In Rilievo Piano liberazione banda 700 e coordinamento canali Paesi confinanti

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I locali 51-53 dove sono andati in Sardegna? E dove andranno in Liguria?
 
Si immagino qualcosa di simile. Vorranno una fetta di banda.
Comunque l itu organismo che regola in quel di Ginevra a dato a oggi a San marino stato estero le frequenze che usa pure la rai e quindi è rai che a accordo con lo stato del titano se non erro loro anno da Ginevra uhf 42.30.51 che usano 42 solo x lo stato sanmarinese 51 x fuori loro stato e il 30 in prestito a rai .ora la rai deve x forza inserire almeno 1/2 dei 6 canali del loro mux .e quindi andrà nel mux regionalizzato mio pensiero se non avrà altro .
 
In Liguria secondo le indicazioni di Otg i contenuti del 51_vanno sul 24 stesso gruppo
I contenuti del 53 spariscono
 
Riassunto dal RSPG di Bruxelles del 5 Febbraio che riguarda il coordinamento transfrontaliero in vista del 5G

(Per le interferenze TV e radio: https://www.digital-forum.it/showth...enia-Croazia&p=6442932&viewfull=1#post6442932)


Per quanto riguarda il coordinamento transfrontaliero per la liberazione dei 700 MHz, l'Italia ha spiegato che è in preparazione un decreto per consentire lo spegnimento avanzato delle emittenti locali a Maggio.
È probabile che le emittenti locali presenteranno domanda per ottenere la compensazione il più presto possibile.

In questo caso potrebbe esserci la possibilità di proteggere già a Maggio il primo mux croato che opera sui canali 21, 22, 23, 43 sulla costa croata e il secondo mux inclusa la transizione di altri multiplex in funzione (ad es. Pay TV) sui canali 27, 34, 41, 29 e 35.

Il secondo mux sarà in onda a maggio 2020. L'Italia è invitata a confermare entro il 30 marzo la protezione di queste frequenze, che sono necessarie per la transizione in Croazia, in modo da consentire la pianificazione dello spegnimento dei restanti trasmettitori sui 700 MHz (ad es. Pay TV).


La Croazia ha sottolineato ancora una volta che i multiplex a pagamento sono autorizzati fino alla fine del 2021 e permetterà la liberazione anticipata dei 700 MHz solo se i canali della seconda fase (27, 34, 41, 29 e 35) saranno esenti da interferenze.

La tabella di marcia croata non è stata ancora pubblicata ed è al vaglio del governo. L'autorizzazione può essere concessa entro la fine di quest'anno, ma la scadenza della tabella di marcia rimane il 2022.
La banda dei 700 MHz sarà disponibile nella parte continentale, mentre in quella adriatica dipende sempre dalla risoluzione delle interferenze causate dalle emittenti locali italiane che impediscono lo spostamento dei mux pubblici e Pay TV croati esistenti sulle frequenze inferiori ai 694 MHz.
Se la tabella di marcia non verrà pubblicata prima di Giugno 2020, i presidenti invitano la Croazia a scrivere alla Commissione europea per spiegare le ragioni dei ritardi.


Tra Libia, Malta ed Italia, ci sono stati dei contatti, prima durante il WRC-19 e successivamente via e-mail, sul progetto di accordo di coordinamento delle frequenze per la banda inferiore ai 700 MHz.
Nonostante il benestare della Libia su questo progetto, difficilmente verrà formalmente firmato questo accordo.


Non c'è stata nessuna novità con Tunisia ed Algeria.


A Roma il 16 e il 17 ottobre 2019, l'Italia, insieme ad altri paesi interessati, ha incontrato l'Albania, la quale ha dichiarato che probabilmente firmerà l'accordo adriatico e farà tutto il possibile per completare la transizione prima di Giugno 2022.


Nel frattempo, l'Italia ha gradualmente iniziato (13/1/2020) lo spegnimento delle frequenze 50-53 in Sardegna, Lazio, Toscana e Liguria per consentire alla Francia di utilizzare in anticipo la parte uplink dell'LTE nella banda dei 700 MHz. In queste aree il processo terminerà prima della fine di maggio 2020.

Il prossimo incontro è previsto il 19 Maggio in Romania.
 
Ultima modifica:
Aggiornato anche il 4' post. E' stata pubblicata la nuova lista dei diritti d'uso locali. Ancora ci saranno modifiche in alcune regioni
 
Forse sbaglio se dico che i canali nelle nuove liste di diritti d'uso sono diminuiti? Per esempio a Forlì non ci sono più il 23 ed il 60
 
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