Quella dell'Uefa è una forzatura: il criterio del ranking è un obbrobrio sportivo; assegnare promozioni,titoli,retrocessioni e accessi alle Coppe sulla situazione che si è freezzata è uno stravolgimento dei regolamenti in corso d'opera,come lo sarebbero anche i playoffs. Dinanzi a una crisi così magmatica e variabile da paese a paese,sarebbe molto più sensato e sportivo far riprendere da dove si è dovuto interrompere,anche a costo di dilazionare per molti mesi.
L'UEFA non brilla per ragionevolezza:non ha brillato per niente facendo disputare ugualmente gli ultimi turni di Europe League e Champions ad epidemia ormai proliferata,con blocchi aerei,stati chiusi e interruzioni governative delle attività sportive. E le conseguenze si sono viste con stadi inglesi assiepati all'inverosimile di tifosi e altri ultras a far caciara a frotte fuori da altri stadi europei. Adesso,dopo un primo diktat al Belgio,riprende con le intimazioni:l'UEFa sta dimostrando di essere un organismo sportivo totalmente inadeguato e imbarazzante a livello decisionale. Si preoccupano della prossima stagione quando la presente è in completo alto mare. Dovrebbero - se avessero un pò di sale in zucca - prima pensare a far terminare la stagione attuale dei vari campionati e delle coppe in modo dignitoso,rispettando i regolamenti. E poi adattare, a bocce ferme - la stagione successiva,mettendosi in quel che resta dei loro poveri crani l'idea che è meglio soprassedere momentaneamente - se del caso - a qualche manifestazione inventata solo per raggranellare altri quattrini, come la Nation League e ridurre qualche turno,anche eliminando quel demenziale escamotage di far entrare in EL le squadre terze classificate nei turni di CL