo volontario (o mi pare si sono pure beccati dei soldini come incentivo a sloggiare).

Comunque se diamo retta all'Europa / EBU senza oppurre resistenza del DTT / TV gratuita non resterà più nulla nel giro di pochi anni...
Sempre perché le concessioni sono state date a lungo termine e questi rilasci sono avvenuti in corso di concessione.
Le emittenti sono state messe nella condizione di scegliere:
1 - Rilascio volontario: tu emittente spegni e io stato ti corrispondo un indennizzo perché la concessione che ti ho rilasciato non è ancora scaduta
2 - Richiedere la sostituzione con una nuova frequenza, ma sempre in virtù della concessione originaria e quindi con relativo termine
 
Intervengo giusto per precisare che l'esempio più classico di gestione statale delle emissioni è la Germania, anche se è abbastanza corretto anche citare la Francia come avete fatto.
Seconda cosa: non si può ignorare che, di fatto, una compravendita di frequenze c'è stata, ora, non so come giuridicamente inquadrarla, forse potrebbe essere una sorta di avviamento commerciale.
Infine, da ex operatore, piccolissimo, perchè per lo più ho lavorato come dipendente, ma per qualche anno ho avuto anche qualcosa di mio: tutto giusto, razionalità eccetera, però per me, che se mi conoscete dalla sezione tecnica sapete che sono anche sempre stato appassionato di elettronica e comunicazioni, sarebbe stato veramente irritante produrre programmi fino al cavo di bassa frequenza e lasciare che di tutto si occupasse un altro soggetto.
Per come vedevo le cose io (e tra i "pionieri", specialmente radiofonici, tanti erano come me) la radiofrequenza faceva parte della concorrenza.
Lo so che non è giusto nè razionale (ma gli stessi economisti oggi riconoscono che l'homo oeconomicus che agisce solo razionalmente non esiste), però forse il caso forse chissà che ha voluto che a fare la rivoluzione del sistema radiotelevisivo siano stati più tecnici/radioamatori/appassionati di trasmettitori e antenne che non musicisti/giornalisti (semmai molti, come me, erano l'uno e l'altro, nel mio caso DJ e tecnico).
Se ripenso a quegli anni (dal 77 per me, perchè nel 75 quando tutto è iniziato ero ancora troppo piccolo) mi pare che lo stimolo principale (gli "istinti animali" degli economisti) era "prendiamo un trasmettitore e tiriamo su un'antenna, poi il resto vediamo..."
Eppure così si sono costruite realtà interessanti anche come contenuto...strana la vita...
 
Ultima modifica:
anch'io ho avuto esperienze simili a queste 40 anni fa' e la mia impressione é positiva perché in quel modo si riusciva a ovviare alla noiosa retorica propinataci dalle emittenti nazionali di allora, questi primi pionieristici (anche un po' pirati) network radiotv erano piu che motivati e i risultati si apprezzavano con gli ottimi programmi e palinsesti che ci proponevano; proprio grazie a questa esperienza noto l'enorme capovolgimento che hanno subito in questi decenni trasmettendo perlopiu fuffa, intasando l'etre, e me ne rammarico.
 
Bisogna anche essere "pratici" già così alcune TV locali hanno tentato di bloccare lo switch off fino all'ultimo (vedi il caso Liguria a cui è toccato farlo 2 anni dopo per colpa di Primocanale) figuratevi cosa sarebbe successo se iniziavano ad usurpargli le frequenze, facevano consorzi obbligatorii ecc... eravamo ancora qui con l'analogico una delle poche nazioni al mondo (il Congo sta facendo lo switch off :laughing7:).

Purtroppo ora non abbiamo di fatto un governo con le p*lle quindi ritarderemo l'obiettivo (impossibile del resto liberare la banda 50 - 59 entro la fine di quest'anno dai!) e quindi ci faranno pure la multa... poi faranno melina per i 2 anni rimanenti e saranno c*zzi del prossimo governo (che spero almeno ci consulteranno un pochino prima di farlo, mi ricordo che quando ero giovane ci facevano votare i governi... poi dopo 2 mesi ce n'era già un altro però almeno si illudeva di contare qualcosa :badgrin:)
 
Infine, da ex operatore, piccolissimo, perchè per lo più ho lavorato come dipendente, ma per qualche anno ho avuto anche qualcosa di mio: tutto giusto, razionalità eccetera, però per me, che se mi conoscete dalla sezione tecnica sapete che sono anche sempre stato appassionato di elettronica e comunicazioni, sarebbe stato veramente irritante produrre programmi fino al cavo di bassa frequenza e lasciare che di tutto si occupasse un altro soggetto.

