Il ricorso ha inoltre accolto i motivi aggiunti promossi da SKY contro il nuovo contratto di Servizio RAI per il triennio 2010/2012, accertando che l’impegno di Rai a promuovere la diffusione di Tivusat:
(i) costituisce un aiuto di stato, illegittimo, in quanto non comunicato preventivamente alla Commissione europea,
(ii) integra un elemento di alterazione della parità di condizioni nel mercato concorrenziale televisivo a favore di alcuni operatori privati attraverso l’impiego di risorse pubbliche;
(iii) viola anche l’art. 47 , comma 4, del TUSMAR che vieta espressamente a Rai di utilizzare, direttamente o indirettamente, i ricavi derivanti dal canone per finanziare attività non inerenti al servizio pubblico generale radiotelevisivo.