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Tra nuoto e atletica italiana c'è un oceano di differenza.
Ma perché nell'atletica facciamo così pena? Qualcuno ha delle risposte?
Non vorrei metterla su un piano borderline, ma hai visto la pigmentazione dei partecipanti della finale dei cento metri di atletica e quella dei cento metri di stile libero?Tra nuoto e atletica italiana c'è un oceano di differenza.
Ma perché nell'atletica facciamo così pena? Qualcuno ha delle risposte?
Provo a dare la mia da appassionato di sport ma assolutamente non da addetto ai lavori: secondo me noi paghiamo il fatto che i nostri atleti hanno 0 esperienza internazionale nel senso che nei meeting internazionali (diamond league ecc.) non partecipano mai o quasi. Di conseguenza poi arrivano a questi grandi appuntamenti totalmente impreparati a livello mentale (c è gente che magari non ha mai corso in uno stadio da 70000 posti e anche L attenzione mediatica cui non sono abituati) e oltre all aspetto mentale tutto ciò si traduce anche a un livello tecnico cui i nostri non sono abituati a gareggiare contro gente di alto livello (perché un conto è fare un bel tempo al campionato italiano e un conto è quando di fianco a te c è tutta gente che in batteria o in finale va più veloce di te). Tutto questo mix di cose per me comporta che vanno tutti o quasi incontro a contro-prestazioni....
L'unica attenuante per la pochezza dell'atletica italiana, va detto per onestà intellettuale, è che la disciplina è quella universale per antonomasia. Tutto il globo terracqueo è rappresentato ed emergere in un contesto simile è certamente più difficile che farlo nella scherma o nello sci per fare un paio di esempi.
Grandi misure e tempi stasera a Berlino, nei 200 F e soprattutto nell'alto. In attesa delle due staffette azzurre nei 400