Tutto giusto... almeno fin quando c'è l'analogico (come per la radio in FM) dove per ogni frequenza c'è un solo programma. Però una volta passati in tecnica numerica (DVB o DAB che sia) allora lo scenario cambia totalmente. Gestire un intera frequenza a livello di contenuti diventa oneroso (al giorno d'oggi anche riempire un solo palinsesto lo è... a dimostrazione del costante proliferare di televendite) e controproducente a livello di offerta (con le migliori produzioni frammentate sui vari canali tematici).
Anche ipotizzando (con molta fantasia) uno scenario del genere in campo radiofonico (con una frequenza FM = un blocco sul DAB) il risultato sarebbe lo stesso. È vero che si potrebbero creare facilmente tante radio tematiche (sulla falsariga delle web radio)...ma ci si ritroverebbe con un'offerta anonima e le varie radio sarebbero pressoché equivalenti (a differenza di quanto accade in FM).
Tornando alla TV, in presenza di un soggetto indipendente (di cui però si possiede una quota, quindi in parte è un qualcosa di tuo) ci sarebbe più efficienza (molti mux sono mal gestiti), risparmio da parte dell'editore e pulizia dell'etere (senza inutili doppioni, conflitti LCN e schermi neri o canali in loop mai partiti)...
 
Convertire l'FM con DRM+ (o HD Radio o FmExtra) sarebbe l'unico modo per digitilizzare anche la radio: finché esiste l'analogico la massa non cambia ricevitore...

DRM+ al massimo alla fine credo permetta di mettere 3 - 5 canali in un MUX le grandi radio non avrebbero di certo problemi a metterci oltre alla radio principale anche le loro web radio, le radio locali magari altri 2 canali tematici li produrrebbero volentieri cosa che con DAB / DAB+ non possono fare: sono costrette a stare tutte insieme nell'unico MUX regionale!

Poi concordo che molte TV locali stanno riempendo i MUX di televendite e su quello si potrebbe sicuramente intervenire: una TV che trasmette pubblicità tutto il giorno non dovrebbe poter trasmettere, io metterei un limite di massimo 8 ore al giorno di televendite e per il resto vera programmazione questo farebbe una bella scrematura... volendo un palinsesto decente lo potrebbero fare riscoprendo un grande concetto: la syndication!
 
Per quanto riguarda l'offerta radiofonica, invece, sta succedendo esattamente quello che dovrebbe succedere per i mux TV. Probabilmente per il numero ridotto di frequenze disponibili, o forse più facilmente per motivi economici, nelle regioni in cui anche le locali si stanno organizzando per il DAB stanno creando dei consorzi, unendo più radio di editori diversi in un solo mux. E la stessa cosa sta succedendo a livello nazionale (per essendo più facile perché ci sono state concentrazioni e accordi tra editori anche recentemente)
Al massimo il problema lì potrebbe esserci al momento dello spegnimento dell'FM, ma finora c'è tempo (se mai succederà...)

Obbligare ad uno swich off la radio trovo che sarebbe inutile. Secondo me non sarebbe dovuto esserci neanche per la TV... Se anziché partire con tutti i nuovi canali subito si fosse mantenuto lo swich over per un certo periodo "invogliando" le persone con pochi nuovi canali ma ben fatti.. E contemporaneamente la vendita di TV con solo tuner digitali...qualche mese di transizione in più non sarebbe stato meglio? (ovvio, non è stato fatto per motivi politici e di interessi diversi, lo so...)
 
Ultima modifica:
...OMISSIS...

Secondo me non sarebbe dovuto esserci neanche per la TV... Se anziché partire con tutti i nuovi canali subito si fosse mantenuto lo swich over per un certo periodo "invogliando" le persone con pochi nuovi canali ma ben fatti.. E contemporaneamente la vendita di TV con solo tuner digitali...qualche mese di transizione in più non sarebbe stato meglio? (ovvio, non è stato fatto per motivi politici e di interessi diversi, lo so...)

Fortunatamente la pianificazione al MISE la fa qualcun'altro.:badgrin::badgrin::badgrin:
 
Non che facciano operazioni geniali manco loro, eh. Però meno peggio di quanto proposto lo è di sicuro

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