Se posso dire la mia, io penso che Sky Q sia un passo avanti enorme verso un tipo di televisione più moderna e fatta più su misura del cliente. A parte la grafica, decisamente bella e di qualità, e la registrazione manuale che io non usavo mai ma che capisco a volte su alcuni canali o per alcune persone possa essere utile, il primo impatto con il nuovo ecosistema è in effetti spiazzante, perché si vengono a perdere quelle categorie ferree ma rassicuranti a cui Sky aveva da sempre abituato.
Con Sky Q non si ha più una logica chiara e separata tra satellite, Internet, canali lineari e on-demand, ma tutto sembra sfumato, mischiato insieme come se l'unica cosa che importa fosse il contenuto in sé e non la categoria a cui esso appartiene. La logica con cui i contenuti sono presentati è più simile ai servizi OTT che alla Sky tradizionale e anche se mancano alcune suddivisioni importanti, tipo una sezione per le Primissime o per il super HD di cui parlavamo ieri, alla fine se ci si abitua è difficile tornare indietro. Se si entra nella giusta mentalità, diventa tutto più immediato e facile da fruire.
Penso sia scontato che delle ottimizzazioni arriveranno, magari delle nuove categorie verranno aggiunte, qualcosina nella struttura dei menu sarà modificata, ma dato che il software è adesso uniformato tra tutte le Sky, è possibile che l'implementazione di nuove funzioni di una certa importanza non sia semplice come con i My Sky e che per Sky Q serva più tempo.
In ogni caso, tornare indietro secondo me non è consigliabile, perché significherebbe fare un salto tecnologico nel passato, un po' come passare da un TV UHD connesso di ultima generazione a un vecchio televisore a valvole di quarant'anni fa. Sky Q è certamente migliorabile ma è il futuro, anche se poi ognuno è libero di pensarla come vuole, ci mancherebbe altro.