Si ma molti parlano come se queste misure di distanziamento siano definitive per tutta la durata della specie umana, ma suvvia...pensate davvero che non avremo mai più un concerto o un cinema pieno o un ristorante strapieno?
Tutti convinti nel cambiamento della società definitivo...non voglio sembrare saccente ma è ora di guardare in faccia la realtà:
1) queste misure sono da adottare in questo periodo, finché non si avrà un numero di contagi pressoché nullo o comunque gestibile da farmaci/eventuale vaccino che, sarò ottimista, ma secondo me non arriverà poi così tardi
2) voglio proprio vedere poi quanti lavoratori come operai edili, cuochi e quant'altro terranno la mascherina al 15 agosto (non avete idea del caldo), o quanti anziani la indosseranno senza il rischio di svenire a terra
3) se pensiamo che in un mondo globalizzato come il nostro finiremo di viaggiare nel mondo, di riempire stadi e concerti o altri luoghi o se solo pensiamo che non torneremo mai alla vita di prima non abbiamo capito nulla perché il mondo così globalizzato è difficilmente reversibile, perché siamo troppo abituati alla libertà che anche il distanziamento sociale, a mio avviso, non durerà poi così tanto a lungo e perché i principi del capitalismo si fondano su logiche di mercato difficilmente sostenibili di questi tempi
Si parla come se queste misure siano il mantra della sopravvivenza della nostra specie, senza dimenticare che avranno un termine...ma vogliamo capire che chi parla di cambiamenti epocali ha torto? Il mondo non si è ripreso dalla spagnola o dalla peste? Mi pare di sì, e credo dovevano essere molto più disperati di noi vista la mortalità che tali virus avevano.
Ho, inoltre, letto un articolo molto ben fatto del NY Times che si poneva la questione di cosa significhi quando la gente chieda "quando finirà la pandemia?"...l'articolo diceva che ci sono due tipi di "fine pandemia" :
1) quella sociale (cioé quando la gente, anche inconsciamente, si stufa del distanziamento sociale e virus o non virus, complice la riduzione della propagazione dello stesso torna a vivere --- cosa osservata durante tutte le pandemie specie con la spagnola)
2) quella medica (cioé quando si osservano due periodi di incubazione completi della malattia con 0 casi rilevati)
Ecco, questa riflessione fatta dal NY Times, secondo me è molto emblematica, perché proposte di riaperture così spinte erano solo impensabili a marzo e perché man mano la gente avrà meno paura di tornare a vivere fuori dalla propria cavernetta sicura.
Tutte le pandemie, citate dall'articolo, sostanzialmente avevano le seguenti fasi: 1) esplosione della stessa con conseguente distanziamento sociale o lockdown 2) disperazione generale 3) ritorno alla vita piena. In sostanza complici vari fattori, presto o tardi, torneremo alla vita di sempre, fidatevi.